Testata Giornalistica On Line di Informazione Giuridico - Economica

 

Nel vasto panorama delle competenze professionali, c'è un elemento spesso sottovalutato ma incredibilmente potente: il sorriso.

La significativa componente sociale
In qualsiasi settore o posizione lavorativa, la componente sociale gioca un ruolo cruciale. Lavoriamo costantemente con altre persone, interagiamo nei team, negoziamo con partner e collaboriamo con colleghi. La qualità di queste interazioni può influenzare significativamente il nostro percorso professionale.

L'entusiasmo contagioso
L'entusiasmo è contagioso. Quando mostriamo entusiasmo per il nostro lavoro, trasmettiamo un'energia positiva che può ispirare gli altri intorno a noi. L'entusiasmo è un motore che spinge la produttività, stimola la creatività e crea un ambiente di lavoro dinamico.

Il sorriso come carta vincente
Il sorriso è una delle armi più potenti a disposizione di un professionista. Oltre a migliorare la propria giornata, il sorriso ha il potere di rompere tensioni, creare connessioni e stabilire un clima di collaborazione. È una carta vincente in qualsiasi situazione.

Resilienza di fronte alle avversità
Mantenere il sorriso anche di fronte alle avversità sottolinea la resilienza e la capacità di affrontare le sfide con ottimismo. Essere in grado di gestire situazioni difficili con un atteggiamento positivo dimostra maturità professionale e determinazione.

Impatto sull'interazione sociale e sulla crescita professionale
Mostrare entusiasmo e mantenere il sorriso non solo migliora l'interazione sociale ma porta anche a benefici tangibili in termini di crescita professionale. Un individuo positivo è spesso percepito come una risorsa preziosa nel team, contribuendo alla creazione di un ambiente di lavoro armonioso.

Il sorriso come asse portante
In un mondo professionale sempre più competitivo, dove le competenze tecniche sono fondamentali, non sottovalutiamo il potere del sorriso. È un asse portante che può fare la differenza nelle relazioni, nella cultura aziendale e nel percorso di crescita individuale. Mostrare entusiasmo e mantenere il sorriso sono azioni apparentemente semplici ma con impatti straordinari sulla carriera professionale. In fondo, la felicità sul posto di lavoro è un investimento che paga dividendi duraturi.

 

Il valore di un buon consiglio

Interpretare un Ruolo vs. Eseguirlo

L'importanza della chiarezza nei ruoli 

Il plus etico nella consulenza aziendale

Tappare i fori prima di aggiungere altra acqua

La reputazione aziendale come fattore differenziante

La sensazione illusoria e la verità dei numeri nelle PMI

La solitudine dell'imprenditore: la sfida nascosta dietro al successo

Il Circo delle illusioni contabili: Quando i numeri danzano e i dati latitano

 

 

Negli ultimi anni, le PMI si trovano ad affrontare una corsa alla sopravvivenza nell'ambito dell'accesso al credito, caratterizzata da complicazioni di matrice europea e agevolazioni ridimensionate. La trasformazione culturale e operativa richiesta dalle nuove linee guida dell'Autorità Bancaria Europea (EBA) sta ridefinendo il modo in cui banche e imprese interagiscono, mettendo in luce l'importanza di abbracciare un nuovo paradigma predittivo - il Forward-Looking.

Il cambiamento delle nuovo linee guida dell'EBA
Le recenti linee guida dell'EBA, in vigore dal 2021, hanno introdotto un paradigma forward-looking nel rapporto banca-impresa. Non è più sufficiente basare la valutazione del merito creditizio esclusivamente sulle tradizionali garanzie, ma è necessario porre maggiore enfasi su documenti prospettici come business plan, budget e cash flow. Questo nuovo approccio richiede un salto tecnologico per modellare il servizio che le banche devono offrire alle imprese.

L'importanza dei nuovi documenti:
Business Plan dettagliato e costantemente aggiornato
Le imprese devono presentare un business plan completo che delinei la visione aziendale, gli obiettivi a lungo termine, le strategie di mercato e le previsioni finanziarie. Questo documento diventa un passaporto essenziale per l'accesso al credito.

Budget strategico costantemente monitorato
Un budget accurato, basato su previsioni finanziarie realistiche, offre una panoramica chiara delle entrate e delle spese previste. La gestione finanziaria solida diventa fondamentale per dimostrare la sostenibilità del piano di rimborso.

Cash Flow a 12 Mesi
La proiezione del cash flow a 12 mesi fornisce una visione dettagliata della liquidità a breve termine, essenziale per anticipare sfide finanziarie e garantire la copertura delle spese correnti.

Impatti sulle Imprese
Le PMI e le aziende di tutte le dimensioni devono ora adottare un approccio più attivo nella gestione finanziaria. L'analisi forward-looking promuove una pianificazione strategica a lungo termine, una gestione dei rischi proattiva e una comunicazione chiara con le istituzioni finanziarie.

Il futuro del rapporto Banca-Impresa
Il rapporto banca-impresa sta vivendo una rivoluzione, spinta dalle nuove direttive dell'EBA. La capacità delle aziende di adottare un approccio forward-looking è fondamentale per prosperare in questo nuovo scenario finanziario. Le imprese desiderano consulenza su misura e soluzioni tecnologiche che semplifichino la presentazione dei requisiti normativi e operativi.

Vantaggi dell'approccio forward-looking:

Valutazione del rischio accurata
L'analisi forward-looking consente una valutazione più approfondita e precisa del rischio creditizio, riducendo il rischio di insolvenza.

Condizioni di credito migliorate
Le imprese possono negoziare condizioni di credito più vantaggiose dimostrando solidità finanziaria e una gestione sostenibile basata su previsioni realistiche.

Maggiore accesso al credito
Aziende con previsioni forward-looking convincenti possono accedere più facilmente al credito, favorendo opportunità di crescita.

Prepararsi per il Futuro
La trasformazione richiesta dalle nuove linee guida EBA è un chiaro segnale che il futuro del rapporto banca-impresa sarà guidato da una prospettiva forward-looking. Le aziende devono adottare una gestione finanziaria trasparente e preparare documenti affidabili per prosperare in questo nuovo scenario finanziario.

L'innovazione finanziaria è la chiave per superare le sfide di accesso al credito. Le PMI devono abbracciare l'approccio forward-looking, adottare soluzioni tecnologiche avanzate e collaborare con consulenti esperti per navigare con successo nel nuovo panorama finanziario e degli adeguati assetti. Solo così potranno garantirsi un accesso agevolato al credito e prepararsi per un futuro di crescita sostenibile.

 

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Visto di congruità dell’informativa finanziaria aziendale

La lettura del bilancio per i non addetti in 5 punti chiave

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Evita Perdite Costose: Investi nel Controllo Aziendale Personalizzato

Risolvi i tuoi problemi di liquidità migliorando i tuoi tempi di incasso

Il tempo è denaro: Perché il timing è cruciale nelle decisioni aziendali

Adeguati assetti e nuove linee guida EBA la rivoluzione nei fidi bancari

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

 

L'immagine tradizionale di un'azienda come un'entità isolata, operante in uno spazio chiuso, sta gradualmente lasciando spazio a una prospettiva più ampia e completa. Per capire appieno il funzionamento e il successo di un'azienda, è essenziale considerarla come un complesso ecosistema. In questo articolo, esploreremo il motivo per cui questa prospettiva è fondamentale per i leader aziendali e come può portare a una gestione aziendale più efficace.

1. Interconnessione e diversità
Come in un ecosistema naturale, un'azienda è costituita da una rete intricata di elementi che lavorano insieme per raggiungere gli obiettivi aziendali. Questi elementi includono dipartimenti, team, processi e stakeholder diversi. La diversità di competenze, obiettivi e responsabilità è un valore inestimabile che può portare a soluzioni creative e alla risoluzione dei problemi.

2. Adattabilità e resilienza
Gli ecosistemi aziendali devono essere in grado di adattarsi a cambiamenti interni ed esterni. Questa capacità di adattamento è fondamentale per il successo a lungo termine. Le aziende che sono in grado di adeguarsi alle sfide e di sfruttare le opportunità emergenti possono prosperare in ambienti competitivi.

3. Dipendenza dagli stakeholder
Le aziende dipendono da una serie di stakeholder, tra cui clienti, fornitori, dipendenti, investitori e comunità. Comprendere e soddisfare le esigenze di questi stakeholder è essenziale per costruire relazioni positive e sostenibili.

4. Impatto ambientale e sociale
Le aziende hanno un impatto sull'ambiente circostante e sulla società in cui operano. Una prospettiva ecosistemica consente di valutare l'impatto aziendale e di identificare opportunità per contribuire a questioni sociali e ambientali. L'azienda può diventare un agente di cambiamento positivo.

5. Concorrenza e cooperazione
Le aziende possono competere tra loro, ma spesso cooperano all'interno dell'ecosistema aziendale più ampio. Comprendere quando competere e quando cooperare è fondamentale per il successo a lungo termine.

6. Cicli di vita e dinamiche
Come gli ecosistemi naturali, le aziende hanno cicli di vita e subiscono cambiamenti nel tempo. Comprendere queste dinamiche è cruciale per la pianificazione strategica e la gestione aziendale.

Vedere un'azienda come un ecosistema complesso è un passo importante verso una gestione aziendale più efficace e una maggiore consapevolezza del suo impatto sulla società e sull'ambiente circostante. Questa prospettiva promuove la diversità, l'adattabilità e la sostenibilità, elementi chiave per il successo aziendale nel mondo contemporaneo.

 

 

L'approccio filosofico nella gestione aziendale

La fiducia come vantaggio competitivo sostenibile

La connessione con gli altri carburante per la crescita 

L'importanza della Cultura Economica Aziendale per le PMI

L'adeguamento degli assetti aziendali da obbligo a opportunità

Ascolto attento, comprensione profonda e soluzioni personalizzate

L'importanza di imparare a imparare per l'imprenditore di successo

Acquisizioni aziendali: propulsori di crescita, ma attenzione ai rischi

Investire in competenze, la scelta saggia dell'imprenditore moderno

Adeguati assetti e nuove linee guida EBA la rivoluzione nei fidi bancari

Importanza della cultura della prevenzione della crisi di impresa e PMI

Una visita alla ricerca di soluzioni: Analisi delle principali criticità aziendali

L'ibridazione della conoscenza dei giovani e degli anziani: una sinergia vincente

Navigare nell'incertezza del momento: L'importanza della pianificazione aziendale

Il Networking come motore del Business e le Relazioni il collante per renderlo continuativo

 

 

 

 

Il Principio di Pareto, conosciuto anche come la "Legge dell'80/20," è un concetto fondamentale in economia che ha ampie applicazioni e rilevanza nell'analisi economica, nella gestione aziendale e in molte altre sfere della vita moderna. Questo principio, coniato dal sociologo ed economista italiano Vilfredo Pareto alla fine del XIX secolo, suggerisce che, in molte situazioni, circa l'80% degli effetti deriva dall'20% delle cause. Questo concetto può sembrare semplice, ma la sua validità e applicabilità si estendono molto al di là della sua formulazione iniziale. In questo articolo, cercherò di esaminare le sue idee chiave applicate in economia.

Origini del Principio di Pareto:
Vilfredo Pareto formulò per la prima volta il suo principio nel contesto dell'analisi della distribuzione della ricchezza. Egli osservò che, in Italia, circa l'80% della ricchezza era posseduto da circa il 20% della popolazione. Questa osservazione fu il punto di partenza per lo sviluppo del concetto.

Applicazioni in Economia:

Distribuzione della ricchezza: Il Principio di Pareto è ampiamente utilizzato per descrivere la distribuzione della ricchezza in una società. Molte nazioni industrializzate hanno una distribuzione della ricchezza altamente disuguale, in cui una piccola percentuale della popolazione detiene la maggior parte delle risorse finanziarie.

Clienti aziendali e fatturato: Nel contesto aziendale, il Principio di Pareto può essere applicato alla clientela. Spesso, il 20% dei clienti di un'azienda genera l'80% o addirittura più delle entrate totali. Questi clienti chiave sono spesso denominati "clienti principali" o "clienti chiave". Concentrando gli sforzi di vendita, il servizio clienti e la retention su questo segmento, l'azienda può massimizzare i profitti e la soddisfazione del cliente.

Per esempio, un'azienda potrebbe scoprire che il 20% dei suoi clienti genera l'80% del suo fatturato annuale. Questo potrebbe suggerire di dedicare risorse extra per soddisfare le esigenze di questo gruppo prioritario e di sviluppare strategie di fidelizzazione.

Produttività aziendale: Nel contesto aziendale, il Principio di Pareto può essere applicato per valutare la produttività. Spesso, un piccolo gruppo di dipendenti può essere responsabile della maggior parte della produzione o del valore aggiunto. Identificare e incentivare questo gruppo può migliorare significativamente l'efficienza aziendale.

Un esempio potrebbe essere un reparto di produzione in cui il 20% dei dipendenti è responsabile dell'80% dell'output produttivo. Incentivare e formare questo gruppo chiave può portare a una maggiore produzione complessiva.

Prodotto o servizio più redditizio: Nel contesto di un portafoglio di prodotti o servizi, il Principio di Pareto può aiutare a identificare quali offerte generano la maggior parte dei profitti. Concentrandosi su questi prodotti o servizi chiave, l'azienda può ottimizzare le sue risorse.

Per esempio, un'azienda potrebbe scoprire che il 20% dei suoi prodotti genera l'80% dei profitti totali. Questo potrebbe indirizzare gli sforzi di marketing e sviluppo prodotto verso questo segmento.


Il Principio di Pareto è un concetto valido ed estremamente rilevante in economia e in molte altre discipline. È un utile strumento di analisi che può fornire una prospettiva preziosa sulla distribuzione e sull'efficienza delle risorse. Tuttavia, è importante utilizzare questo principio con discernimento e comprendere che non è una legge universale, ma piuttosto una guida utile per l'analisi e la presa di decisioni. La sua validità e applicabilità rimangono robuste, ma è fondamentale considerare il contesto specifico in cui viene utilizzato.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista in Sutri

 

Comprendere il conflitto e la cooperazione attraverso l'analisi della Teoria dei Giochi

Le nuove linee guida EBA su concessione e monitoraggio del credito

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La moneta complementare come soluzione alla crisi di liquidità

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Formazione finanziata adeguati assetti per le PMI

Contabilità generale versus contabilità analitica

L'approccio filosofico nella gestione aziendale

Il commercialista come medico dell'azienda

 

 

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Francesco Cacchiarelli Commercialista aziendalista & Business partner 

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

Umberto Eco ci insegna a valorizzare ciò che non sappiamo con l'antibiblioteca, un richiamo all'umiltà e alla sete di conoscenza.

Nel mondo della conoscenza e della lettura, siamo spesso portati a vantare il numero di libri che abbiamo letto, il nostro sapere accumulato e la vastità della nostra biblioteca personale. Tuttavia, Umberto Eco, il famoso semiologo e scrittore italiano, ci ha introdotto un concetto provocatorio noto come "antibiblioteca" che ci invita a riconsiderare la nostra percezione della conoscenza.

Cos'è l'Antibiblioteca?
Il termine "antibiblioteca" è stato coniato da Eco nel suo libro del 1989, "Biblioteca di Babele." L'idea fondamentale è che ciò che non abbiamo letto o studiato è altrettanto importante, se non di più, di ciò che abbiamo già letto. L'antibiblioteca è un accumulo di libri o risorse che non abbiamo ancora esplorato, ma che rappresentano un vasto oceano di possibilità di apprendimento.

L'infinita sete di conoscenza
Per comprendere appieno l'antibiblioteca, dobbiamo riconoscere l'infinita sete di conoscenza umana. Non importa quanto leggiamo, studiamo o impariamo, ci saranno sempre nuovi libri, nuovi argomenti e nuove scoperte che ci sfuggono. L'antibiblioteca ci ricorda che nessuno di noi può mai diventare un esperto in ogni campo e che l'apprendimento è un viaggio infinito.

L'ignoranza consapevole
Un aspetto fondamentale dell'antibiblioteca è l'ignoranza consapevole. Questo significa che riconosciamo apertamente ciò che non sappiamo e che siamo umili riguardo alla nostra conoscenza esistente. L'ignoranza consapevole ci spinge a rimanere aperti alle nuove idee, alle prospettive diverse e alle sfide intellettuali.

Il valore dell'Antibiblioteca
L'antibiblioteca ci insegna che accumulare libri che non abbiamo letto non è un segno di ignoranza, ma piuttosto di curiosità e apertura mentale. Questi libri rappresentano promesse di avventure intellettuali future e ci ricordano che il nostro percorso di apprendimento non ha mai fine.


In un'epoca in cui siamo spesso bombardati da informazioni e siamo tentati di dimostrare quanto sappiamo, l'antibiblioteca di Umberto Eco ci offre una prospettiva diversa. Ci invita a celebrare l'ignoranza consapevole e a riconoscere che non possiamo mai conoscere tutto. Quindi, mentre continuiamo a leggere e ad apprendere, non dimentichiamoci di mantenere viva l'antibiblioteca, un simbolo del nostro desiderio inesauribile di conoscenza.


L'antibiblioteca di Eco celebra l'ignoranza consapevole e ci ricorda che l'apprendimento è un viaggio infinito, indipendentemente dalla nostra conoscenza attuale.

 

In memoria del mio papà Lorenzo nato il 18 gennaio 1938.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli economista d'impresa in Sutri il 18-01-2021 10:11:57

 


"So di non sapere" - Socrate

"Imparare è come remare controcorrente: se smetti, torni indietro!" - Proverbio Cinese

 

L'incredibile Zoo dell'Economia

L'orologiaio cieco di Richard Dawkins

Il Futuro delle Professioni tradizionali

Conseguenze mancanza adeguati assetti

L'approccio filosofico nella gestione Aziendale

Prevenire i rinoceronti grigi e affrontare i cigni neri

Le 10 regole per governare la complessità economica

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L'importanza della "Legge della Varietà necessaria" di Ross Ashby

La Strategia Oceano Blu: Innovazione e differenziazione per il successo aziendale

Comprendere il conflitto e la cooperazione attraverso l'analisi della Teoria dei Giochi

L'importanza degli adeguati assetti aziendali per l'assunzione di decisioni consapevoli

 

"La Biblioteca di Babele" scritto da Umberto Eco è un racconto breve contenuto nella sua raccolta "Opere aperte", pubblicata nel 1962.
In questo racconto, Eco immagina una biblioteca immensa e infinita chiamata "La biblioteca di Babele". Questa biblioteca contiene ogni possibile combinazione di lettere e parole, rappresentando in teoria tutte le opere scritte e non ancora scritte. Tuttavia, questa biblioteca è così vasta e disordinata che è praticamente impossibile trovare qualcosa di significativo o di utile al suo interno.
Il racconto esplora le idee legate all'infinito, all'irraggiungibilità della conoscenza totale e alla frustrazione che deriva dal cercare di trovare senso in un mondo così caotico. Rappresenta anche una riflessione sulla lingua, la comunicazione e il significato.
In breve, "La biblioteca di Babele" di Umberto Eco è una meditazione filosofica su temi come la conoscenza, il caos e la lingua, presentata attraverso la metafora di una biblioteca infinita e incomprensibile.

 

 

 

 

Maggiore crescita di Pil e occupazione nel Nord-est, i consumi aumentano di più nel Centro
Nel 2022, il Pil in volume è aumentato del 4,3% nel Nord-est, del 4,2% nel Centro, del 3,6% nel Mezzogiorno e del 3,1% nel Nord-ovest (+3,7% a livello nazionale).

Il Nord-ovest mantiene il primo posto nella graduatoria del Pil pro-capite, con un valore in termini nominali di 40,9mila euro annui, mentre nel Mezzogiorno il livello risulta leggermente inferiore a 22mila euro annui.

Nel 2022 il reddito disponibile per abitante delle famiglie del Mezzogiorno (16,1mila euro annui) si conferma il più basso del Paese e aumenta la distanza con quello del Centro-nord (23,6mila euro annui).

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Comunicato Stampa Istat 21 dicembre 2023

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A ottobre 2023 si stima, per le vendite al dettaglio, una crescita congiunturale dello 0,4% in valore e dello 0,3% in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari (+0,6% sia in valore sia in volume) come pure, marginalmente, quelle dei beni non alimentari (rispettivamente +0,2% e +0,1%).

Nel trimestre agosto-ottobre del 2023, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio calano sia in valore (-0,4%) sia in volume (-1,3%). Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+0,3%) e calano in volume (-1,0%) mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore (-1,0%) sia in volume (-1,5%).

Su base tendenziale, a ottobre 2023, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,3% in valore e registrano un calo in volume del 4,0%. Le vendite dei beni alimentari crescono del 3,5% in valore e diminuiscono del 2,9% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-2,0%) sia in volume (-4,7%).

Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti, con una prevalenza di segni negativi. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,1%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-5,3%) e Abbigliamento e pellicceria (-5,0%).

Rispetto a ottobre 2022, il valore delle vendite al dettaglio è in crescita per la grande distribuzione (+2,2%), le vendite al di fuori dei negozi (+0,5%) e il commercio elettronico (+1,6%), mentre registrano una variazione negativa le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,8%).

 

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Il commento
A ottobre 2023 si registra un aumento congiunturale delle vendite al dettaglio in valore e in volume, determinato sia dall’andamento dei beni alimentari sia da quello dei beni non alimentari. Per quanto riguarda i volumi si tratta del primo mese di crescita dallo scorso maggio.

A livello tendenziale, è in rallentamento la crescita del valore delle vendite, che si mantiene debolmente positiva a ottobre (+0,3%), mentre prosegue la diminuzione dei volumi.

Tra le forme distributive sono in aumento le vendite della grande distribuzione, quelle al di fuori dei negozi e del commercio elettronico, mentre sono in calo, per il quarto mese consecutivo, quelle delle imprese operanti su piccole superfici.

Comunicato Stampa Istat 07 dicembre 2023

 

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LE PROSPETTIVE PER L’ECONOMIA ITALIANA NEL 2023-2024 ESTRATTO ISTAT 5 dicembre 2023
- Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,7% sia nel 2023 sia nel 2024, in rallentamento rispetto al 2022 (Prospetto 1).
- Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,8 punti percentuali nel 2023 e +0,7 p.p. nel 2024) a fronte di un contributo della domanda estera netta marginalmente negativo nel 2023 (-0,1 p.p.) e nullo nel 2024. Il contributo delle scorte è, invece, previsto nullo in entrambi gli anni.
- La domanda interna sarà trainata principalmente dai consumi privati (+1,4% nel 2023 e +1,0% nel 2024) sostenuti dalla decelerazione dell’inflazione, da un graduale (anche se parziale) recupero delle retribuzioni e dalla crescita dell’occupazione. Gli investimenti sono attesi in netto rallentamento rispetto al biennio precedente (+0,6% in entrambi gli anni).
- L’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (ULA), segnerà un aumento in linea con quello del Pil (+0,6% nel 2023 e +0,8% nel 2024), a cui si accompagnerà un calo del tasso di disoccupazione (7,6% quest’anno e 7,5% l’anno prossimo).
- L’inflazione si ridurrà per effetto della discesa dei prezzi dei beni energetici e delle conseguenze delle politiche monetarie restrittive attuate dalla BCE. La dinamica del deflatore
della spesa delle famiglie residenti scende nell’anno corrente al +5,4% e al +2,5% nel 2024.
- Lo scenario previsivo sconta l’ipotesi del proseguimento del calo dei prezzi al consumo e dei listini delle materie prime importate, di una graduale ripresa del commercio mondiale e della progressiva attuazione del piano di investimenti previsti nel PNRR.
- Un approfondimento sulla valutazione degli effetti macroeconomici della legge di bilancio 2024 mostra risultati in linea con la NADEF, se pur con maggiori effetti sui consumi rispetto agli investimenti.

 

PROSPETTO 1. PREVISIONI PER L’ECONOMIA ITALIANA – PIL E PRINCIPALI COMPONENTI 

Anni 2021-2024, valori concatenati per le componenti di domanda; variazioni percentuali sull’anno precedente e punti percentuali 

  2021 2022 2023 2024
Prodotto interno lordo 8,3 3,7 0,7 0,7
Importazioni di beni e servizi fob 15,1 12,4 0,3 2,0
Esportazioni di beni e servizi fob 13,9 9,9 0,0 2,1
DOMANDA INTERNA INCLUSE LE SCORTE 8,4 4,3 0,9 0,7
Spesa delle famiglie residenti e delle ISP 5,3 5,0 1,4 1,0
Spesa delle AP 1,5 0,7 -0,4 -0,1
Investimenti fissi lordi 20,7 9,7 0,6 0,6
CONTRIBUTI ALLA CRESCITA DEL PIL        
Domanda interna (al netto della variazione delle scorte) 7,1 5,0 0,8 0,7
Domanda estera netta 0,2 -0,5 -0,1 0,0
Variazione delle scorte  1,0 -0,7 0,0 0,0
Deflatore della spesa delle famiglie residenti 1,6 7,3 5,4 2,5
Deflatore del prodotto interno lordo 1,3 3,0 4,9 2,8
Retribuzioni lorde per unità di lavoro dipendente -0,6 3,6 3,5 2,4
Unità di lavoro  9,6 3,5 0,6 0,8
Tasso di disoccupazione 9,3 8,0 7,6 7,5
Saldo della bilancia dei beni e servizi / Pil (%) 2,2 -1,5 -0,1 0,5

 

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Francesco Cacchiarelli economista d'impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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A ottobre 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,2% rispetto a settembre. Anche nella media del trimestre agosto-ottobre il livello della produzione diminuisce dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per l’energia (+1,5%) e i beni di consumo (+0,4%); diminuiscono invece i beni intermedi (-0,4%) e i beni di strumentali (-0,5%).

Al netto degli effetti di calendario, a ottobre 2023 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dell’1,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di ottobre 2022). Si registrano incrementi tendenziali per l’energia (+2,7%) e i beni strumentali (+1,3%); evidenziano una diminuzione, invece, i beni di consumo (-2,9%) e i beni intermedi (-3,2%).

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più ampi sono la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,4%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,9%) e la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+6,6%). Le flessioni maggiori si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-11,8%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-11,3%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-6,9%).

 

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Il commento
A ottobre si registra una lieve diminuzione congiunturale della produzione industriale; in moderata flessione risulta pure il complesso del trimestre agosto-ottobre rispetto ai tre mesi precedenti. Tra i principali raggruppamenti di industrie si rileva una dinamica mensile positiva per l’energia e i beni di consumo, mentre flettono i beni intermedi e quelli strumentali.

Diminuisce in termini tendenziali l’indice corretto per gli effetti di calendario. Sempre su base tendenziale, si registrano variazioni positive per l’energia e i beni strumentali, a fronte di flessioni per i beni di consumo e i beni intermedi.

DATA DI PUBBLICAZIONE: 07 DICEMBRE 2023
COMUNICATO STAMPA ISTAT

 

Gli imprenditori sono costantemente alla ricerca di vantaggi competitivi e soluzioni innovative per far crescere le proprie aziende. In questo contesto, la figura del consulente esterno che offre un ascolto attento, una comprensione profonda e soluzioni personalizzate emerge come un alleato indispensabile per il successo imprenditoriale. In questo articolo, esploreremo l'importanza di tale collaborazione e i vantaggi tangibili che possono derivarne.

1. Visione strategica e obiettiva
Un consulente esterno apporta una prospettiva obiettiva e strategica che può sfuggire all'imprenditore immerso nelle dinamiche quotidiane del business. Attraverso un'analisi imparziale, il consulente può contribuire a sviluppare e raffinare una visione strategica chiara, allineata agli obiettivi di crescita a lungo termine dell'azienda.

2. Esperienza specializzata
La competenza specializzata del consulente è un valore aggiunto. Grazie a un bagaglio di esperienze e competenze specifiche, il consulente può offrire soluzioni mirate alle sfide uniche dell'azienda, fornendo strategie pratiche e consigli basati su una conoscenza approfondita del settore.

3. Soluzioni personalizzate e flessibilità
Il consulente, comprendendo le esigenze individuali dell'imprenditore, è in grado di offrire soluzioni personalizzate. La flessibilità nell'adattare le strategie alle esigenze specifiche dell'azienda è fondamentale, garantendo che le soluzioni proposte siano pragmatiche e facilmente integrate nell'operatività quotidiana.

4. Gestione efficace dei cambiamenti
In un mondo degli affari in costante evoluzione, la gestione dei cambiamenti è essenziale. Un consulente può guidare l'imprenditore attraverso periodi di transizione, facilitando l'adattamento a nuove strategie, tecnologie o strutture organizzative senza intoppi.

5. Feedback obiettivo per lo sviluppo personale
Il feedback obiettivo del consulente è un catalizzatore per lo sviluppo personale dell'imprenditore. Identificare punti di forza e aree di miglioramento contribuisce a una crescita professionale continua, permettendo all'imprenditore di affrontare sfide con maggiore consapevolezza.

6. Accesso a una Rete di contatti di Valore
La rete di contatti del consulente può rivelarsi un tesoro di opportunità. Dai nuovi clienti ai fornitori affidabili, dalle partnership strategiche ai finanziatori potenziali, il consulente apre porte che possono essere altrimenti difficili da sbloccare.

7. Aumento della produttività e dell'efficienza operativa
Attraverso l'ottimizzazione delle operazioni aziendali, il consulente può migliorare la produttività e l'efficienza. Questo si traduce in risparmi di tempo e risorse, permettendo all'azienda di concentrarsi su attività di valore aggiunto.

8. Benefici tangibili e ritorno sugli investimenti (ROI)
Il consulente non è solo un costo, ma un investimento che può portare a benefici tangibili. Dall'aumento delle entrate alla riduzione dei costi operativi, un consulente competente può offrire un significativo ritorno sugli investimenti, contribuendo al successo finanziario dell'azienda.

9. Potenziamento delle competenze interne
Un consulente non si limita a fornire soluzioni esterne; contribuisce anche all'arricchimento delle competenze interne. La formazione del personale interno diventa un veicolo per trasferire conoscenze specializzate e competenze, creando un team più competente e motivato.

La collaborazione con un consulente esterno è molto più di una spesa; è un investimento chiave per il successo aziendale. Attraverso l'ascolto attento, la comprensione profonda e soluzioni personalizzate, il consulente può fungere da catalizzatore per la crescita e la prosperità dell'imprenditore e della sua azienda. Il costo dei servizi di consulenza è superato dai benefici che possono derivare, trasformando la consulenza da un optional a un elemento cruciale nella strategia di crescita imprenditoriale.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 07 dicembre 2023

 

Se sei pronto a portare la tua azienda al livello successivo, il team di consulenti di QaserPMI è qui per te. Offriamo un approccio personalizzato che va oltre la consulenza tradizionale. Con la nostra esperienza specializzata, soluzioni flessibili e una rete di contatti di valore, siamo pronti a collaborare con te per ottimizzare la tua visione strategica e massimizzare il potenziale del tuo business.

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Una visita alla ricerca di soluzioni: Analisi delle principali criticità aziendali

 

 

Marcello De Cecco, uno dei più autorevoli economisti italiani, ha offerto nel suo libro "L'economia di Lucignolo. Opportunità e vincoli dello sviluppo italiano" (Donzelli, 2000) una visione profetica sulla situazione economica italiana e il suo ruolo nel contesto europeo e mondiale. Attraverso l'uso delle metafore di Pinocchio, Lucignolo e la Fata Turchina, De Cecco esprime le sue preoccupazioni sulla fragilità strutturale dell'economia italiana e le sfide che essa deve affrontare.

Nel libro, De Cecco sottolinea la rottura del legame tra grande impresa e sistema educativo come uno dei fattori principali che hanno portato all'indebolimento dell'economia italiana. Questo legame, secondo l'autore, è essenziale per generare conoscenze tecnico-scientifiche necessarie per il progresso economico e sociale del paese. La crisi della grande impresa italiana, sia pubblica che privata, ha avuto conseguenze negative sulla scuola e sull'università, riducendo la domanda di laureati e le opportunità per lo sviluppo tecnologico e l'innovazione.

De Cecco scrive: ”Ci siamo adattati a fare sedie, scarpe e stracci eleganti, rinunciando alla chimica, all’elettronica, all’aeronautica e ora persino all’industria dell’automobile. Ora siamo vicini al punto di non ritorno. Nei prossimi anni o ci si salva o s’imbocca una spirale che conduce a una nuova divisione dell’Italia. Che farà Pinocchio? Seguirà Lucignolo, come ha mostrato di voler fare negli ultimi anni, o rinsavirà trasformandosi da ciuchino in ragazzo normale ?”

De Cecco avverte che l'Italia rischia di trovarsi marginalizzata a livello internazionale, senza punti di forza nella distribuzione globale delle conoscenze, delle potenzialità tecnologiche e dei saperi condivisi. Il destino dell'Italia, secondo l'autore, potrebbe essere quello di una schiera di asini, come Lucignolo nella storia di Pinocchio, se non si affrontano efficacemente i vincoli strutturali che pesano sul paese.

L'economista mette in evidenza il declino della produzione industriale, l'aumento del lavoro precario e la disoccupazione elevata, soprattutto tra i giovani, nel sud e tra le donne. L'illusione di trovare nel settore del turismo una soluzione generale ha portato a una diminuzione della produttività complessiva dell'economia italiana. De Cecco sostiene che occorra una politica industriale e bancaria più forte, che promuova la ricerca, favorisca la qualificazione occupazionale e stimoli gli investimenti pubblici e privati.

Tuttavia, De Cecco evidenzia che la soluzione non può arrivare solo dal governo. È necessaria anche una rinnovata collaborazione tra la grande impresa e il sistema educativo, al fine di promuovere l'innovazione tecnologica e la formazione di una forza lavoro qualificata. Il quadro complessivo dipende da una serie di fattori interconnessi, compresi gli investimenti pubblici in infrastrutture e le politiche di sviluppo sostenibile.

La metafora di Lucignolo e Pinocchio invita a riflettere sul destino dell'Italia e sulla necessità di prendere decisioni sagge per evitare un'ulteriore marginalizzazione strategica, tenendo bene a mente anche un’unica sostanziale certezza: "quella che non ci potrà essere nessuna Fata Turchina che ci sappia magicamente trasformare". 

"L'economia di Lucignolo. Opportunità e vincoli dello sviluppo italiano" di Marcello De Cecco (Doninzelli, 2000) offre una lettura critica e lucida sull'economia italiana, sottolineando l'importanza di affrontare i problemi strutturali e di promuovere una politica industriale e bancaria più forte. L'analisi di De Cecco continua a essere attuale e rilevante per comprendere il ruolo dell'economia italiana nel contesto europeo e globale.

Concludo riportando le parole di De Cecco in occasione della scalata di borsa di Telecom Italia da parte di Olivetti: “Le ragioni dei produttori sono state ignorate. Perché tutto, o quasi tutto, quel che serve a telefonia e comunicazioni si vende da noi, ma si progetta e fabbrica, e da parecchio, all’estero. Si rallegrino i nostri figli. Non progetteranno o fabbricheranno, ma potranno almeno, se hanno voce gradevole e modi urbani, trovare occupazione presso i «call-center» di quelli che vendono e gestiscono i telefoni. E’ già meglio che friggere patatine”.

Riflessioni personali: 

L'Italia si trova di fronte a una complessa situazione economica che richiede soluzioni innovative e mirate. Per uscire da questa critica situazione, a mio avviso, è fondamentale adottare una serie di misure strategiche che promuovano la collaborazione tra imprese, investimenti nella formazione di capitale umano, la ricerca scientifica e tecnologica, nonché politiche industriali e di sviluppo territoriale. Questi pilastri forniranno una solida base per una ripresa economica sostenibile e una maggiore competitività a livello globale.

La promozione delle reti di imprese e la collaborazione tra imprese: La costituzione di reti di imprese rappresenta una strada promettente per le piccole imprese italiane. Queste reti consentono lo scambio di conoscenze, tecnologie e risorse, aprendo nuove opportunità di mercato e sviluppando sinergie competitive. La collaborazione tra imprese favorisce lo sviluppo di progetti congiunti e la condivisione delle risorse, portando a una riduzione dei costi complessivi e all'aumento dell'efficienza. Attraverso la creazione di reti di imprese, l'Italia può favorire la crescita economica e migliorare la sua posizione nel contesto internazionale.

Il ruolo della formazione di capitale umano: Investire nella formazione di capitale umano è cruciale per sviluppare una forza lavoro qualificata e pronta ad affrontare le sfide tecnologiche. Programmi di istruzione e formazione mirati possono fornire alle persone le competenze necessarie per inserirsi nei settori ad alta tecnologia e promuovere l'innovazione all'interno delle imprese. Attraverso l'accesso a programmi di formazione di qualità, l'Italia può colmare il divario delle competenze, sviluppare nuovi talenti e stimolare la crescita economica sostenibile.

L'importanza della ricerca scientifica e tecnologica: La ricerca scientifica e tecnologica gioca un ruolo chiave nello sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie. Gli investimenti in questo settore creano un ambiente favorevole all'innovazione e stimolano la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca. La diffusione delle scoperte scientifiche può migliorare la produttività e la competitività delle imprese, fornendo nuove opportunità di crescita. È necessario promuovere la ricerca scientifica e tecnologica attraverso finanziamenti adeguati e politiche che incoraggino la collaborazione tra il settore accademico e quello imprenditoriale.

Creare un ambiente favorevole all'imprenditorialità innovativa: Per favorire l'emergere di imprenditori innovatori, è fondamentale creare un ambiente favorevole. Politiche che incentivino la creazione di start-up ad alta tecnologia, agevolazioni fiscali per le imprese che investono in ricerca e sviluppo e la semplificazione delle procedure burocratiche per l'avvio di nuove imprese sono essenziali. Inoltre, promuovere la cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità fin dalle fasi iniziali dell'istruzione può incoraggiare la creatività e lo spirito imprenditoriale tra i giovani. Attraverso l'incubazione di start-up e l'accesso a risorse e servizi di supporto, l'Italia può favorire la crescita di nuove imprese innovative e stimolare l'innovazione su larga scala.

L'importanza delle politiche industriali e di sviluppo territoriale: Le politiche industriali e di sviluppo territoriale svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere l'innovazione e la competitività delle imprese italiane. Queste politiche dovrebbero concentrarsi sull'identificazione e lo sviluppo dei settori in cui l'Italia ha un vantaggio competitivo, fornendo sostegno finanziario, fiscale e normativo alle imprese operanti in tali settori. Inoltre, è importante promuovere la diversificazione economica a livello territoriale, favorendo lo sviluppo di cluster industriali e l'integrazione tra imprese, università e centri di ricerca presenti sul territorio. Attraverso politiche mirate, l'Italia può favorire la creazione di un ambiente imprenditoriale dinamico e stimolare la crescita economica su scala nazionale.

Corollario: Per uscire dalla critica situazione economica, l'Italia deve adottare una strategia integrata che comprenda la promozione delle reti di imprese, l'investimento nella formazione di capitale umano, il sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica, la creazione di un ambiente favorevole all'imprenditorialità innovativa e l'implementazione di politiche industriali e di sviluppo territoriale. Queste misure forniranno le basi per una ripresa economica sostenibile e contribuiranno a posizionare l'Italia come un attore chiave nell'economia globale. La collaborazione tra il settore pubblico e privato, insieme all'impegno individuale delle imprese e degli imprenditori italiani, sarà fondamentale per il successo di queste iniziative. Solo attraverso una visione a lungo termine e un impegno costante, l'Italia potrà superare le sfide attuali e raggiungere una crescita economica stabile e duratura.

Alle mie figlie Sara e Gaia.

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista ed economista d'impresa in Sutri.

 

 

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Nel vasto panorama delle scelte professionali, emerge una prospettiva che rivoluziona il concetto di "seguire la propria passione". Cal Newport, nel suo libro "Così bravo che non potranno ignorarti. Perché la competenza batte la passione nel costruire il lavoro dei tuoi sogni", introduce un nuovo paradigma: la vera chiave per trovare la soddisfazione lavorativa risiede nell'eccellenza e nell'unicità delle competenze offerte al mondo. È un approccio chiamato "mentalità da artigiano", L'idea della "mentalità da artigiano" evidenzia l'importanza di affinare abilità e competenze specifiche piuttosto che cercare disperatamente una passione predefinita. Questa "mentalità" è vista come un approccio pragmatico e strategico per costruire un capitale professionale raro e di valore, che a sua volta rende una persona altamente competitiva nel mercato del lavoro, Una evoluzione che si sposta dalla ricerca della passione predefinita all''attenzione concentrata sull'affinare abilità e competenze.

La frenetica ricerca della passione può spesso essere travolgente, portando a un senso di smarrimento. Tuttavia, l'idea di adottare una mentalità da artigiano suggerisce che non è necessario un innato fuoco interiore per intraprendere un percorso soddisfacente. Invece, il focus è sulla progressione continua e sull'offrire al mondo qualcosa di prezioso: la Proposta di Valore unica.

Coltivare competenze rare e di valore è la chiave per emergere sul mercato del lavoro. Come artigiani che perfezionano il proprio mestiere, siamo chiamati a padroneggiare abilità che non sono facilmente replicabili. Questo impegno richiede tempo, dedizione e perseveranza, ma l'investimento paga dividendi significativi. Le aziende e i datori di lavoro sono costantemente alla ricerca di professionisti che possono portare un vantaggio distintivo alla loro operatività, e competenze di alto livello incarnano proprio questo vantaggio.

La "mentalità da artigiano" va comunque al di là del semplice affinamento delle competenze. Implica una comprensione profonda delle esigenze del mercato e l'adattamento delle proprie abilità in modo strategico. È un viaggio di auto-riscoperta e di adattamento dinamico, che richiede la capacità di apprendere e migliorare costantemente. Questa mentalità non solo apre porte nel mondo del lavoro, ma incarna anche un approccio alla vita: quello di essere in costante evoluzione, mai accontentarsi e mai smettere di cercare il valore da offrire.

La ricerca della soddisfazione lavorativa non dovrebbe quindi essere una caccia disperata alla passione, ma un viaggio di crescita e scoperta. La mentalità da artigiano rappresenta un nuovo e potente modo di navigare le sfide professionali, orientandosi verso l'eccellenza e la Proposta di Valore unica. Il futuro lavorativo prospero non è dettato solo dalla passione, ma dall'arte di coltivare e offrire competenze di valore che brillano in un mondo in continua evoluzione.

 

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Nel cuore dell'Europa, l'Italia ha una storia e una cultura ricche che hanno lasciato un'impronta indelebile nella civiltà umana. Tuttavia, oggi, l'Italia affronta una ulteriore sfida che minaccia di indebolire ancora di più il suo futuro: la fuga delle risorse intellettuali. Questo fenomeno, che ha radici profonde e complesse, può apparire pessimista, ma è fondamentale esaminarlo per cercare soluzioni e ispirare un dialogo più ampio sulla situazione del paese.

L'Esodo delle risorse intellettuali
Nel secondo dopoguerra, l'Italia era una fucina di talento e creatività. Le menti brillanti nel campo dell'arte, della scienza, dell'ingegneria e della cultura contribuivano in modo significativo allo sviluppo del paese. Questi talenti rimanevano in Italia, sognando e realizzando progetti che facevano onore al "Bel Paese".

Oggi, la realtà è diversa. Le risorse intellettuali italiane spesso scelgono di cercare opportunità all'estero, lasciando il loro paese d'origine per realizzare i propri progetti e aspirazioni. Non si tratta solo di una questione economica, ma di una mancanza di opportunità, riconoscimento e merito. I nostri laureati non scappano all'estero per questioni economiche o retributive, perché i costi all'estero sono almeno il doppio, ma perché per realizzare i propri progetti servono non solo la conoscenza, ma anche "le Conoscenze".

Una prospettiva pessimista
Una prospettiva pessimista - e neorealistica - potrebbe portarci a chiederci: Perché gli italiani altamente qualificati e creativi dovrebbero rimanere in un paese che sembra non riconoscere il loro valore? Il risultato è che l'Italia rischia di diventare un paese senza risorse intellettuali, con cervelli in fuga verso luoghi che apprezzano e valorizzano il merito. La classe dirigente spesso sembra indifferente, se non ostile, alle voci innovative e ai sogni dei giovani talenti. L'Italia si appresta ad essere un paese senza risorse, senza sognatori e senza sogni.

Possibili soluzioni ottimistiche
Tuttavia, questa prospettiva pessimista non deve essere l'unica voce che ascoltiamo. Ci sono soluzioni e speranze per l'Italia:

Promozione del Merito: L'Italia può cercare di invertire la tendenza promuovendo una cultura del merito, in cui le competenze e le realizzazioni sono riconosciute e ricompensate. Questo può incoraggiare i talenti a rimanere nel paese.

Investimento nell'istruzione: Un investimento a lungo termine nell'istruzione e nella ricerca può creare opportunità per i giovani italiani, ispirando una nuova generazione di talenti a perseguire i propri sogni nel loro paese.

Promuovere una Cultura dell'Innovazione: Per affrontare la fuga delle risorse intellettuali, è anche essenziale promuovere una cultura dell'innovazione. Questo può essere realizzato attraverso:
-L'Educazione: È fondamentale insegnare ai giovani l'importanza del cambiamento e della sperimentazione. Dando loro la libertà di esplorare nuove idee e approcci, possiamo coltivare una generazione di innovatori.
-La politica: Può promuovere una cultura dell'innovazione creando un ambiente favorevole alle imprese innovative. Semplificando la burocrazia, mettendoci i soldi, facilitando l'accesso al credito e sostenendo le imprese innovative, si crea un terreno fertile per l'innovazione.

Reti delle Reti per le micro imprese: L'adozione del modello delle "Reti delle Reti" può svolgere un ruolo fondamentale nell'innalzare le sorti delle micro imprese italiane e contribuire a un nuovo Rinascimento Economico nel paese.
Le Reti delle Reti possono portare a una rinascita economica italiana:
Collaborazione e sinergia: Le micro imprese spesso hanno risorse limitate e sfide simili. La creazione di reti tra queste imprese consente loro di condividere risorse, competenze e conoscenze. La collaborazione crea sinergie, consentendo alle imprese di competere più efficacemente sui mercati nazionali e internazionali.
Accesso a Mercati globali: Le reti delle reti possono facilitare l'accesso a nuovi mercati. Le micro imprese, da sole, potrebbero non avere la capacità di espandersi all'estero, ma attraverso la collaborazione in reti, possono raggiungere clienti internazionali e sfruttare opportunità di esportazione.
Innovazione condivisa: La condivisione di idee e risorse tra le micro imprese può stimolare l'innovazione. Queste imprese possono sviluppare nuovi prodotti o servizi insieme, adattandosi meglio alle esigenze dei clienti e mantenendo la competitività.
Formazione e crescita: Le reti delle reti possono offrire programmi di formazione condivisi e sviluppo delle competenze per le micro imprese. Ciò contribuisce a migliorare la qualità dei prodotti e servizi, aprendo le porte a una crescita sostenibile.
Promozione dell'eccellenza: Le reti possono collaborare per promuovere l'eccellenza e la qualità italiana. Questo riconoscimento può attirare l'attenzione dei consumatori nazionali e internazionali, creando una domanda per i prodotti e i servizi delle micro imprese.
Sostenibilità economica: La collaborazione in reti può contribuire a una maggiore stabilità economica per le micro imprese. La condivisione dei costi e dei rischi può aiutare queste imprese a superare momenti difficili e mantenere una posizione solida sul mercato.

Sostenere l'imprenditorialità: Sostenere l'impresa italiana, incoraggiando le aziende a espandersi globalmente e a collaborare con partner internazionali, può creare opportunità di lavoro e di sviluppo economico. Il contratto di rete e la collaborazione tra istituzioni educative e aziende possono stimolare l'artigianato digitale.

Sostenere concretamente l'innovazione e le Start-up: L'Italia può incentivare l'innovazione attraverso politiche e finanziamenti mirati alle start-up. Fornire risorse e supporto alle nuove imprese può catalizzare l'innovazione e creare un ecosistema imprenditoriale più vivace.

Incentivare veramente la trasformazione digitale dell'industria Italiana: Attraverso l'adozione di tecnologie avanzate, come l'internet delle cose, l'intelligenza artificiale e la robotica, le imprese sono state incoraggiate a migliorare l'efficienza produttiva, l'innovazione e la competitività. Grazie a questa iniziativa, molte aziende italiane hanno abbracciato la digitalizzazione dei processi, l'automazione e l'implementazione di soluzioni tecnologiche all'avanguardia, generando un impatto significativo sull'economia italiana.

Incentivare efficaci sistemi Alternativi alle Risoluzioni dei Conflitti (ADR): Incentivare l'uso di sistemi alternativi alle risoluzioni dei conflitti, come la mediazione e l'arbitrato, può alleggerire il carico dei tribunali e accelerare la soluzione delle dispute, contribuendo a creare un ambiente più favorevole agli affari.

La Determinazione a restare e a combattere
In questo contesto, c'è chi sceglie di rimanere e lottare. Restare in Italia significa sfidare le sfide e cercare di cambiare il sistema dall'interno. Significa credere nella bellezza e nel potenziale del paese nonostante le difficoltà. È una lotta, ma è una lotta che molte persone coraggiose sono disposte ad affrontare.


L'Italia è di fronte a una sfida importante, e auguriamoci di non essere destinata a diventare un paese povero di risorse intellettuali. Se il paese può abbracciare il merito, la lotta alla corruzione, l'istruzione, la collaborazione internazionale e l'impresa, c'è ancora speranza per un futuro in cui gli italiani possano rimanere e contribuire al loro "Bel Paese". La collaborazione tra "le reti delle reti" può essere anche una possibile chiave per una rinascita italiana.
In conclusione, come dico alle mie figlie, "Io resto, combatto ma è dura." La determinazione e il coraggio di coloro che scelgono di rimanere sono fondamentali per costruire un'Italia migliore per tutti.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista in Sutri

 

L'incredibile Zoo dell'Economia

L'Italia Faro Umanistico del Mondo

La lezione di Antonio Genovesi per l'economia civile

Aziende-piattaforma: La rivoluzione dell'economia digitale

Il ruolo vitale degli imprenditori nel progresso di una nazione

La lezione economica dell'Enciclica "Laudato si" di Papa Francesco

La Rinascita Industriale Italiana e il contributo visionario di Enrico Mattei

Il ruolo chiave dell'artigianato digitale nella Nuova Rivoluzione Industriale

Il Modello delle Reti delle Reti e il nuovo Rinascimento Economico Italiano

L'Etica della Reciprocità: La regola d'oro per una Convivenza giusta e responsabile

Il Networking come motore del Business e le Relazioni il collante per renderlo continuativo

L'Etica del Lavoro nel Protestantismo e nel Cattolicesimo: differenze ed effetti sull'economia

L'economia di Lucignolo: L'analisi profetica di Marcello De Cecco sulla fragilità dell'economia italiana

 

 

 

 

Nell'attuale panorama economico in continua evoluzione, le aziende si trovano ad affrontare una complessità senza precedenti. Tuttavia, coloro che sono in grado di adottare approcci adeguati e sviluppare strategie mirate possono trasformare la complessità in opportunità di crescita. Analizziamo insieme le 10 regole essenziali per governare la complessità economica all'interno di un'azienda, fornendo le linee guida necessarie per affrontare con successo le sfide attuali.

Regola 1: Analizza il contesto
Comprendere il contesto economico in cui si opera è fondamentale per prendere decisioni informate. Monitorare i trend, gli indicatori economici e le condizioni di mercato fornisce una panoramica chiara degli scenari possibili, consentendo di adattare le strategie aziendali di conseguenza.

Regola 2: Promuovi l'agilità
Essere in grado di adattarsi rapidamente ai cambiamenti è una caratteristica fondamentale delle aziende resilienti. Promuovere una cultura aziendale aperta al cambiamento e all'innovazione favorisce la flessibilità e la capacità di cogliere le opportunità emergenti.

Regola 3: Gestisci il rischio
Identificare e mitigare i potenziali rischi è un elemento chiave per governare la complessità economica. Diversificare le fonti di reddito e mantenere una gestione finanziaria prudente aiuta a proteggere l'azienda da eventuali impatti negativi.

Regola 4: Investi nella formazione
Le competenze dei dipendenti sono una risorsa preziosa per affrontare la complessità economica. Investire nella formazione e nello sviluppo del personale permette di migliorare le capacità e la resilienza del team, preparandolo ad affrontare le sfide in modo più efficace.

Regola 5: Sviluppa una rete di collaborazione
La collaborazione con altre aziende o istituzioni può offrire opportunità di condivisione di conoscenze, risorse e sinergie. Sviluppare partnership strategiche consente di affrontare la complessità economica in modo più efficace, sfruttando la forza collettiva e l'expertise condivisa.

Regola 6: Sii resiliente
Affrontare la complessità economica richiede resilienza e determinazione. Preparare piani di contingenza e rimanere aperti a nuove opportunità e soluzioni creative permette di superare le sfide e di trasformare la complessità in una leva per il successo aziendale.

Regola 7: Concentrati più sulle interconnessioni che sulla struttura
Nel contesto complesso, le interconnessioni tra le diverse componenti dell'azienda diventano fondamentali. Concentrarsi su come le diverse parti si influenzano reciprocamente può portare a una migliore comprensione dei processi e delle dinamiche aziendali, facilitando la gestione della complessità economica.

Regola 8: Costruisci contesti generativi
Per affrontare la complessità economica, è necessario creare contesti che favoriscano l'innovazione e la generazione di idee. Promuovere un ambiente di lavoro in cui le persone si sentano incoraggiate a esprimere le proprie opinioni e a contribuire attivamente con le proprie competenze può portare a soluzioni innovative e adattabili.

Regola 9: Sviluppa ridondanza cognitiva
La complessità economica richiede una maggiore capacità di problem solving e di adattamento. Sviluppare una ridondanza cognitiva, ovvero avere diverse persone in grado di comprendere e affrontare le sfide complesse, può garantire una maggiore flessibilità e resilienza nell'azienda.

Regola 10: Integra nel team figure ibride, consulenti esterni, filosofi e temporary manager con esperienze diverse e una visione olistica e multidisciplinare.
Per gestire la complessità economica, è importante arricchire il team aziendale con persone che abbiano competenze e background diversificati. Questo può includere figure ibride che abbiano acquisito esperienze in più settori o discipline, così come consulenti esterni e temporary manager che apportano una prospettiva fresca e innovativa. Queste figure apportano una visione olistica e multidisciplinare, consentendo di affrontare le sfide complesse con una comprensione più ampia e approfondita. La diversità di esperienze e punti di vista contribuisce a una gestione più efficace della complessità economica.

In un'epoca di complessità economica senza precedenti, le aziende devono adottare approcci adeguati e strategie mirate per trasformare le sfide in opportunità di crescita. Le dieci regole che abbiamo esaminato in questo articolo forniscono una guida essenziale per governare la complessità economica all'interno di un'azienda. Dall'analisi del contesto alla promozione dell'agilità, dalla gestione del rischio alla formazione del personale, dall'importanza della collaborazione alla resilienza aziendale, dalla focalizzazione sulle interconnessioni all'implementazione di contesti generativi, dalla sviluppo della ridondanza cognitiva all'integrazione di figure ibride e consulenti esterni, queste regole ci aiutano a navigare con successo nel panorama economico in continua evoluzione.

Inoltre, è fondamentale sottolineare che l'implementazione di queste regole non deve essere intesa come un insieme statico di linee guida, ma piuttosto come un processo dinamico. Le aziende devono essere pronte a rivedere e adattare le loro strategie in risposta ai cambiamenti nel contesto economico. La flessibilità e la capacità di apprendere dall'esperienza diventano elementi critici per governare in modo efficace la complessità economica. Sperimentare, sfruttare le interazioni tra le diverse parti dell'azienda, coinvolgere talenti esterni e promuovere un ambiente di lavoro generativo consentono di mantenere l'azienda all'avanguardia e pronta ad affrontare le sfide future.

In conclusione, governare la complessità economica richiede una mentalità aperta, una proattività nell'adattamento alle nuove circostanze e un impegno costante nel miglioramento continuo. Solo attraverso l'applicazione di queste regole e l'adeguamento alle mutevoli dinamiche del panorama economico, le aziende possono trasformare la complessità in un vantaggio competitivo e prosperare in un mondo in continua evoluzione.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 

 

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«Il funambolismo non è un'arte della morte, ma un'arte della vita - della vita vissuta al limite del possibile. Ogni volta che mette piede sul cavo, Philippe tiene in pugno quella vita e la vive in tutta la sua esilarante immediatezza, in tutta la sua gioia. Possa egli viverla fino a cent'anni.» - Dalla prefazione di Paul Auster

Il libro "Trattato di funambolismo" di Philippe Petit è una guida affascinante che esplora il mondo del funambolismo e condivide le esperienze personali dell'autore come famoso funambolo.

Il libro offre una prospettiva unica sulla vita di un funambolo, dalle abilità tecniche necessarie alla pratica del funambolismo, alle sfide fisiche e mentali che si affrontano durante le esibizioni. Philippe Petit condivide le sue storie emozionanti di camminare su fili tesi tra grattacieli e monumenti famosi, come il suo celebre "passeggiare" sulle Torri Gemelle del World Trade Center nel 1974.

Attraverso il suo racconto, Petit offre anche riflessioni più profonde sul significato del funambolismo e sul suo impatto sulla percezione del tempo, dello spazio e della connessione umana. Esplora le emozioni, le paure e le gioie che accompagnano la pratica del funambolismo e sottolinea l'importanza di seguire la propria passione e perseguire i propri sogni nonostante le sfide che si possono incontrare lungo il percorso.

Inoltre, il libro affronta il tema della condivisione, evidenziando l'importanza di connettersi con gli altri e condividere esperienze, conoscenze e gioie. Petit sottolinea l'importanza di coinvolgere il pubblico nelle sue esibizioni e di creare momenti di magia e meraviglia che possano essere condivisi e apprezzati da tutti.

"Trattato di funambolismo" è un'opera che va oltre il semplice racconto delle avventure di un funambolo, offrendo una riflessione profonda sulla vita, la passione e il significato della condivisione. È un libro che ispira a cercare l'equilibrio tra audacia e concentrazione, e ci ricorda che il connubio tra passione, impegno e condivisione può portare a risultati straordinari.


«Philippe Petit è un artista, e il suo teatro è il cielo.» - Robin Williams


«Ecco un libro di consigli per quelli che, un giorno, oseranno l'impossibile: camminare dritti incontro al cielo e raggiungere le stelle. Esso mostra l'arte di colmare e illuminare il Vuoto, un vuoto tra due torri, due orli di precipizio, due pianeti, o lo spazio fra il cuore e lo spirito. Un filo collega ciò che sarebbe rimasto separato per sempre nella solitudine. [...] Ecco un libro sulla paura e la solitudine, un libro sul sogno e la poesia, sulle altezze crudeli e le nobili audacie, sull'equilibrio maestoso e l'immobilità d'un altro mondo, sulla caduta e la morte. Esso evoca un'estasi che sonnecchia nel profondo di ciascuno, uno stato interiore magnifico, come una luce nascosta. Ti rendo omaggio, Philippe, Uomo Fragile del Filo, Imperatore dell'Aria. Come Fitzcarraldo, sei tanto raro e prodigioso che più non si potrebbe: un Conquistador dell'Inutile. E m'inchino con rispetto profondo». (Werner Herzog)

 

Alle mie figlie Sara e Gaia.

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista ed economista d'impresa in Sutri.


Il Funambolo brano di Riccardo Cocciante
Questo tempo libera la poesia
Ma sono ore e non è più la mia
Ma rimane lì immobile
Con la corda tesa tra la realtà e la più strana fantasia
Con quei minuti e le perplessità
Tra le stesse quotidianità
Ma saro lì libero
Più vicino al cielo volerò
E precipiterò
Tra l'azzurro e la città
La città vola via
Vola sopra quella idea
Di equilibrio e simmetria
Dove il tempo svanirà
C'è il funambolo ché sale
Passa il tempo e il tempo dimmi che cos'è
Se è presente tiene dentro sé
Ogni passato prossimo
Come se noi fossimo già qui
Ancora immobili cosi
Con quei ricordi indistruttibili
Dì sentimenti indivisibili
Saremo lì... fragili
Nasconderemo le armonie
Di certe poesie
Tra l'azzurro e Ia città
La città vola via
Vola sopra quella idea
Di equilibrio e simmetria
Dove il tempo svanirà
C'è il funambolo ché sale
Questo tempo immobile che limita
Sfreccia nel futuro ché verrà
Ma abbiamo già un'anima
Ché conduce verso l'allegria
E la malinconia
Come se spingessimo altalene
In preda alla follia
Tra l'azzurro
E un idea
Quell'idea vola via
Vola sulle città tra equilibrio e simmetria
Quando il tempo fuggirà
Il funambolo saprà
Il funambolo saprà

 

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Osservatorio fallimenti. Chiusure d’impresa in aumento nel secondo trimestre 2023
Dopo 18 mesi di calo, nel secondo trimestre 2023 crescono i fallimenti (+1,5%) e le liquidazioni in bonis (+26,1%) delle imprese italiane.

Per la prima volta dopo un anno e mezzo in continua decrescita, nel secondo trimestre 2023 sono tornati ad aumentare i fallimenti delle imprese italiane (+1,5% rispetto allo stesso periodo del 2022), mentre le liquidazioni volontarie hanno visto un’impennata (+26,1%). Complessivamente, nel secondo trimestre del 2023 sono stati registrati 2.070 fallimenti (vs 2.039 del 2q 2022), mentre le liquidazioni volontarie registrate nello stesso periodo sono state 10.446 (vs 8.282 del 2q 2022).

Fallimenti: settori e comparti più colpiti
In particolare, sono fallite le imprese piccole e medie, che si rivelano sempre più in difficoltà, come già evidenziato nel 2022 dalla crisi di liquidità e dall’allungamento dei tempi di pagamento verso i fornitori, che spesso sfocia in ritardi e mancati pagamenti. A far crescere i fallimenti sono soprattutto le ditte individuali mentre le società di capitali fanno registrare nel complesso un lieve aumento (+0.3%), trainato in particolare dalla fascia di aziende tra i 2 e i 10 milioni di euro di fatturato. I comparti più colpiti sono l’industria (+5,2%) e i servizi (+1%), in particolare prodotti da forno, gli alberghi, l’ingrosso costruzioni, che già nel 2022 avevano registrato livelli elevati di indebitamento e un peggioramento delle abitudini di pagamento.

Cosa sono i fallimenti e le liquidazioni in bonis
Fallimenti e liquidazioni volontarie (in bonis) sono due fenomeni distinti che riflettono cause diverse: i primi sono la risultante di un processo di deterioramento dei fondamentali finanziari che avviene nel corso del tempo e quasi sempre è anticipato da una riduzione del giro d’affari dell’impresa; le seconde riflettono invece in maniera più istantanea il peggioramento delle aspettative imprenditoriali e possono essere interpretate come un indicatore che riflette le aspettative di profitto degli imprenditori, dal momento che la chiusura di attività in bonis è generalmente legata a margini attesi non sufficienti a proseguire l’attività imprenditoriale.

Cerved

 

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I commercialisti svolgono un ruolo cruciale nel panorama gestionale, fiscale, finanziario e amministrativo delle aziende, offrendo consulenza e servizi che contribuiscono al successo e alla gestione efficiente delle organizzazioni. Due figure fondamentali all'interno della consulenza contabile sono il commercialista fiscalista e il commercialista aziendalista. Ognuno di loro ha una serie di responsabilità uniche, entrambe con l'obiettivo di garantire la salute finanziaria e l'orientamento strategico dell'azienda. 

Il Commercialista Fiscalista: Il Guardiano delle normative fiscali

Il commercialista fiscalista agisce come un timoniere esperto che guida l'azienda attraverso le acque incerte e spesso tempestose delle normative fiscali. Simile a un navigatore che studia mappe e correnti, il commercialista fiscalista conduce l'imprenditore attraverso il labirinto delle leggi fiscali. È colui che tiene costantemente d'occhio il faro della conformità, evitando che la nave aziendale possa incagliarsi sugli scogli delle multe e delle sanzioni fiscali. Con competenza, lavora al timone delle dichiarazioni fiscali, navigando attraverso le mutevoli maree dei cambiamenti normativi e pianificando rotte per minimizzare l'imposta. Il commercialista fiscalista agisce come un baluardo contro i rischi finanziari, assicurando che l'azienda mantenga un corso di successo finanziario.

 

Il Commercialista Aziendalista: L'Architetto delle imprese e formatore

Il commercialista aziendalista è paragonabile a un architetto che progetta solide fondamenta e strutture intricate per l'edificio aziendale. Come un architetto che pianifica e progetta ogni aspetto di un edificio, il commercialista aziendalista si immerge nell'analisi dettagliata delle performance aziendali. È un esperto nel tradurre numeri in strategie di crescita solide. Analogamente a un mentore che guida i lavoratori attraverso un cantiere di costruzione, il commercialista aziendalista condivide il suo sapere con l'imprenditore e i dipendenti, educandoli sulle dinamiche finanziarie e sulla visione di crescita. L'azienda è il suo capolavoro in continua evoluzione, e il suo ruolo è influenzato dalla dedizione a tradurre numeri in strategie solide e nell'ottimizzazione delle risorse per creare un futuro prospero. In modo unico, il commercialista aziendalista non solo analizza, ma contribuisce anche alla formazione interna.

 

Durata del Rapporto: Un aspetto chiave

Un elemento distintivo tra queste due figure risiede nella durata del rapporto con l'azienda. Il commercialista fiscalista spesso stabilisce un rapporto a lungo termine, lavorando in modo continuativo con l'azienda per fornire servizi di contabilità e consulenza fiscale. La sua presenza costante offre stabilità e conoscenza approfondita delle operazioni aziendali, garantendo una gestione finanziaria conformità continua.

D'altro canto, l'incarico del commercialista aziendalista è spesso di durata limitata e predefinita, variabile da alcuni mesi a un paio d'anni. Questo tipo di consulente entra in gioco per affrontare situazioni specifiche o raggiungere obiettivi aziendali chiave. La sua flessibilità consente all'azienda di beneficiare di competenze specialistiche senza necessariamente un impegno a lungo termine.

 

Esempio: Ottimizzazione delle operazioni aziendali

Azienda: YYZ Manufacturing, un'azienda manifatturiera di medie dimensioni che produce componenti per l'industria automobilistica.

Sfida: L'azienda YYZ Manufacturing desidera migliorare l'efficienza delle sue operazioni e ridurre i costi operativi. Tuttavia, non ha una chiara comprensione delle aree specifiche in cui si verificano sprechi e inefficienze.

Intervento del Commercialista Aziendalista:
L'azienda YYZ Manufacturing decide di assumere un commercialista aziendalista per affrontare la sfida dell'ottimizzazione delle operazioni. Il commercialista aziendalista entra in azione come un architetto che deve analizzare e progettare soluzioni per migliorare la struttura complessiva dell'azienda. Ecco come procede:

Analisi dei dati finanziari ed economici: Il commercialista aziendalista inizia raccogliendo dati finanziari ed economici dell'azienda. Questi dati includono costi di produzione, spese generali, margini di profitto, flussi di cassa e altri indicatori chiave di performance.

Identificazione delle aree di spreco e inefficienza: Attraverso un'analisi dettagliata dei dati, il commercialista aziendalista individua le aree in cui si verificano sprechi, inefficienze o costi eccessivi. Potrebbero essere rilevati problemi come sovrapproduzione, scorte eccessive, costi di manutenzione elevati o processi operativi inefficienti.

Strategie di ottimizzazione: Basandosi sui risultati dell'analisi, il commercialista aziendalista progetta strategie specifiche per affrontare ciascuna area di preoccupazione. Ad esempio, potrebbe suggerire la riduzione delle scorte, l'ottimizzazione dei processi di produzione, l'implementazione di nuovi sistemi di gestione o la negoziazione di contratti più vantaggiosi con fornitori.

Sviluppo di Assetti Aziendali Adeguati: Oltre a identificare e risolvere le inefficienze operative, il commercialista aziendalista lavora con l'azienda per sviluppare assetti aziendali adeguati alla sua dimensione e alle sue esigenze. Questo potrebbe includere la riorganizzazione dei dipartimenti, la definizione di responsabilità chiare e la creazione di piani di sviluppo del personale.

Implementazione e Monitoraggio: Una volta definite le strategie di ottimizzazione e gli assetti aziendali, il commercialista aziendalista assiste nell'implementazione delle modifiche. Collabora con i dirigenti e il personale dell'azienda per garantire un'adozione efficace delle nuove pratiche. Inoltre, stabilisce metriche di monitoraggio per valutare il successo delle iniziative nel tempo.

Risultati:
Grazie all'intervento del commercialista aziendalista, YYZ Manufacturing riesce a migliorare notevolmente le sue operazioni. Le strategie di ottimizzazione implementate consentono all'azienda di ridurre i costi operativi, eliminare sprechi e migliorare l'efficienza. L'azienda è in grado di produrre componenti in modo più efficiente, risparmiando tempo e risorse. Inoltre, l'implementazione di assetti aziendali adeguati aiuta a stabilire una struttura organizzativa più snella e responsabile. In definitiva, l'azienda ottiene una maggiore competitività nel mercato e una migliore gestione delle sue risorse.


Il commercialista fiscalista e il commercialista aziendalista ricoprono quindi ruoli diversi ma complementari nell'ambito aziendale. Mentre il fiscalista si occupa di garantire la conformità fiscale e la gestione accurata delle normative, l'aziendalista offre una prospettiva più ampia, analizzando le performance aziendali e contribuendo alla formazione interna. Entrambe le figure sono fondamentali per il successo finanziario e la crescita sostenibile dell'azienda, con la durata del loro coinvolgimento che risponde alle diverse esigenze dell'organizzazione.

 

Vantaggi e Svantaggi del Commercialista Fiscalista:

Vantaggi:

Esperti fiscali: I commercialisti fiscalisti hanno un'ampia conoscenza delle normative fiscali e delle leggi, garantendo che l'azienda sia conforme e minimizzando i rischi di errori fiscali.
Conformità fiscale: Assicurano che le dichiarazioni fiscali siano preparate con precisione e presentate tempestivamente, riducendo il rischio di multe e sanzioni.
Pianificazione fiscale: Sono in grado di pianificare strategie fiscali per minimizzare l'imposta e massimizzare le economie.
Consulenza fiscale: Forniscono consulenza su questioni fiscali complesse, aiutando l'azienda a prendere decisioni finanziarie informate.
Stabilità: Possono lavorare con l'azienda a lungo termine, sviluppando una comprensione approfondita della sua situazione finanziaria e delle sue esigenze.

Svantaggi:

Focalizzazione limitata: Il loro ruolo si concentra principalmente sulla conformità fiscale, il che potrebbe far loro trascurare altri aspetti aziendali importanti.
Rischio di conformità: L'errore nella preparazione delle dichiarazioni fiscali può portare a conseguenze legali e finanziarie gravi.
Cambiamenti normativi: Deve essere costantemente aggiornato sulle modifiche nelle leggi fiscali, il che richiede un impegno continuo per la formazione.

 

Vantaggi e Svantaggi del Commercialista Aziendalista:

Vantaggi:

Analisi dettagliata: Possono analizzare in profondità le performance aziendali, identificando opportunità di miglioramento e aree di efficienza.
Supporto decisionale: Forniscono informazioni finanziarie chiare e strategiche per guidare le decisioni aziendali, migliorando la pianificazione a lungo termine.
Ottimizzazione delle risorse: Contribuiscono a ridurre gli sprechi, migliorando l'efficienza e riducendo i costi operativi.
Formazione interna: La loro presenza può aiutare i dipendenti a comprendere meglio le metriche finanziarie e adottare pratiche più consapevoli.
Focus su obiettivi specifici: L'incarico ha una durata predefinita, il che significa che possono concentrarsi su progetti o sfide specifiche senza necessariamente un impegno a lungo termine.

Svantaggi:

Durata limitata: L'incarico è spesso temporaneo e potrebbe non consentire lo sviluppo di relazioni durature con l'azienda.
Pressione per risultati rapidi: Data la natura temporanea del loro incarico, potrebbero essere sotto pressione per ottenere risultati rapidi e tangibili.
Mancanza di continuità: La loro partenza potrebbe lasciare un vuoto nell'analisi delle performance aziendali e nelle strategie future.

 

In sintesi, i commercialisti fiscalisti e aziendalisti offrono vantaggi e svantaggi distinti. Il fiscalista si concentra sulla conformità e sulla pianificazione fiscale, garantendo stabilità a lungo termine e conformità. L'aziendalista si concentra sull'analisi delle performance e sull'ottimizzazione delle risorse, ma potrebbe essere limitato dalla durata dell'incarico e dalla necessità di produrre risultati immediati. La scelta tra le due figure dipenderà dalle esigenze specifiche dell'azienda e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.

 

 

Francesco Cacchiarelli commercialista aziendalista & business partner

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Scalare un'azienda significa farla crescere in modo sostenibile e significativo, aumentando il suo fatturato, la sua presenza sul mercato e la sua capacità di servire un numero sempre maggiore di clienti o utenti. In sintesi, si tratta di espandere l'azienda in modo da gestire un volume di attività molto più grande rispetto a quello attuale.

Scalare un'azienda è un obiettivo ambizioso che richiede una pianificazione oculata, un'approfondita analisi del mercato e una gestione attenta delle risorse. Questo processo di crescita sostenibile e di successo comporta l'espansione dell'azienda in modo da gestire un volume di attività molto più grande rispetto a quello attuale. Vediamo insieme le strategie chiave per scalare un'azienda e affrontare le sfide associate a tale processo.

1. Identificare opportunità di crescita

Prima di iniziare a scalare, è essenziale identificare le opportunità di crescita nel mercato in cui opera l'azienda. Analizzare i bisogni dei clienti, le tendenze di mercato e la concorrenza aiuta a individuare settori in cui è possibile espandersi con successo. Sia che si tratti di nuovi segmenti di clientela o di mercati internazionali, l'identificazione delle opportunità chiave guiderà il processo di scalabilità.

2. Pianificazione strategica

Una volta identificate le opportunità, la pianificazione strategica diventa cruciale per definire obiettivi chiari e dettagliati. Creare un piano con indicatori di performance misurabili e tempistiche realistiche aiuterà l'azienda a mantenere il focus e ad adattarsi alle sfide lungo il percorso.

3. Investimenti e finanziamenti

Lo scalare richiede spesso investimenti aggiuntivi. Si possono cercare finanziamenti esterni come investimenti di venture capital, prestiti o sovvenzioni governative. Un'eccellente gestione finanziaria e una dimostrazione chiara del potenziale di crescita possono attrarre investitori e finanziatori interessati a sostenere l'azienda nel suo percorso di espansione.

4. Implementare tecnologia e automazione

L'efficienza operativa è essenziale per una crescita sostenibile. L'implementazione di soluzioni tecnologiche e di automazione può aiutare a migliorare i processi interni, ridurre i costi e aumentare la produttività. Sistemi di gestione integrati, e-commerce avanzati o piattaforme digitali innovative possono contribuire a sfruttare appieno il potenziale dell'azienda.

5. Ampliamento del team

Un team adeguato e competente è fondamentale per sostenere la crescita aziendale. Durante il processo di scalabilità, sarà necessario assumere nuovi dipendenti con competenze complementari e motivati a raggiungere gli obiettivi dell'azienda. Un processo di selezione accurato e un'attenzione al clima aziendale aiuteranno a mantenere alta la produttività e la soddisfazione del personale.

6. Gestire i rischi

Lo scalare comporta anche dei rischi, tra cui l'aumento della complessità operativa, il potenziale sovraccarico di risorse e la perdita di agilità. La gestione proattiva dei rischi è essenziale per affrontare eventuali sfide impreviste e garantire la continuità del business.

7. Mantenere la focalizzazione sul cliente

Anche durante il processo di scalabilità, il cliente deve rimanere al centro delle attenzioni. Mantenere un elevato livello di servizio clienti e investire nella fidelizzazione dei clienti esistenti contribuirà a mantenere la reputazione dell'azienda e a generare raccomandazioni positive.


Scalare un'azienda è un'impresa stimolante che richiede pianificazione strategica, flessibilità e capacità di adattamento. Identificare le opportunità di crescita, investire nelle risorse giuste, ottimizzare le operazioni e mantenere un occhio attento sui clienti sono solo alcune delle strategie fondamentali per una crescita sostenibile e di successo. Con una visione chiara e una gestione attenta, l'azienda può affrontare le sfide e prosperare nel raggiungimento dei propri obiettivi di scalabilità.

Vantaggi:

Aumento dei profitti: Con una crescita delle vendite e un'efficienza operativa migliorata, l'azienda può generare maggiori profitti e redditi.

Espansione del mercato: Scalando l'azienda, si può raggiungere un numero maggiore di clienti e accedere a nuovi mercati, sia a livello locale che internazionale.

Miglioramento della reputazione: Una crescita costante e sostenibile può rafforzare la reputazione dell'azienda e conferire maggiore fiducia ai clienti, fornitori e investitori.

Vantaggi competitivi: Un'azienda che scala con successo può acquisire vantaggi competitivi, come economie di scala, che le consentono di ridurre i costi e offrire prezzi più competitivi.

Opportunità di investimento: L'azienda può attirare investimenti esterni, come venture capital o prestiti, che possono finanziare ulteriori espansioni e iniziative.

Aumento delle opportunità di carriera: Con la crescita dell'azienda, ci sono più opportunità di avanzamento per i dipendenti e possibilità di carriera più interessanti e remunerative.

Crescita del know-how: Affrontando nuove sfide e crescendo, l'azienda e il suo team acquisiscono preziose competenze e know-how, che possono essere vantaggiose in futuro.

Svantaggi:

Complessità gestionale: Man mano che l'azienda cresce, aumenta anche la complessità della gestione, con processi e decisioni più complesse da gestire.

Rischio finanziario: Il processo di scalabilità richiede spesso investimenti significativi, e un'eccessiva espansione può mettere a rischio la stabilità finanziaria dell'azienda.

Controllo di qualità: Mantenere alti standard di qualità dei prodotti o servizi può diventare più difficile durante una crescita rapida.

Crescita insostenibile: Un'espansione troppo veloce o non ben pianificata può portare a problemi di gestione e alla mancanza di risorse adeguate.

Perdita di agilità: Man mano che l'azienda si ingrandisce, può perdere la capacità di essere agile e adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato.

Diluizione del focus: Concentrarsi esclusivamente sulla crescita può far perdere di vista le esigenze dei clienti e gli obiettivi principali dell'azienda.

Concorrenza intensificata: Con una maggiore visibilità dovuta alla crescita, l'azienda può attirare l'attenzione di concorrenti più grandi o più aggressivi.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli, commercialista d'impresa

 

 

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La situazione economica si riferisce alla performance economica complessiva dell'azienda, come i ricavi, i costi, i profitti e la redditività. D'altra parte, la situazione finanziaria riguarda la gestione dei flussi di cassa, le risorse finanziarie disponibili, il livello di indebitamento e la capacità di far fronte agli obblighi finanziari.

La differenza tra la situazione economica e finanziaria di un'impresa può essere attribuita a vari fattori, come:

  1. Timing dei pagamenti e degli incassi: Il momento in cui i pagamenti e gli incassi vengono effettuati può influire sulla liquidità dell'azienda e creare una discrepanza tra la situazione economica e finanziaria. Ad esempio, se un'azienda ha registrato elevati ricavi ma non ha ancora incassato i pagamenti dai clienti, la situazione economica può sembrare buona, ma la situazione finanziaria può essere affetta da mancanza di liquidità.

  2. Ammortamenti e ripartizione degli investimenti: Gli investimenti aziendali possono essere pagati inizialmente, ma la loro ripartizione viene solitamente effettuata nel tempo attraverso le quote di ammortamento. L'ammortamento è il processo contabile che consente di distribuire il costo di un investimento su più periodi contabili, riflettendo così il consumo dei benefici o dell'utilità derivante dall'investimento nel corso del tempo. La loro ripartizione può causare una differenza tra i due aspetti. Ciò è particolarmente rilevante per gli investimenti di capitale che richiedono ammortamenti su più periodi contabili.

  3. Gestione del flusso di cassa: Una cattiva gestione del flusso di cassa può creare discrepanze tra la situazione economica e finanziaria. Ad esempio, se un'azienda ha elevati ricavi ma non gestisce adeguatamente i suoi pagamenti ai fornitori o i suoi obblighi finanziari, potrebbe trovarsi in difficoltà di liquidità nonostante una situazione economica apparentemente positiva.

Per ottenere una comprensione accurata della salute finanziaria complessiva, è importante valutare sia la situazione economica che la situazione finanziaria di un'impresa, tenendo conto anche del flusso di cassa e delle tempistiche dei pagamenti e degli incassi. Questo approccio fornisce una prospettiva più completa delle risorse finanziarie, dei profitti e della capacità di far fronte agli obblighi finanziari di un'azienda.

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Nel vasto mondo della gestione dei progetti, due concetti cruciali ma distinti giocano un ruolo fondamentale per garantire il successo: il monitoraggio e il controllo. Sebbene spesso si tenda a confonderli, è essenziale comprenderne le differenze per poter affrontare le sfide in modo strategico e ottenere risultati efficaci. In questo articolo, vedremo le principali differenze tra il monitoraggio e il controllo di un progetto, fornendo chiarezza su come applicare entrambe le pratiche con successo.

Monitoraggio: Valutare lo stato attuale

Il monitoraggio è la pratica di osservare e valutare lo stato attuale del progetto rispetto ai parametri stabiliti inizialmente. È come fare una fotografia della situazione corrente per capire "a che punto siamo, rispetto a dove dovremmo essere?". Il monitoraggio utilizza indicatori chiave di prestazione (KPI) per rilevare scostamenti, sia positivi che negativi, rispetto alla linea di base. Questi indicatori aiutano a valutare il progresso e a individuare eventuali problemi o opportunità. Il monitoraggio è un'attività reattiva, poiché si basa sulla raccolta di dati storici e attuali per analizzare la situazione attuale.

 
Controllo: Rispondere alle domande chiave

Il controllo, d'altra parte, va oltre il semplice monitoraggio. Si propone di rispondere alle domande fondamentali: "perché siamo a questo punto?", "come finirà il progetto?" e "cosa possiamo fare da qui in avanti?". Il controllo implica un'analisi approfondita e una valutazione critica della situazione corrente. È una pratica proattiva che richiede una comprensione approfondita dell'operatività del progetto. Il controllo non si limita a identificare gli scostamenti, ma cerca di comprendere le cause di tali scostamenti e di formulare azioni correttive per correggere il percorso. Inoltre, il controllo include una prospettiva futura, cercando di prevedere come il progetto si svilupperà e cosa sarà necessario fare per garantire il successo finale.

Differenze Chiave
Temporale e Orientamento: Il monitoraggio si concentra sul passato-presente, evidenziando gli scostamenti rispetto alla linea di base. Il controllo ha uno sguardo sul presente-futuro, analizzando le cause degli scostamenti e formulando azioni correttive.

Modalità Principale: Il monitoraggio può essere fatto a distanza, utilizzando dati e KPI. Il controllo richiede una presenza in loco e una profonda conoscenza dell'operatività del progetto.

Obiettivi: Il monitoraggio fotografa la situazione attuale e risponde a "a che punto siamo?". Il controllo analizza le cause e risponde alle domande "perché siamo qui?" e "come finirà?".


Esempio 1: Progetto di Costruzione di un Edificio
Immaginiamo di essere coinvolti in un progetto di costruzione di un edificio residenziale. Ecco come il monitoraggio e il controllo potrebbero differenziarsi:

Monitoraggio: Ogni settimana, vengono raccolti dati sulla progressione del cantiere, come il numero di piani completati, i giorni di ritardo rispetto alla pianificazione e i costi effettivi rispetto al budget iniziale. Questi dati sono utilizzati per calcolare indicatori come il tasso di avanzamento del progetto e il costo medio per piano completato. Il monitoraggio aiuta a identificare tempestivamente eventuali ritardi o problemi nelle attività di costruzione.

Controllo: Durante una sessione di controllo più dettagliata, si analizzano le ragioni dei ritardi nella costruzione. Si scopre che le forniture di materiale sono state consegnate con ritardo a causa di problemi con un fornitore chiave. Il controllo comporta la valutazione delle possibili soluzioni, come l'individuazione di fornitori alternativi o l'implementazione di misure per accelerare la costruzione in altre fasi. Inoltre, si proietta l'impatto di questi ritardi sull'intero progetto e si pianificano azioni correttive per ridurre al minimo gli effetti negativi.

Esempio 2: Lancio di una Nuova Linea di Prodotti in un E-commerce di Moda
Supponiamo che lavoriamo in un e-commerce di moda e stiamo preparando il lancio di una nuova linea di prodotti. Ecco come il monitoraggio e il controllo potrebbero funzionare:

Monitoraggio: Prima del lancio, vengono monitorate metriche come l'interesse anticipato dei clienti, le visualizzazioni delle anteprime dei prodotti e l'entusiasmo generale sui social media. Questi dati aiutano a valutare l'aspettativa del pubblico e la probabile domanda per i nuovi prodotti. Qualsiasi deviazione rispetto agli obiettivi di interesse potrebbe essere un segnale per apportare modifiche alla strategia di lancio.

Controllo: Durante il controllo, si analizzano le ragioni di un calo dell'interesse dei clienti nella settimana precedente al lancio. Si scopre che la mancanza di informazioni dettagliate sul design e sui materiali dei prodotti ha contribuito a indebolire l'entusiasmo. Il controllo implica l'aggiunta di descrizioni più dettagliate e immagini di alta qualità dei prodotti. Inoltre, si considera l'idea di offrire uno sconto introduttivo per stimolare l'interesse dei clienti.

Esempio 3: Implementazione di un Sistema di Gestione Interna
Supponiamo di lavorare in un'azienda che sta implementando un nuovo sistema di gestione interna per migliorare l'efficienza delle operazioni. Ecco come il monitoraggio e il controllo potrebbero variare:

Monitoraggio: Dopo l'implementazione del sistema, si monitora l'utilizzo dei dipendenti, il tempo medio per completare le attività e l'adeguatezza del software nel soddisfare le esigenze aziendali. I dati raccolti aiutano a identificare eventuali problemi di adattamento, carenze nel sistema o aree che richiedono ulteriori formazioni.

Controllo: Durante una sessione di controllo, si analizza il motivo per cui alcuni dipendenti hanno incontrato difficoltà nell'utilizzo del nuovo sistema. Si scopre che la formazione iniziale è stata troppo breve e che alcuni processi chiave sono stati trascurati. Il controllo implica l'implementazione di ulteriori sessioni di formazione e la revisione dei processi aziendali per allineare meglio il sistema alle esigenze dell'azienda.


Il monitoraggio e il controllo sono fondamentali per il successo di qualsiasi progetto. Il monitoraggio offre un quadro chiaro dello stato attuale e identifica gli scostamenti. Il controllo va oltre, analizzando le cause degli scostamenti e formulando azioni correttive per il futuro. Combinando entrambe le pratiche, i professionisti della gestione dei progetti possono assicurarsi che il progetto si sviluppi in modo efficiente e raggiunga con successo gli obiettivi prefissati.
 
 

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Collaboriamo anche con revisori, avvocati, banche, CFO, consulenti, fondi interprofessionali, organismi di vigilanza, temporary manager.

 

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Report ISTAT relativo al periodo novembre 2021
  • A novembre 2021 si stima una diminuzione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 118,4 a 117,5), mentre l’indice composito1 del clima di fiducia delle imprese rimane sostanzialmente stabile (da 115,0 a 115,1).
  • La flessione dell’indice di fiducia dei consumatori è dovuto essenzialmente ad un peggioramento delle attese sulla situazione economica generale e di quelle attinenti la sfera personale. Più in dettaglio, il clima economico e quello futuro sono in deciso peggioramento (i relativi indici calano, rispettivamente, da 142,2 a 139,8 e da 125,4 a 121,0) mentre il clima personale registra una riduzione più contenuta (da 110,4 a 110). Solo il clima corrente è in crescita, con l’indice che passa da 113,7 a 115,2.

  • Per le imprese si stima un miglioramento della fiducia nell’industria manifatturiera (l’indice aumenta da 115,1 a 116,0) e nel commercio al dettaglio (da 105,4 a 106,8). Invece, si registra un calo nei servizi di mercato e nelle costruzioni (l’indice scende, rispettivamente, da 112,1 a 111,3 e da 159,2 a 157,4).

  • Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura tutte le variabili sono in miglioramento ad eccezione dei giudizi sulle scorte; nel commercio al dettaglio tutte le variabili sono improntate all’ottimismo. In relazione ai servizi di mercato, i giudizi sugli ordini e quelli sull’andamento degli affari sono in peggioramento, mentre un deciso aumento caratterizza le attese sugli ordini. Nelle costruzioni, giudizi sugli ordini sostanzialmente stabili si uniscono ad attese sull’occupazione presso l’azienda in diminuzione.

Gli imprenditori svolgono un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo di una nazione. Senza di loro, l'innovazione, la creazione di posti di lavoro e la prosperità economica sarebbero compromesse. Esaminiamo l'importanza degli imprenditori nel garantire il successo di una nazione e il loro impatto nella vita quotidiana di tutti noi.

Motore dell'innovazione:
Gli imprenditori sono spinti dalla volontà di innovare e migliorare il mondo che li circonda. Sono visionari che vedono opportunità dove altri vedono solo sfide. Attraverso idee audaci e soluzioni creative, gli imprenditori introducono innovazioni che rivoluzionano settori e creano nuovi mercati. L'innovazione stimolata dagli imprenditori è un fattore chiave per lo sviluppo tecnologico, la competitività economica e il progresso sociale.

Generatori di posti di lavoro:
Gli imprenditori creano posti di lavoro, un elemento vitale per il benessere di una nazione. Avviando e gestendo le proprie imprese, creano opportunità di lavoro per gli individui, contribuendo così alla riduzione della disoccupazione e alla crescita economica. I nuovi posti di lavoro creati dagli imprenditori non solo sostengono le famiglie, ma anche favoriscono lo sviluppo di competenze e l'innovazione all'interno della forza lavoro.

Promotori dello sviluppo economico:
Gli imprenditori giocano un ruolo cruciale nello sviluppo economico di una nazione. La loro capacità di identificare opportunità, investire risorse e creare valore contribuisce all'aumento del prodotto interno lordo (PIL) e alla generazione di ricchezza per l'intera società. Inoltre, gli imprenditori favoriscono l'attrazione di investimenti stranieri, stimolano la concorrenza e promuovono l'efficienza economica.

Catalizzatori del cambiamento sociale:
Gli imprenditori non solo influenzano l'economia, ma anche il tessuto sociale di una nazione. Attraverso le loro imprese, possono promuovere il cambiamento sociale positivo, sostenendo cause benefiche, adottando pratiche sostenibili e contribuendo alla comunità. Gli imprenditori possono essere agenti di trasformazione sociale, generando un impatto positivo su questioni come l'uguaglianza, l'ambiente e la responsabilità sociale delle imprese.


Senza imprenditori, una nazione sarebbe quindi priva del motore dell'innovazione, della creazione di posti di lavoro e dello sviluppo economico. Sono gli imprenditori che guidano il progresso, sfidando lo status quo e portando avanti idee che cambiano il mondo. Il loro coraggio, la loro determinazione e la loro capacità di assumere rischi sono fondamentali per il successo di una nazione. Pertanto, sostenere gli imprenditori e creare un ambiente favorevole all'imprenditorialità è essenziale per garantire un futuro prospero e sostenibile per la nostra società.


Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 03/10/2018

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

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L'imprenditorialità è un mondo complesso in cui gli imprenditori devono bilanciare molteplici responsabilità per assicurare il successo delle proprie imprese. Uno dei compiti più critici dell'imprenditore è distinguere tra la visione strategica e operativa e dedicare il tempo e le risorse appropriate a ciascuna di esse. 

La visione strategica: La visione strategica riguarda l'immagine a lungo termine dell'azienda e il suo posizionamento nel mercato. L'imprenditore dovrebbe concentrarsi sulla definizione di obiettivi strategici chiari, sulla valutazione delle opportunità di crescita, sull'analisi della concorrenza e sulla creazione di un vantaggio competitivo sostenibile. La visione strategica fornisce una bussola per l'azienda, orientando le decisioni e le azioni verso una direzione comune.

I compiti dell'imprenditore nella visione strategica includono la definizione della missione e della visione dell'azienda, la creazione di un piano strategico, l'identificazione delle priorità strategiche e la gestione del rischio. Questo livello di pensiero richiede una visione d'insieme, una comprensione profonda del mercato e una capacità di prevedere e adattarsi ai cambiamenti.

L'operatività: L'operatività riguarda le attività quotidiane dell'azienda necessarie per raggiungere gli obiettivi strategici stabiliti. Questi includono la gestione delle risorse umane, la supervisione delle operazioni, la gestione finanziaria, la logistica e altre funzioni operative. L'imprenditore dovrebbe essere in grado di delegare le responsabilità operative a manager competenti, consentendo loro di prendere decisioni e agire in linea con la strategia aziendale.

Un errore comune è che gli imprenditori si trovino troppo immersi nell'operatività quotidiana, dedicando poco tempo alla strategia. Questo può portare a una mancanza di visione a lungo termine e ad una perdita di opportunità di crescita. L'imprenditore dovrebbe piuttosto concentrarsi sul monitoraggio delle prestazioni operative, sull'identificazione dei problemi e sulla creazione di un ambiente favorevole per il successo operativo.

L'importanza dell'equilibrio: La chiave per il successo aziendale è trovare l'equilibrio tra la visione strategica e l'operatività. L'imprenditore dovrebbe dedicare il tempo necessario alla visione strategica, mantenendo una visione d'insieme dell'azienda e adattandosi ai cambiamenti del mercato. Allo stesso tempo, l'imprenditore dovrebbe garantire che le attività operative siano allineate con la strategia stabilita, monitorando costantemente le prestazioni operative e apportando eventuali aggiustamenti.

L'imprenditore che riesce a distinguere tra la visione strategica e operativa e adottare un approccio bilanciato può posizionare la propria azienda per il successo a lungo termine. La visione strategica fornisce una direzione chiara e l'operatività garantisce l'attuazione efficace di quella visione. Attraverso la delega delle responsabilità operative, l'imprenditore può concentrarsi sui compiti che richiedono la sua esperienza unica, come la definizione della strategia aziendale e la ricerca dell'innovazione. Trovare il giusto equilibrio tra strategia e operatività è essenziale per il successo imprenditoriale.

 

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Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli economista di impresa da Sutri

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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L'essenza del modello azienda-piattaforma risiede nella creazione di un ecosistema collaborativo in cui diverse parti interessate, come clienti, fornitori e collaboratori, si connettono e interagiscono per scambiare risorse, competenze e servizi. Questo modello sfida il tradizionale paradigma aziendale basato sulla gerarchia e promuove invece la collaborazione aperta e la condivisione delle risorse.

Nell'era digitale in cui viviamo, le aziende-piattaforma stanno ridefinendo il modo in cui le organizzazioni operano e creano valore. Questo modello innovativo ha dimostrato di essere una potente forza trainante nell'economia digitale, rivoluzionando settori tradizionali e aprendo nuove opportunità per la creazione di ecosistemi di valore. In questo articolo, esploreremo l'essenza del modello delle aziende-piattaforma, i suoi elementi distintivi e i vantaggi che offre.

La visione dell'azienda-piattaforma:
Al centro del modello delle aziende-piattaforma c'è la visione di creare un ecosistema digitale che connette attori diversi, come fornitori, clienti, partner commerciali e altri stakeholder rilevanti. Questo ecosistema è basato su una piattaforma tecnologica che facilita l'interazione, la collaborazione e lo scambio di risorse.

Co-creazione di valore:
Una delle caratteristiche fondamentali delle aziende-piattaforma è la co-creazione di valore. Gli attori all'interno della piattaforma contribuiscono con le proprie risorse, competenze o servizi per generare valore aggiunto. Questo approccio permette di sfruttare al massimo le competenze e le risorse disponibili nell'ecosistema, creando sinergie e promuovendo l'innovazione.

Economia di rete:
Le aziende-piattaforma sfruttano l'economia di rete, in cui il valore della piattaforma aumenta man mano che si uniscono più attori. Più partecipanti si uniscono alla piattaforma, più crescono le opportunità di scambio e collaborazione, creando una rete di valore che si amplifica nel tempo.

Aggregazione e disintermediazione:
Le aziende-piattaforma agiscono come aggregatori, mettendo in contatto l'offerta e la domanda direttamente sulla piattaforma. Questo processo elimina o riduce la necessità di intermediari tradizionali, consentendo agli utenti di accedere direttamente ai servizi o ai prodotti di cui hanno bisogno. Ciò porta a una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi.

Feedback e reputazione:
La fiducia è un elemento fondamentale nelle aziende-piattaforma. Spesso, queste piattaforme si basano su sistemi di feedback e reputazione, in cui gli utenti possono valutare e recensire gli altri attori con cui hanno interagito. Questo feedback pubblico aiuta a garantire la qualità dei servizi e favorisce la creazione di una reputazione affidabile all'interno dell'ecosistema.

Scalabilità e flessibilità:
Una delle grandi forze delle aziende-piattaforma è la loro capacità di scalare rapidamente per soddisfare la domanda e l'espansione del mercato. Grazie alla natura digitale della piattaforma, è possibile adattarsi facilmente alle esigenze degli utenti e alle evoluzioni del contesto di business. Questa flessibilità consente di cogliere le opportunità di crescita e di adattarsi ai cambiamenti del mercato in modo rapido ed efficiente.

Ecco alcuni esempi:
Airbnb: Airbnb è un classico esempio di azienda-piattaforma nel settore dell'ospitalità. La piattaforma mette in contatto proprietari di case e appartamenti con viaggiatori in cerca di alloggi. Airbnb facilita la prenotazione, la transazione economica e la condivisione di recensioni, creando un ecosistema globale di hosting collaborativo.

Uber: Uber è un'azienda-piattaforma nel settore dei trasporti. Attraverso l'applicazione mobile, Uber mette in contatto autisti privati con passeggeri in cerca di un servizio di trasporto. La piattaforma facilita la prenotazione, la condivisione delle valutazioni e la gestione dei pagamenti, offrendo un'alternativa ai servizi di taxi tradizionali.

Amazon: Amazon è un esempio di azienda-piattaforma nel settore del commercio elettronico. La piattaforma di Amazon collega venditori di prodotti con acquirenti online, offrendo una vasta selezione di prodotti e facilitando l'intero processo di acquisto, dalla ricerca al pagamento e alla consegna.

Upwork: Upwork è una piattaforma online che mette in contatto freelance e clienti in cerca di servizi professionali. La piattaforma offre una vasta gamma di competenze e specializzazioni, consentendo ai clienti di trovare e assumere professionisti in modo rapido ed efficiente.

Kickstarter: Kickstarter è un'azienda-piattaforma nel settore del crowdfunding. La piattaforma permette a persone o aziende di presentare progetti e raccogliere fondi dalla comunità online. Kickstarter facilita la raccolta di fondi, la promozione dei progetti e l'interazione tra i creatori e i sostenitori.

Le aziende-piattaforma stanno trasformando il panorama aziendale e l'economia digitale. Questo modello innovativo favorisce la co-creazione di valore, l'aggregazione diretta di offerta e domanda, la fiducia basata sui feedback e una scalabilità senza precedenti. Le aziende-piattaforma hanno dimostrato di essere in grado di ridefinire settori tradizionali e di creare ecosistemi di valore che promuovono l'innovazione, la collaborazione e l'efficienza. Con il continuo avanzamento delle tecnologie digitali, ci aspettiamo che il modello delle aziende-piattaforma continui a evolversi e a rivoluzionare il modo in cui facciamo business.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista aziendalista dal 1989

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Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

Modello di assistenza del consulente per la gestione dei flussi di cassa

Fase 1: Valutazione Iniziale

Analisi dei Flussi di Cassa Attuali: Il consulente inizia analizzando i flussi di cassa attuali dell'azienda. Rivede entrate, uscite, scadenze dei pagamenti e dei crediti.

Identificazione delle Fonti di Problemi: Il consulente individua le aree in cui potrebbero sorgere problemi, come ritardi nei pagamenti dei clienti o pagamenti anticipati ai fornitori.

Fase 2: Progettazione del Piano di Gestione dei Flussi di Cassa

Sviluppo di Prospetti Finanziari: Il consulente crea prospetti finanziari personalizzati che mostrano previsioni settimanali, mensili o annuali dei flussi di cassa in base alle entrate e alle uscite previste.

Definizione di Obiettivi: Insieme all'azienda, vengono stabiliti obiettivi chiari per la gestione dei flussi di cassa, come il mantenimento di un saldo minimo o la riduzione dei ritardi nei pagamenti.

Fase 3: Implementazione del Piano

Monitoraggio in Tempo Reale: Il consulente aggiorna costantemente i prospetti finanziari e monitora i flussi di cassa in tempo reale, facendo rilevamenti settimanali o mensili.

Gestione dei Crediti: Il consulente assiste nell'ottimizzazione della raccolta dei crediti dai clienti, ad esempio, implementando politiche di pagamento più efficienti.

Fase 4: Adeguamenti e Miglioramenti Continui

Analisi dei Risultati: Periodicamente, il consulente analizza i risultati rispetto agli obiettivi stabiliti e identifica eventuali scostamenti.

Apportare Correzioni: Se necessario, vengono apportate correzioni al piano di gestione dei flussi di cassa per affrontare problemi emergenti o per migliorare l'efficienza.

Formazione del Personale: Il consulente può offrire formazione al personale aziendale per assicurare che la gestione dei flussi di cassa sia ben compresa e implementata in modo efficace.

Risultati e Benefici:

Flussi di Cassa Ottimizzati: L'azienda avrà un controllo più preciso sui suoi flussi di cassa, massimizzando le entrate e gestendo le uscite in modo efficiente.

Minori Ritardi nei Pagamenti: La gestione dei crediti migliorata ridurrà i ritardi nei pagamenti da parte dei clienti.

Pianificazione Finanziaria: L'azienda sarà in grado di pianificare investimenti futuri e di evitare situazioni di emergenza finanziaria.

Miglioramento della Sostenibilità: Una gestione più efficace dei flussi di cassa contribuirà alla sostenibilità finanziaria dell'azienda.

Questo modello illustra come un consulente esterno può svolgere un ruolo cruciale nell'aiutare un'azienda a gestire con successo i suoi flussi di cassa e a raggiungere i suoi obiettivi finanziari.

La gestione dei flussi di cassa è fondamentale per la salute finanziaria di un'azienda. Trovare l'equilibrio tra pagamenti ai fornitori e raccolta crediti dai clienti è essenziale. Non è necessario un software complicato, ma un consulente che fornisca prospetti finanziari chiari e si occupi della loro compilazione. Questo servizio non solo garantisce prospetti sempre aggiornati ma anche una squadra più competente nelle dinamiche finanziarie. Concentrati sul tuo core business mentre un esperto gestisce i flussi di cassa e addestra il tuo personale. Investi in una partnership che porta al successo finanziario a lungo termine.

"Concentrati sul tuo business, noi ci occupiamo del tuo cash flow. Contattaci oggi!"   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa

 

 

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Nel 1903, l'azienda Gillette ha introdotto uno dei modelli di business più innovativi e di successo nella storia imprenditoriale: il modello "razor&blade", noto anche come "bait&hook". Questo modello ha rivoluzionato l'industria dei rasoi e ha aperto la strada a una strategia di business che ha generato profitti consistenti e una base di clienti fedeli nel corso degli anni. Esploriamo insieme l'affascinante storia di Gillette e come il modello "razor&blade" ha contribuito al suo successo duraturo.

Il Modello di Business "Razor&Blade":
Il modello "razor&blade" si basa su una strategia di vendita in cui un prodotto principale, nel caso di Gillette, il rasoio, viene venduto a un prezzo relativamente basso o addirittura offerto gratuitamente. Questo attrae i consumatori, creando un legame con il marchio e rendendoli dipendenti dall'uso continuo del prodotto. La vera fonte di profitto risiede però nella vendita dei componenti consumabili, come le lame di ricambio, che generano ricavi ricorrenti nel tempo.

La Genialità di Gillette:
L'idea geniale di King C. Gillette, fondatore di Gillette, è stata quella di trasformare il rasoio da un prodotto di lusso costoso e ad uso limitato a un oggetto accessibile a tutti. Offrendo il rasoio a un prezzo conveniente o gratuito, Gillette ha attirato una vasta base di clienti che, una volta abituati al prodotto, si sono trovati nella necessità di acquistare le lamette di ricambio per continuare ad utilizzarlo. Questo ha creato una dipendenza verso il marchio Gillette e ha generato ricavi costanti e duraturi per l'azienda.

Il Successo e l'impatto duraturo:
Il modello di business "razor&blade" ha dimostrato di essere estremamente efficace nel generare profitti nel lungo periodo. Gillette ha continuato a innovare sia nel design dei rasoi che nella qualità delle lame di ricambio, mantenendo un vantaggio competitivo significativo. Inoltre, l'azienda ha saputo sfruttare il potere del marchio e dell'affezione dei clienti, creando una lealtà che ha resistito nel corso dei decenni.

L'Eredità del Modello "Razor&Blade":
Il successo di Gillette con il modello "razor&blade" ha ispirato numerose altre aziende a seguire una strategia simile. Molte industrie, come quelle dei dispositivi elettronici, delle stampanti e delle macchine da caffè, hanno adottato questo modello, offrendo i prodotti principali a prezzi convenienti e generando profitti consistenti attraverso i consumabili correlati.

  1. Nespresso: Nespresso, una divisione del gruppo Nestlé, ha introdotto un modello di business simile con la sua macchina per il caffè e le capsule di caffè. La macchina per il caffè viene venduta a un prezzo accessibile, ma è necessario utilizzare le capsule di caffè di marca Nespresso per preparare il caffè. Le capsule di caffè sono vendute separatamente e rappresentano il fattore chiave per generare profitti ricorrenti. Questo modello ha consentito a Nespresso di costruire un marchio premium nel settore del caffè e di creare una base di clienti fedeli che continuano ad acquistare le capsule per godere della convenienza e della qualità del caffè Nespresso.

  2. Amazon Kindle: Amazon ha utilizzato il modello "razor&blade" con successo nel settore dei lettori digitali. Il Kindle, il dispositivo di lettura di Amazon, è venduto a un prezzo relativamente basso, con l'obiettivo di rendere l'acquisto iniziale molto accessibile. Tuttavia, per ottenere contenuti da leggere sul Kindle, gli utenti devono acquistare e scaricare i libri digitali dal negozio online di Amazon. Questa strategia ha permesso ad Amazon di creare un ecosistema completo per i lettori digitali, generando profitti continui dalla vendita di ebook e incoraggiando la fedeltà dei clienti verso la piattaforma Kindle.

  3. Hewlett-Packard (HP): HP ha adottato il modello "razor&blade" nel settore delle stampanti. Le stampanti HP sono spesso offerte a prezzi convenienti, ma i veri profitti derivano dalla vendita di cartucce di inchiostro. Le cartucce di inchiostro sono necessarie per continuare a stampare e rappresentano un'importante fonte di ricavi ricorrenti per l'azienda. HP ha costruito una solida base di clienti attraverso le stampanti e ha mantenuto la loro fedeltà offrendo cartucce di inchiostro di qualità e una vasta gamma di opzioni per soddisfare le diverse esigenze dei consumatori.

Descrizione del processo generale per implementare il modello di business "razor&blade":

  1. Identificazione del prodotto principale: Identifica il prodotto principale che fungerà da abilitatore per il consumo dei prodotti consumabili. Questo dovrebbe essere un prodotto che può essere venduto a un prezzo relativamente basso o addirittura offerto gratuitamente per attirare i clienti.

  2. Sviluppo del prodotto principale: Progetta e sviluppa il prodotto principale in modo che sia attraente per i clienti target. Assicurati che sia facile da utilizzare e offra un valore significativo per i consumatori.

  3. Prezzo competitivo o accessibile: Determina un prezzo competitivo o accessibile per il prodotto principale. L'obiettivo è attirare il maggior numero possibile di clienti, considerando anche la redditività futura derivante dai prodotti consumabili.

  4. Sviluppo dei prodotti consumabili: Crea i prodotti consumabili che si integrano con il prodotto principale. Assicurati che siano di alta qualità e che offrano un valore aggiunto ai clienti. Ad esempio, nel caso di Gillette, sarebbero le lame di ricambio per i rasoi.

  5. Generazione di ricavi ricorrenti: Stabilisci un sistema per la vendita continua dei prodotti consumabili. Questo può includere la vendita diretta ai clienti, l'offerta di abbonamenti o piani di ricarica automatica. Assicurati di creare incentivi per i clienti a continuare ad acquistare i prodotti consumabili.

  6. Creazione di una base di clienti fedeli: Fornisci un'esperienza di alta qualità ai clienti per fidelizzarli. Offri supporto clienti eccellente e sviluppa un marchio forte che generi fiducia e affezione.

  7. Innovazione continua: Rimani al passo con le esigenze dei clienti e le tendenze di mercato. Continua a sviluppare e migliorare sia il prodotto principale che i prodotti consumabili per soddisfare le aspettative dei clienti e rimanere competitivi sul mercato.

  8. Marketing efficace: Implementa strategie di marketing mirate per promuovere sia il prodotto principale che i prodotti consumabili. Comunica i vantaggi distintivi dei tuoi prodotti e il valore che offrono ai consumatori.

  9. Monitoraggio e ottimizzazione: Monitora attentamente le vendite del prodotto principale e dei prodotti consumabili. Raccogli feedback dai clienti e apporta miglioramenti in base alle loro esigenze e preferenze. Ottimizza il modello di business in base ai dati raccolti per massimizzare i ricavi e la soddisfazione dei clienti.

 

 Il modello di business "razor&blade" introdotto da Gillette rappresenta un esempio iconico di come una strategia ben progettata possa portare al successo aziendale. La combinazione di un prodotto principale attrattivo e di componenti consumabili ha permesso a Gillette di generare ricavi costanti e di costruire una base di clienti fedeli nel corso dei decenni. Il modello "razor&blade" continua a influenzare le strategie di business in diverse industrie, dimostrando la sua efficacia e la sua duratura rilevanza nell'economia moderna.

 

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Nell'attuale periodo di alta inflazione che mette a dura prova l'economia e il portafoglio di ognuno di noi, è fondamentale trovare strategie per proteggersi da questa sfida. Warren Buffett, l'investitore più brillante e di successo di tutti i tempi, ha recentemente offerto un consiglio prezioso: diventare eccezionalmente bravi in qualcosa.

Mentre molti si aspettavano che Buffett parlasse di quali azioni acquistare o come proteggere i propri investimenti finanziari, il suo consiglio si è focalizzato sul valore intrinseco delle competenze personali. Secondo il miliardario, una delle migliori protezioni contro l'inflazione è affinare le proprie abilità e lavorare per essere al vertice nel proprio campo di specializzazione.

Buffett sottolinea che le abilità sono a prova di inflazione. Se si possiede un'abilità altamente richiesta, questa manterrà il suo valore indipendentemente dalla fluttuazione dei prezzi e del valore delle valute. Citando professioni come medici e avvocati, Buffett afferma che le persone saranno sempre disposte a pagare per i servizi forniti da coloro che sono considerati esperti nel loro settore.

"La cosa migliore che puoi fare è essere eccezionalmente bravo in qualcosa", afferma Buffett. "Devi diventare tra i migliori nel tuo campo". Aumentare la propria competenza e diventare un punto di riferimento nel proprio settore consente di fissare prezzi proporzionali alla propria abilità, indipendentemente dall'andamento dell'economia.

Buffett sottolinea che le abilità, a differenza delle valute, non possono essere svalutate dall'inflazione. Non è possibile inflazionare le tue crescenti abilità. Se ci si impegna nello studio e nel miglioramento costante, le proprie competenze cresceranno e manterranno il loro valore nel tempo.

Il consiglio di Buffett richiama alla mente la sua affermazione del 2009, alla fine della Grande Recessione, in cui consigliava alle persone di investire in sé stesse. L'investimento personale e lo sviluppo delle proprie abilità diventano così le pietre angolari per proteggersi dall'inflazione e dal clima economico incerto.

Inoltre, Buffett consiglia di considerare anche l'investimento in "business meravigliosi", ossia aziende che producono beni o servizi richiesti a prescindere dall'andamento dell'economia. Un esempio citato è quello di Coca-Cola, un'azienda che continuerà ad avere successo nel tempo, indipendentemente dall'inflazione.

Per seguire il consiglio di Buffett, è essenziale investire in se stessi. Ciò significa affrontare le debolezze personali e lavorare per superarle. Ad esempio, se si ha paura di parlare in pubblico e la propria professione richiede questa competenza, si potrebbe considerare di frequentare un corso per superare questa paura.


Per proteggersi dall'inflazione, Warren Buffett suggerisce quindi di investire in se stessi e nel proprio sviluppo personale e professionale. Le abilità eccezionali e altamente richieste mantengono il loro valore nel tempo e non sono soggette all'inflazione. Investire in se stessi è un modo efficace per affrontare l'incertezza economica e prepararsi per un futuro finanziario solido.

Corollario: Le tue abilità sono l'antidoto all'inflazione.

 

Francesco Cacchiarelli commercialista da Sutri

 

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Come consulente aziendale, hai l'opportunità di aumentare il valore dei tuoi servizi e soddisfare al meglio le esigenze dei tuoi clienti. Due strategie chiave per raggiungere questo obiettivo sono il cross-selling e l'upselling. Queste tecniche ti consentono di offrire servizi aggiuntivi o di valore superiore che migliorano l'esperienza del cliente e aumentano il valore medio della parcella. In questo articolo, esploreremo come puoi utilizzare il cross-selling e l'upselling per massimizzare il valore dei tuoi servizi come consulente aziendale.

1. Cross-selling: Offrire soluzioni complementari

Il cross-selling è la pratica di offrire ai tuoi clienti prodotti o servizi correlati o complementari a ciò che stanno già acquistando. L'obiettivo è quello di soddisfare ulteriori esigenze o desideri del cliente, migliorando così l'esperienza complessiva e creando un valore aggiuntivo. Ad esempio, se stai fornendo consulenza aziendale su strategie di marketing, potresti proporre al tuo cliente di integrare la consulenza con servizi di analisi di mercato per ottenere una visione più completa delle opportunità di business. Il cross-selling ti permette di mostrare al cliente che hai una conoscenza approfondita del settore e delle sue esigenze specifiche.

2. Upselling: Offrire opzioni di valore superiore

L'upselling è un'altra strategia potente che ti consente di offrire al cliente opzioni di valore superiore rispetto a ciò che stanno già considerando o acquistando. L'obiettivo è quello di spingere il cliente a fare un upgrade o una scelta che gli offra un maggiore beneficio o valore. Ad esempio, se stai offrendo un pacchetto di servizi di consulenza aziendale di base, potresti presentare al cliente un'opzione di upselling per un servizio premium che include caratteristiche aggiuntive o un supporto più approfondito. L'upselling ti permette di dimostrare al cliente che hai soluzioni più avanzate e personalizzate che possono soddisfare al meglio le sue esigenze specifiche.

3. Conoscere i bisogni del cliente

Per implementare con successo il cross-selling e l'upselling, è fondamentale conoscere a fondo i bisogni e le sfide dei tuoi clienti. Effettua un'analisi approfondita della loro situazione aziendale e fai domande mirate per comprendere le loro esigenze aggiuntive. Questo ti permetterà di proporre soluzioni pertinenti e di valore che rispondono alle loro esigenze specifiche.

4. Personalizzazione e consulenza proattiva

Per massimizzare il valore dei tuoi servizi, sii proattivo nell'offrire consulenza personalizzata e soluzioni su misura per i tuoi clienti. Analizza le loro attività e individua opportunità di crescita o miglioramenti che potresti suggerire loro. Ad esempio, se hai notato un potenziale problema fiscale, proponi un servizio di consulenza fiscale per aiutarli a ottimizzare la loro posizione fiscale. Mostra interesse per il loro successo a lungo termine e offri soluzioni che creino valore aggiunto.

5. Comunicazione efficace e trasparente

Una comunicazione chiara ed efficace è essenziale per implementare con successo il cross-selling e l'upselling. Spiega al cliente i benefici aggiuntivi che riceverà attraverso l'acquisto di servizi supplementari o di valore superiore. Comunica in modo trasparente il valore che questi servizi aggiuntivi porteranno al loro business e come contribuiranno al loro successo.


Il cross-selling e l'upselling sono strumenti potenti per aumentare il valore medio della parcella come consulente aziendale. Offrendo servizi complementari o di valore superiore, puoi soddisfare le esigenze dei tuoi clienti e migliorare la loro esperienza complessiva. Ricorda di conoscere a fondo i bisogni del cliente, offrire consulenza personalizzata, comunicare in modo trasparente e fornire soluzioni di valore. Implementando queste strategie, sarai in grado di massimizzare il valore dei tuoi servizi e ottenere il massimo ritorno dal tuo lavoro come consulente aziendale.

 

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La strategia dell'Oceano Blu, descritta nel libro "La Strategia Oceano Blu" di W. Chan Kim e Renée Mauborgne, ha rivoluzionato l'approccio delle aziende alla creazione di vantaggi competitivi. Questo approccio si basa su un quadro sistemico che comprende tre elementi chiave: il quadro delle quattro azioni, la griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione e il processo di formulazione e implementazione della strategia. Esploriamo insieme questo quadro sistemico e come può essere utilizzato per comprendere e implementare con successo la strategia dell'Oceano Blu.

Il quadro delle quattro azioni:
Il quadro delle quattro azioni è uno strumento concettuale che invita le aziende a sfidare le convenzioni dell'industria e a creare uno spazio di mercato inesplorato. Questo quadro si basa su quattro domande chiave:
Quali fattori dell'industria possono essere eliminati?
Quali fattori dell'industria possono essere ridotti al di sotto degli standard del settore?
Quali fattori dell'industria possono essere aumentati al di sopra degli standard del settore?
Quali fattori dell'industria possono essere creati per apportare valore aggiunto?
Attraverso queste domande, le aziende possono identificare nuove opportunità e sviluppare una strategia che rompe gli schemi convenzionali dell'industria, creando così un nuovo spazio di mercato.

La griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione:
La griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione offre un quadro pratico per tradurre le domande del quadro delle quattro azioni in azioni concrete. Questa griglia guida l'azienda nell'identificazione e nell'implementazione di azioni specifiche per differenziarsi e creare valore per i clienti. Le azioni possono essere categorizzate come segue:
Eliminazione: identificare e eliminare i fattori dell'industria che sono considerati essenziali ma non aggiungono valore significativo ai clienti.
Riduzione: ridurre l'importanza di alcuni fattori dell'industria al di sotto degli standard del settore, che non sono rilevanti per la creazione di valore per i clienti.
Aumento: aumentare l'importanza di alcuni fattori dell'industria al di sopra degli standard del settore, offrendo un valore superiore rispetto alla concorrenza.
Creazione: creare nuovi fattori dell'industria che non esistono ancora, ma che possono generare un valore unico per i clienti.
La griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione aiuta le aziende a progettare una nuova curva del valore che le distingue dalla concorrenza e crea un vantaggio competitivo sostenibile.

Il processo di formulazione e implementazione della strategia:
Il libro offre anche un processo strutturato per la formulazione e l'implementazione della strategia dell'Oceano Blu. Questo processo prevede quattro fasi:
Analisi del paesaggio dell'industria: comprendere il contesto competitivo e identificare le opportunità di Oceano Blu.
Progettazione della strategia dell'Oceano Blu: utilizzare il quadro delle quattro azioni e la griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione per definire la nuova curva del valore e la proposta di valore unica dell'azienda.
Pianificazione dell'implementazione: sviluppare un piano dettagliato per l'implementazione della strategia, inclusa l'allocazione delle risorse, la definizione dei tempi e il coinvolgimento dei dipendenti.
Agire e apprendere: mettere in pratica la strategia, monitorare i risultati e apportare eventuali modifiche o miglioramenti in base all'apprendimento ottenuto.
Questo processo strutturato aiuta le aziende a tradurre la strategia dell'Oceano Blu in azioni concrete e adattabili, garantendo un'implementazione efficace e il raggiungimento dei risultati desiderati.

Il Cirque du Soleil è un caso di successo spesso citato nel contesto della strategia dell'Oceano Blu. Tradizionalmente, l'industria del circo era caratterizzata da grandi tende, animali addestrati e spettacoli popolari. Tuttavia, il Cirque du Soleil ha utilizzato il quadro delle quattro azioni e la griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione per creare una proposta di valore unica. Hanno eliminato gli animali addestrati, ridotto la dimensione delle tende e concentrato sugli aspetti artistici e narrativi degli spettacoli. Hanno aumentato la qualità, la sofisticazione e l'esperienza dello spettacolo, creando così un nuovo spazio di mercato che univa l'arte del circo al teatro. Questo approccio innovativo ha permesso al Cirque du Soleil di differenziarsi dalla concorrenza e diventare un successo globale.

Il quadro sistemico offerto nel libro "La Strategia Oceano Blu" fornisce alle aziende uno strumento completo per comprendere e implementare la strategia dell'Oceano Blu. Attraverso il quadro delle quattro azioni, la griglia di eliminazione-riduzione-aumento-creazione e il processo di formulazione e implementazione della strategia, le aziende possono identificare nuovi spazi di mercato, creare un valore unico per i clienti e ottenere un vantaggio competitivo duraturo. Navigando nell'Oceano Blu con questo quadro sistemico, le aziende possono aprire nuovi orizzonti di successo e prosperità.

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Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista e libero pensatore in Sutri

 

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La pianificazione economica-finanziaria svolge un ruolo cruciale per il successo e la stabilità di un'azienda. Essa implica l'analisi, la proiezione e il monitoraggio sistematico dei dati finanziari al fine di prendere decisioni informate e strategiche. In questo articolo, esploreremo l'importanza di una solida pianificazione economica-finanziaria e come essa può contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Identificazione degli obiettivi:
La pianificazione economica-finanziaria inizia con l'identificazione chiara degli obiettivi aziendali. Questi possono includere la crescita delle vendite, l'incremento dei margini di profitto, l'espansione in nuovi mercati o il miglioramento dell'efficienza operativa. Definire obiettivi specifici e misurabili aiuta a guidare le decisioni finanziarie e a mantenere l'azienda focalizzata sulla strada verso il successo.

Proiezione delle entrate e delle spese:
Una pianificazione accurata richiede la proiezione delle entrate e delle spese aziendali. Questo coinvolge l'analisi delle tendenze storiche, la valutazione del mercato e dei competitor, nonché la considerazione di fattori economici e di settore che potrebbero influenzare le operazioni. Una stima realistica delle entrate future consente di pianificare adeguatamente le risorse finanziarie e di prendere decisioni sulla gestione delle spese.

Gestione del flusso di cassa:
Un aspetto fondamentale della pianificazione economica-finanziaria è la gestione del flusso di cassa. Monitorare e gestire accuratamente l'ingresso e l'uscita di denaro aiuta a garantire la liquidità aziendale e la capacità di far fronte agli impegni finanziari. Un piano finanziario dettagliato prevede la previsione dei flussi di cassa futuri, identifica i periodi di possibile strettoia finanziaria e consente di prendere misure correttive preventive.

Valutazione degli investimenti:
La pianificazione economica-finanziaria comprende anche la valutazione degli investimenti. Ciò implica l'analisi dei potenziali rendimenti, dei rischi e dei tempi di recupero per le nuove opportunità di investimento. Una valutazione accurata aiuta a prendere decisioni informate sull'allocazione delle risorse finanziarie e a massimizzare il valore per l'azienda.

Monitoraggio e revisione:
Una pianificazione economica-finanziaria efficace richiede un monitoraggio costante delle prestazioni aziendali rispetto alle previsioni. Ciò consente di identificare eventuali scostamenti, analizzare le cause e apportare eventuali aggiustamenti al piano finanziario. Il monitoraggio regolare aiuta anche a valutare l'efficacia delle strategie implementate e a garantire che l'azienda rimanga sulla giusta traiettoria verso il raggiungimento degli obiettivi.

Di seguito alcuni esempi pratici di pianificazione economica-finanziaria per un'azienda:

Scenario di avvio di un'azienda:
Analisi di mercato: Ricerca di mercato per valutare la domanda di un determinato prodotto o servizio, analizzando la concorrenza e identificando il potenziale di vendita.
Proiezione delle entrate: Stima delle vendite in base alla dimensione di mercato identificata e alla quota di mercato prevista per l'azienda.
Stima delle spese iniziali: Calcolo dei costi di avvio, ad esempio affitto di locali, acquisto di attrezzature, reclutamento di personale, registrazione e licenze, marketing, ecc.
Pianificazione finanziaria: Determinazione delle fonti di finanziamento, ad esempio investimenti personali, prestiti bancari o investitori esterni. Calcolo del fabbisogno di capitale e del flusso di cassa previsto per il primo anno.

Pianificazione di espansione aziendale:
Analisi delle performance attuali: Valutazione delle prestazioni finanziarie dell'azienda, inclusi ricavi, margini di profitto, costi operativi, ecc.
Obiettivi di espansione: Definizione degli obiettivi di crescita, come l'aumento delle vendite del 20% o l'espansione in nuovi mercati.
Proiezione delle entrate: Stimare l'impatto delle strategie di espansione sui ricavi, considerando l'incremento delle vendite, l'ingresso in nuovi segmenti di mercato o l'introduzione di nuovi prodotti o servizi.
Stima delle spese aggiuntive: Identificazione delle spese necessarie per l'espansione, come l'assunzione di personale aggiuntivo, l'acquisizione di attrezzature o l'aumento dei costi di marketing.
Pianificazione finanziaria: Valutazione delle opzioni di finanziamento per l'espansione, come prestiti bancari, investitori o utilizzo dei profitti accumulati. Analisi dei flussi di cassa previsti e delle conseguenze finanziarie dell'espansione.

Pianificazione di gestione delle crisi:
Analisi dei rischi: Identificazione dei potenziali rischi finanziari che potrebbero minacciare l'azienda, come una diminuzione delle vendite, un aumento dei costi delle materie prime o la perdita di un cliente chiave.
Scenario di crisi: Definizione di scenari ipotetici di crisi finanziaria, come una diminuzione delle vendite del 30% o un aumento dei costi del 20%.
Piani di mitigazione: Sviluppo di strategie per affrontare la crisi, come la riduzione dei costi, la diversificazione dei prodotti o servizi, la ricerca di nuovi mercati o l'implementazione di strategie di marketing per aumentare le vendite.
Pianificazione finanziaria di emergenza: Preparazione di un piano finanziario alternativo per affrontare la crisi, ad esempio negoziare con i creditori, ricorrere a finanziamenti di emergenza o ridistribuire le risorse interne.


La pianificazione economica finanziaria è uno strumento essenziale per guidare le decisioni aziendali e per garantire una gestione finanziaria sana e responsabile. Essa consente di prendere decisioni informate, di prevedere le future esigenze finanziarie e di mitigare i rischi aziendali. Un piano economico-finanziario ben strutturato contribuisce al successo a lungo termine dell'azienda, fornendo una base solida per la crescita, l'espansione e il mantenimento di una posizione competitiva sul mercato.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli, commercialista in Sutri


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Nell'ecosistema azienda, il concetto di "imprese zombie" è diventato sempre più rilevante negli ultimi anni. Queste aziende, si trovano in uno stato di precaria stabilità finanziaria, incapaci di generare abbastanza reddito per coprire i propri debiti e mantenere le operazioni correnti. Esploriamo insieme l'anatomia delle imprese zombie, i loro impatti sulle economie e gli strumenti disponibili per mitigare il rischio associato a tali imprese.

Anatomia delle imprese zombie:
Le imprese zombie sono spesso caratterizzate da una serie di tratti distintivi. Innanzitutto, dipendono fortemente dal debito per finanziare le loro operazioni, spesso a tassi di interesse elevati. Tuttavia, nonostante il flusso di cassa insufficiente, queste aziende riescono a rimanere a galla grazie a ristrutturazioni del debito, prolungamenti dei termini di pagamento o iniezioni di capitale temporanee. Queste misure possono dare l'illusione di sopravvivenza a breve termine, ma finiscono per creare un circolo vizioso di dipendenza dal debito.

Impatti delle imprese zombie:
Le imprese zombie possono avere un impatto significativo sulle economie e sul sistema imprenditoriale in generale. Innanzitutto, queste aziende occupano risorse che potrebbero essere allocate a imprese più competitive e innovative. Ciò limita la crescita economica e l'efficienza allocativa delle risorse. Inoltre, le imprese zombie spesso non riescono a investire in innovazione o ad adottare nuove tecnologie, ostacolando il progresso dell'intero settore.

Inoltre, le imprese zombie possono causare effetti a catena negativi. Se una di queste aziende fallisce o è costretta a chiudere, può innescare un effetto domino, influenzando fornitori, creditori e lavoratori dipendenti. Ciò può portare a licenziamenti di massa, difficoltà finanziarie per altre aziende e un aumento del tasso di disoccupazione.

Strumenti per mitigare il rischio delle imprese zombie:
Esistono diversi strumenti che possono essere utilizzati per mitigare il rischio associato alle imprese zombie. Uno di questi è un'adeguata supervisione e regolamentazione da parte delle autorità di vigilanza finanziaria. Questo può includere una valutazione più rigorosa delle condizioni finanziarie delle aziende e la prontezza ad adottare misure correttive tempestive.

Inoltre, le banche e gli istituti finanziari devono valutare attentamente il rischio associato a prestiti e finanziamenti alle imprese. Una valutazione accurata della capacità di rimborso e dell'affidabilità delle imprese può aiutare a evitare l'accumulo di debito insostenibile.

Infine, è fondamentale promuovere una cultura imprenditoriale sana, che incoraggi l'innovazione, la competitività e l'efficienza. Ciò può essere fatto attraverso l'offerta di sostegno e risorse alle imprese in crescita, l'incoraggiamento all'adozione di tecnologie avanzate e l'accesso a programmi di formazione imprenditoriale.


Le imprese zombie rappresentano una sfida significativa per le economie e il sistema imprenditoriale. La loro presenza può ostacolare la crescita economica e generare effetti negativi a catena. Tuttavia, attraverso una combinazione di regolamentazione adeguata, valutazione del rischio e promozione di una cultura imprenditoriale sana, è possibile mitigare il rischio associato a queste aziende. Ciò consentirà alle economie di focalizzarsi sulle imprese competitive e innovative, favorendo la crescita sostenibile a lungo termine.

Sconfiggi il flagello delle imprese Zombie e dà spazio alla crescita imprenditoriale sana !

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli economista d'impresa & business partner

 

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La lettura, un'attività che spesso consideriamo come un mezzo per acquisire conoscenza e arricchire la nostra mente, può spesso lasciarci con una sensazione di insoddisfazione. Dopo aver immerso le nostre menti in innumerevoli libri, ci troviamo a dover affrontare la triste constatazione che la maggior parte di ciò che abbiamo letto è sfuggito alla nostra memoria. Ma allora, quale è il vero scopo della lettura? Analizziamo insieme questa domanda e cerchiamo di scoprire che cosa rende la lettura un'attività così preziosa e significativa, al di là della mera memorizzazione di informazioni.

Il processo di pulizia mentale:
Un'antica analogia proposta da un Maestro offre una prospettiva interessante sulla questione. Immagina di essere un setaccio che cerca di raccogliere l'acqua di un fiume. Ogni volta che immergi il setaccio nell'acqua, sembra impossibile trattenere anche solo una goccia, poiché l'acqua scorre via attraverso i suoi fori. Tuttavia, anche se non riesci a trattenere l'acqua, alla fine il setaccio risulta pulito. Lo stesso avviene con la lettura: anche se dimentichiamo gran parte di ciò che leggiamo, il processo stesso di assorbimento delle idee e delle emozioni presenti nei libri pulisce la nostra mente e il nostro spirito.

L'impatto sul pensiero e sulla prospettiva:
La lettura va oltre la mera memorizzazione di fatti e informazioni. Quando ci immergiamo in un libro, entriamo in contatto con idee e punti di vista diversi dai nostri. Ciò amplia la nostra prospettiva, ci invita a riflettere su nuovi concetti e ci spinge a esplorare orizzonti sconosciuti. Anche se non ricordiamo le parole esatte, l'impatto di queste nuove idee si insinua nel nostro modo di pensare e ci fa crescere come individui.

Emozioni ed esperienze condivise:
I libri sono una finestra sulle esperienze umane. Attraverso le pagine, entriamo in contatto con una vasta gamma di emozioni, viaggiamo in luoghi lontani e ci relazioniamo con personaggi complessi. Non importa se dimentichiamo i dettagli specifici di una trama o di un personaggio, l'esperienza emotiva condivisa durante la lettura rimane con noi. Queste emozioni possono risuonare nella nostra vita quotidiana, aumentare la nostra comprensione del mondo e favorire l'empatia verso gli altri.

Sviluppo personale e crescita:
La lettura è un veicolo per l'apprendimento e la crescita personale. Attraverso i libri, possiamo imparare nuove abilità, acquisire conoscenze specifiche e nutrire la nostra curiosità. Anche se dimentichiamo i dettagli specifici, la consapevolezza delle possibilità e delle opportunità offerte dai libri ci arricchisce come individui. Ogni libro che leggiamo ci aggiunge qualcosa, anche se non siamo in grado di identificarlo consapevolmente.

Sebbene possiamo lamentarci della nostra tendenza a dimenticare gran parte di ciò che abbiamo letto, il vero valore della lettura risiede nella sua capacità di plasmare la nostra mente e il nostro spirito. I libri fungono da veicoli per nuove idee, emozioni condivise e conoscenze che ci arricchiscono come individui. Non importa se le parole specifiche sfumano nella nostra memoria, l'impatto delle nostre letture si riflette nel nostro modo di pensare, nelle nostre emozioni e nella nostra crescita personale. La lettura va al di là della semplice memorizzazione e ci invita a esplorare mondi nuovi e affascinanti, rendendoci persone migliori e rinnovate.

Per Sara e Gaia da Papà

Francesco Cacchiarelli commercialista e libero pensatore in Sutri

 

 

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Nel mondo competitivo degli affari, gli imprenditori si trovano costantemente di fronte a sfide complesse e mutevoli. Dal massimizzare i profitti alla gestione dei rischi e all'espansione aziendale, l'eccellenza aziendale richiede una strategia ben ponderata e l'accesso alle giuste risorse. In questo articolo, esploreremo alcune delle domande più urgenti che gli imprenditori pongono e le possibili risposte offerte dai consulenti aziendali esterni.

1. Aumento dei Profitti
Domanda: "Come posso aumentare i profitti della mia azienda?"

Risposta: Un consulente aziendale esterno può offrire una prospettiva oggettiva per massimizzare i profitti. Ciò può includere una revisione della struttura dei costi, l'identificazione di opportunità di riduzione dei costi e una revisione delle strategie di pricing per massimizzare i ricavi. Inoltre, possono esplorare nuovi mercati o segmenti di clientela per aumentare le entrate.

2. Gestione Finanziaria Efficace
Domanda: "Come posso migliorare la gestione finanziaria dell'azienda?"

Risposta: Un consulente finanziario può aiutare a sviluppare un piano di flusso di cassa previsionale per garantire una liquidità adeguata. Inoltre, possono esaminare le opzioni di finanziamento e la pianificazione fiscale per ottimizzare la struttura finanziaria, garantendo una base finanziaria solida.

3. Acquisizione e Fidelizzazione dei Clienti
Domanda: "Come posso acquisire e fidelizzare più clienti?"

Risposta: Un consulente di marketing può creare una strategia di marketing mirata utilizzando approcci digitali come il marketing online e il social media marketing. Per la fidelizzazione dei clienti, possono sviluppare programmi di fedeltà e migliorare l'esperienza del cliente, aumentando la retention e la customer lifetime value.

4. Gestione dei Rischi Aziendali
Domanda: "Come posso gestire i rischi aziendali in modo più efficace?"

Risposta: Un consulente specializzato in gestione dei rischi può condurre una valutazione dei rischi aziendali per identificare le aree di vulnerabilità. Successivamente, possono implementare strategie di mitigazione dei rischi e fornire soluzioni assicurative adeguate per proteggere l'azienda da potenziali perdite finanziarie.

5. Soluzioni Tecnologiche per l'Efficienza
Domanda: "Quali soluzioni tecnologiche possono migliorare l'efficienza aziendale?"

Risposta: Un consulente tecnologico può valutare le attuali operazioni aziendali e consigliare soluzioni tecnologiche come software di gestione aziendale, sistemi di automazione dei processi o strumenti di analisi dati per ottimizzare le operazioni e migliorare l'efficienza complessiva.

6. Conformità Legale e Regolamentare
Domanda: "Come posso garantire la conformità legale e regolamentare della mia azienda?"

Risposta: Un consulente legale esperto può condurre una revisione delle pratiche aziendali attuali e implementare procedure e politiche per garantire la conformità alle normative vigenti. Forniscono consulenza legale specializzata per evitare sanzioni e problemi legali.

7. Espansione Aziendale
Domanda: "Quali strategie posso utilizzare per espandere il mio business?"

Risposta: Un consulente di strategia aziendale può condurre un'analisi di mercato per identificare opportunità di espansione. Successivamente, possono assistere nell'implementazione di strategie di crescita, come acquisizioni, partnership o nuove aperture, per espandere il business in modo sostenibile.

Affrontare le sfide imprenditoriali richiede spesso una collaborazione con esperti esterni. Un consulente aziendale può fornire competenze specializzate per affrontare queste sfide in modo efficace, aiutando gli imprenditori a raggiungere i propri obiettivi di successo aziendale. La capacità di rivolgersi a professionisti esperti può fare la differenza nell'ottenere risultati tangibili e duraturi nel mondo degli affari.

 

"Benvenuti in QaserPMI, il tuo partner per il successo aziendale! Siamo una società di consulenza strategica con un approccio innovativo e un team multidisciplinare di esperti dedicati a migliorare la performance aziendale. Ci specializziamo nell'aiutare le aziende a ottenere risultati concreti attraverso soluzioni personalizzate.

I nostri servizi non solo ti aiuteranno a guadagnare di più, ma anche a ridurre i rischi e a garantire la compliance agli adeguati assetti aziendali richiesti dall'articolo 2086 del codice civile.

Grazie alla nostra esperienza multidisciplinare, ti offriamo una visione completa e integrata per ottimizzare la tua azienda.
Unisciti a noi oggi stesso per trasformare le sfide in opportunità e portare la tua azienda al livello successivo. Contattaci per scoprire come possiamo lavorare insieme per raggiungere i tuoi obiettivi aziendali."

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa & business partner

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 19

 

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Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Il prezzo del non agire: i rischi imprendibili di ignorare la conformità aziendale

L'importanza della separazione tra Finanze Aziendali e Personali dell'imprenditore

L'importanza degli adeguati assetti aziendali per l'assunzione di decisioni consapevoli

 

 

Le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) rappresentano un'opportunità straordinaria per le aziende di piccole e medie dimensioni per realizzare una crescita significativa. Mentre molta attenzione viene spesso rivolta al target dell'acquisizione, è fondamentale comprendere che i grandi cambiamenti avvengono anche nell'azienda acquirente. Esploriamo insieme il ruolo cruciale della fase di integrazione nell'operazione di M&A, evidenziando come sia un'occasione per lo sviluppo manageriale, la pianificazione e il controllo, la formalizzazione dei ruoli e la gestione dei cambiamenti culturali.

Crescita oltre l'investimento:
Spesso, quando si discute di operazioni di M&A, l'attenzione si concentra principalmente sull'aspetto finanziario e sugli investimenti coinvolti. Tuttavia, è essenziale comprendere che un'operazione di fusione o acquisizione va ben oltre un semplice investimento. Per l'azienda acquirente, rappresenta un'opportunità per crescere in modo significativo, ridefinendo la propria mentalità, visione e identità.

La trasformazione della cultura aziendale:
Uno degli aspetti più critici della fase di integrazione è l'armonizzazione delle culture aziendali. Ogni azienda ha i propri valori, norme, modalità di lavoro e stili di leadership unici. Quando due organizzazioni si uniscono, queste differenze culturali possono diventare un ostacolo significativo per il successo dell'operazione. Pertanto, l'attenzione alla fase di integrazione diventa fondamentale per affrontare efficacemente tali sfide.

La delicatezza della fase di integrazione:
L'integrazione delle culture aziendali richiede un'attenta pianificazione e gestione. È un processo che coinvolge la comprensione e la risoluzione delle differenze culturali, l'allineamento dei processi aziendali, l'identificazione delle sinergie e la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo. Tuttavia, spesso questa fase viene trascurata o affrontata superficialmente, portando a risultati deludenti.

Il fattore critico di successo:
La fase di integrazione può diventare il fattore critico di successo per l'intera operazione di M&A. Quando gestita correttamente, permette alle due organizzazioni di unire le loro forze, capitalizzando sulle rispettive competenze e risorse. Al contrario, se trascurata, può portare a conflitti interni, resistenza al cambiamento e alla perdita di valore complessiva dell'operazione.

Il primo passo per "crescere":
L'attenzione alla fase di integrazione non dovrebbe essere considerata come un'attività secondaria o posticipata. È il primo passo per "crescere" come azienda. Una gestione efficace dell'integrazione richiede l'identificazione precoce delle sfide culturali, la definizione chiara dei ruoli e delle responsabilità, nonché la comunicazione aperta e trasparente con i dipendenti. Solo attraverso un impegno significativo verso la fase di integrazione, l'azienda acquirente può sfruttare appieno i vantaggi e le opportunità offerte dall'operazione di M&A.

Le operazioni di fusione e acquisizione offrono alle aziende di piccole e medie dimensioni l'opportunità di crescere rapidamente. Tuttavia, per massimizzare il valore di queste operazioni, è fondamentale prestare attenzione alla fase di integrazione. Non si tratta solo di combinare ruoli e mansioni, ma di affrontare le sfide culturali, di gestire il cambiamento e di creare una base solida per il futuro. Solo attraverso una gestione attenta e diligente della fase di integrazione, le aziende possono veramente "Crescere" e sfruttare al massimo le potenzialità delle operazioni di M&A.

 

La crescita per linee esterne, conosciuta anche come crescita inorganica, si riferisce all'espansione di un'azienda attraverso l'acquisizione o la fusione con altre aziende. Questo può essere realizzato in diversi modi:

  1. Acquisizione di aziende: L'azienda può acquisire altre aziende che operano nel suo settore o in settori complementari. Ciò consente di espandere rapidamente la base di clienti, le competenze, le risorse e le operazioni aziendali.

  2. Fusione con altre aziende: L'azienda può unirsi con altre aziende simili o complementari per creare una nuova entità più grande e più forte. La fusione consente di combinare le risorse, le competenze e le operazioni delle due aziende per ottenere sinergie e sfruttare le economie di scala.

  3. Joint venture o alleanze strategiche: L'azienda può stabilire partnership o joint venture con altre aziende per collaborare su progetti specifici o condividere risorse e competenze. Questo può offrire opportunità di accesso a nuovi mercati o tecnologie senza dover acquisire completamente l'azienda partner.

La crescita per linee esterne può consentire all'azienda di espandersi più rapidamente rispetto alla crescita organica, acquisendo immediatamente risorse, competenze e accesso a nuovi mercati. Tuttavia, richiede una gestione attenta dell'integrazione delle operazioni, delle culture aziendali e delle strategie per garantire il successo dell'operazione di M&A.

È importante valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi di entrambi gli approcci e adottare la strategia più appropriata in base alle risorse, agli obiettivi e al contesto specifico dell'azienda. In molti casi, una combinazione di crescita per linee interne ed esterne può essere la strategia ottimale per raggiungere il successo a lungo termine.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli Commercialista d'impresa

 

 

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La due diligence è un processo di analisi e valutazione approfondita che viene condotto anche durante le operazioni di fusione e acquisizione (M&A) per comprendere meglio l'azienda target e identificare i rischi, le opportunità e le sfide associate all'operazione. Ecco alcuni punti chiave relativi alla due diligence:

  1. Finanziaria: La due diligence finanziaria è finalizzata a comprendere la situazione finanziaria dell'azienda target. Questo coinvolge l'analisi dei bilanci, dei flussi di cassa, dei debiti, delle passività, delle proiezioni finanziarie e dei conti bancari. Si cerca di identificare eventuali rischi finanziari, come un alto livello di indebitamento o problemi di liquidità.

  2. Legale: La due diligence legale si concentra sull'esame dei documenti e dei contratti legali dell'azienda target. Questo può includere contratti di fornitura, contratti di lavoro, accordi di proprietà intellettuale, questioni di conformità legale, potenziali cause legali in corso e rischi regolatori. L'obiettivo è individuare potenziali problemi legali che potrebbero influire sull'operazione o comportare costi significativi in futuro.

  3. Commerciale: La due diligence commerciale si concentra sull'analisi del mercato, dei clienti, dei concorrenti e delle opportunità di crescita dell'azienda target. Questo può includere un'analisi della base clienti, delle strategie di vendita e marketing, delle relazioni commerciali chiave e dei vantaggi competitivi. Si cerca di valutare il potenziale di crescita dell'azienda e la sua posizione nel mercato.

  4. Operativa: La due diligence operativa si concentra sui processi operativi dell'azienda target. Questo può includere l'analisi dei processi produttivi, delle catene di approvvigionamento, della gestione delle risorse umane, dei sistemi IT e delle infrastrutture. L'obiettivo è identificare eventuali inefficienze, rischi operativi o sinergie potenziali che potrebbero derivare dall'integrazione delle operazioni.

  5. Risorse umane: La due diligence sulle risorse umane valuta la forza lavoro dell'azienda target, inclusi i dipendenti chiave, le competenze, i contratti di lavoro e i piani di incentivazione. Si cerca di valutare il clima aziendale, l'impatto dell'operazione sui dipendenti e l'efficacia della gestione delle risorse umane.

  6. Tecnologica: La due diligence tecnologica si concentra sulle risorse tecnologiche dell'azienda target, come i brevetti, i software, i sistemi IT e le infrastrutture digitali. L'obiettivo è comprendere la solidità tecnologica dell'azienda, le opportunità di innovazione e l'efficienza dei sistemi informativi.

Durante il processo di due diligence, è essenziale coinvolgere un team multidisciplinare di professionisti, tra cui commercialisti, avvocati, consulenti finanziari e specialisti del settore. Questo assicura una valutazione completa e accurata dell'azienda target e dei suoi rischi e opportunità. Le informazioni raccolte durante la due diligence sono fondamentali per la negoziazione dei termini dell'operazione, la valutazione del prezzo di acquisto e la gestione dell'integrazione post-acquisizione.

È importante sottolineare che la due diligence non elimina completamente i rischi associati all'operazione di M&A, ma fornisce un quadro dettagliato per prendere decisioni informate e mitigare i rischi potenziali.

 

 

Le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria, sono metafore che si sono logorate e hanno perduto ogni forza sensibile, sono monete la cui immagine si è consumata e che vengono prese in considerazione soltanto come metallo, non più come monete - Friedrich Nietzsche

Nel panorama filosofico, le verità sono state oggetto di dibattito e riflessione per secoli. L'affermazione di Friedrich Nietzsche che le verità sono illusioni di cui si è dimenticata la natura illusoria e metafore logorate offre uno sguardo insolito sulla nozione di verità. 

Il carattere evanescente delle verità:
Secondo Nietzsche, le verità sono come illusioni, poiché possono essere influenzate dalla prospettiva individuale e dalle interpretazioni soggettive. Ciò implica che le verità possono essere mutevoli e perdere la loro forza sensibile nel corso del tempo. Analogamente, le metafore, che sono strumenti linguistici per esprimere concetti complessi, possono usurarsi e perdere la loro forza evocativa, riducendosi a mere figure retoriche. Nietzsche suggerisce che le verità possono subire un destino simile, in cui la loro rilevanza e significato si consumano.

La relatività delle verità:
L'affermazione di Nietzsche solleva interrogativi sulla natura oggettiva delle verità. Se le verità sono soggette all'interpretazione individuale e alle influenze esterne, come possiamo determinare quale verità sia più valida o superiore ad altre? Nietzsche mette in discussione l'idea di una verità assoluta e sostiene che le verità dipendono dal contesto storico, culturale e individuale. Questa prospettiva invita a una riflessione critica sulle nostre credenze e conoscenze, sottolineando la necessità di considerare diversi punti di vista e contesti.

La percezione delle verità come monete consumate:
Nietzsche utilizza la metafora delle monete consumate per descrivere il modo in cui le verità vengono trattate nella società. Mentre le monete erano inizialmente riconosciute per il loro valore simbolico, con il tempo la loro immagine si è consumata e vengono valutate solo per il loro valore materiale. Allo stesso modo, Nietzsche suggerisce che le verità possono essere considerate solo come concetti vuoti, privati della loro forza e significato originale. Questa osservazione solleva interrogativi sulla stabilità e sull'evoluzione delle verità nel corso del tempo.

La citazione di Nietzsche sulla natura delle verità offre una prospettiva provocatoria che sfida le concezioni tradizionali. Le verità, secondo Nietzsche, sono soggettive, mutevoli e influenzate dalle interpretazioni individuali e dai contesti. Questa visione invita a una riflessione critica sulla natura delle nostre conoscenze e credenze, spingendoci a considerare il carattere evanescente delle verità. Mentre continuiamo a esplorare la complessità della verità, le parole di Nietzsche ci invitano a una maggiore consapevolezza della relatività e dell'interpretazione soggettiva delle verità che incontriamo nel nostro percorso.
 

"In ogni cifra, in ogni decisione, la nostra cultura economica plasma il nostro percorso verso un futuro finanziario robusto"

Una componente spesso trascurata ma cruciale per il successo a lungo termine di un'azienda è la sua cultura economica. Questo insieme di valori, norme e atteggiamenti relativi agli aspetti finanziari e economici dell'organizzazione è noto come cultura economica aziendale. In questo articolo, esploreremo cosa rappresenta la cultura economica aziendale e perché è fondamentale sia per gli imprenditori che per l'ecosistema aziendale nel suo complesso.

Possibile definizione di Cultura Economica Aziendale
La cultura economica aziendale è il fondamento che guida il modo in cui un'organizzazione affronta e comprende gli aspetti finanziari e economici del proprio funzionamento. Comprende i valori, le credenze, le pratiche e i comportamenti condivisi che influenzano le decisioni finanziarie, la gestione del rischio, l'allocazione delle risorse e l'obiettivo di creare valore.

L'importanza per l'imprenditore
Presa di Decisioni Informate: Una cultura economica ben sviluppata aiuta l'imprenditore a prendere decisioni informate e strategiche basate su dati finanziari concreti. Questo può portare a scelte più ponderate e all'evitare di agire su intuizioni o supposizioni.

Gestione del rischio: Una cultura economica solida consente all'imprenditore di identificare e affrontare in modo proattivo i rischi finanziari, migliorando la resilienza dell'azienda e riducendo possibili perdite.

Crescita sostenibile: Una cultura economica orientata all'innovazione e alla creazione di valore aiuta l'imprenditore a individuare nuove opportunità di business e modelli di reddito, favorendo la crescita sostenibile dell'azienda.

Attrattività per gli investitori: Una cultura economica ben definita rende l'azienda più attraente per investitori e creditori, dimostrando che la gestione finanziaria è solida e che le prospettive di crescita sono basate su strategie concrete.

L'importanza per l'ecosistema aziendale
Stabilità economica: Le aziende con una solida cultura economica contribuiscono a una maggiore stabilità economica nel mercato, riducendo il rischio di crisi finanziarie che potrebbero avere effetti negativi su più parti.

Competitività migliorata: Le organizzazioni con una cultura economica ben sviluppata sono in grado di adattarsi meglio alle sfide e alle opportunità del mercato, rendendosi più competitive e reattive ai cambiamenti.

Sviluppo di talenti: Una cultura economica che promuove la responsabilità finanziaria tra i dipendenti favorisce lo sviluppo di una forza lavoro competente e orientata ai risultati, che contribuisce alla crescita dell'azienda.

Contributo alla Comunità: Le aziende con una forte cultura economica spesso contribuiscono positivamente alle comunità in cui operano, creando posti di lavoro, supportando iniziative locali e promuovendo la stabilità economica.

 

In definitiva La cultura economica aziendale è più di una semplice teoria finanziaria; è un mindset che guida le decisioni e le azioni dell'azienda. Gli imprenditori che investono nel rafforzamento della cultura economica vedranno i frutti nel successo sostenibile dell'azienda, mentre l'ecosistema aziendale nel suo complesso beneficerà di una maggiore stabilità, competitività e contributo alla crescita economica generale. Investire nella cultura economica aziendale è un passo fondamentale verso un futuro finanziario più solido e prospero.

 

 

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L'importanza della formazione finanziata nella progettazione e implementazione di adeguati assetti amministrativi e contabili

 

 

Francesco Cacchiarelli economista di impresa e business partner

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Una piccola e media impresa (PMI) può trarre diversi vantaggi dalla crescita, sia attraverso linee interne che esterne, o una combinazione di entrambi. Ecco alcune ragioni per cui una PMI dovrebbe considerare la crescita:

Sostenibilità a lungo termine: La crescita consente a un'azienda di aumentare la sua dimensione e le sue risorse, rendendola più resiliente e in grado di affrontare le sfide del mercato. Una PMI che rimane stagnante rischia di perdere competitività e di essere superata dalla concorrenza. La crescita permette di creare una base solida per la sostenibilità a lungo termine dell'azienda.

Maggiori opportunità di mercato: La crescita offre all'azienda l'opportunità di espandersi in nuovi mercati o di raggiungere nuovi segmenti di clientela. Ciò consente di diversificare i rischi e di sfruttare nuove opportunità di vendita. L'espansione può avvenire sia attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi che attraverso l'acquisizione di aziende che operano in settori complementari.

Sfruttare sinergie e economie di scala: La crescita può portare a sinergie e vantaggi legati alle economie di scala. Aumentando le dimensioni dell'azienda, è possibile ridurre i costi unitari di produzione o di fornitura, migliorare la gestione delle risorse e condividere le competenze e le risorse tra le diverse divisioni o unità aziendali.

Attenzione all'innovazione: La crescita può stimolare l'innovazione all'interno dell'azienda. La necessità di adattarsi a nuovi mercati o di soddisfare le esigenze dei clienti può spingere l'azienda a sviluppare nuovi prodotti, a migliorare i processi o a esplorare nuove tecnologie. La crescita può favorire un ambiente di lavoro dinamico e stimolante che incoraggia l'innovazione.

Accesso a risorse e competenze: La crescita, sia attraverso linee interne che esterne, può fornire all'azienda l'accesso a nuove risorse e competenze. Attraverso l'assunzione di nuovi talenti o l'acquisizione di aziende, l'azienda può beneficiare di nuove conoscenze, esperienze e competenze che possono contribuire alla sua crescita e successo.

Soddisfazione dei dipendenti e opportunità di carriera: La crescita può offrire maggiori opportunità di sviluppo e progressione professionale per i dipendenti. Un'azienda in crescita offre prospettive di carriera più interessanti, maggiori responsabilità e un ambiente di lavoro stimolante. Ciò può migliorare la soddisfazione dei dipendenti e contribuire alla loro fedeltà e impegno nell'azienda.

È importante che una PMI valuti attentamente le proprie risorse, i rischi e gli obiettivi prima di decidere il tipo di crescita da perseguire. Una strategia di crescita ben pianificata e gestita può portare a benefici significativi per l'azienda, ma è essenziale prendere in considerazione gli aspetti finanziari, le risorse disponibili e le capacità di gestione dell'azienda per garantire il successo delle iniziative di crescita.

"Scegliere la crescita per tracciare il percorso verso il successo. Espandi le tue opportunità, sfrutta le sinergie e costruisci un futuro brillante per la tua PMI"

 

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Crescita per linee interne - Vantaggi:

Controllo: La crescita per linee interne offre un maggiore controllo all'azienda, poiché tutte le decisioni e le azioni sono gestite internamente senza dipendere da terze parti. L'azienda può mantenere una maggiore autonomia nelle strategie e nel percorso di crescita.

Consolidamento dell'identità aziendale: La crescita interna consente all'azienda di sviluppare e consolidare la propria identità aziendale. L'azienda può mantenere la sua cultura aziendale, valori e visione senza essere influenzata da elementi esterni.

Minori rischi finanziari: La crescita interna non richiede investimenti finanziari elevati rispetto all'acquisizione o alla fusione con altre aziende. Ciò riduce il rischio finanziario associato a prestiti, finanziamenti esterni o dipendenza da investitori.

Incremento del know-how interno: La crescita interna favorisce lo sviluppo delle competenze interne dell'azienda. L'azienda può investire nella formazione e nello sviluppo dei propri dipendenti, migliorando le competenze e l'efficienza operativa.

Coerenza strategica: La crescita interna permette all'azienda di mantenere una maggiore coerenza strategica. Tutte le azioni e gli sforzi di crescita sono allineati alla visione e alla strategia aziendale senza dover negoziare o adattarsi a una visione diversa dell'azienda target.

Crescita per linee interne - Svantaggi:

Tempo e risorse: La crescita interna richiede tempo e risorse significative per sviluppare nuovi prodotti, espandersi in nuovi mercati o migliorare l'efficienza operativa. L'azienda deve essere in grado di dedicare le risorse necessarie per implementare con successo le strategie di crescita interna.

Limiti di scala: La crescita interna potrebbe avere dei limiti di scala, poiché l'azienda si basa sulle proprie risorse interne. Ciò potrebbe rendere difficile raggiungere una crescita significativa o competere con aziende più grandi che hanno maggiori risorse a disposizione.


Crescita per linee esterne - Vantaggi:

Accesso rapido a risorse e competenze: La crescita per linee esterne consente all'azienda di accedere rapidamente a risorse, competenze e know-how di un'azienda target. Ciò può accelerare la crescita e fornire all'azienda vantaggi competitivi immediati.

Espansione geografica e di mercato: L'acquisizione o la fusione con un'azienda esterna offre all'azienda l'opportunità di espandersi in nuovi mercati geografici o raggiungere nuovi segmenti di clientela. Ciò può ampliare la base di clienti e generare nuove opportunità di vendita.

Sinergie e economie di scala: La crescita per linee esterne può portare a sinergie e vantaggi legati alle economie di scala. L'azienda combinata può condividere risorse, consolidare operazioni e ridurre i costi, generando un aumento della redditività complessiva.

Riduzione della concorrenza: L'acquisizione di un'azienda concorrente può ridurre la concorrenza nel mercato e aumentare il potere di mercato dell'azienda acquirente. Ciò può portare a un aumento della quota di mercato e alla creazione di un vantaggio competitivo più forte.


Crescita per linee esterne - Svantaggi:

Complessità di integrazione: L'integrazione delle operazioni, delle culture aziendali e delle strategie dopo un'acquisizione o una fusione può essere complessa e richiedere tempo ed energia significativi. La mancata integrazione adeguata può portare a problemi e conflitti che possono ostacolare il successo dell'operazione.

Rischi finanziari: La crescita per linee esterne spesso richiede investimenti finanziari significativi. L'azienda deve valutare attentamente i rischi finanziari associati all'acquisizione o alla fusione, come i costi di acquisizione, l'integrazione delle operazioni e il potenziale deterioramento delle finanze dell'azienda acquirente.

Rischi di fallimento: Le operazioni di M&A possono comportare un rischio di fallimento, sia a causa di valutazioni errate, difficoltà di integrazione o problemi imprevisti che emergono dopo l'acquisizione. È importante condurre una due diligence accurata e pianificare attentamente l'operazione per minimizzare i rischi.

Le PMI dovrebbero mantenere un atteggiamento aperto, valutando costantemente le opportunità e adattando la loro strategia di crescita in base alle condizioni di mercato, ai cambiamenti tecnologici, alle tendenze del settore e alle esigenze dei clienti.

La flessibilità e l'adattabilità consentono alle PMI di sfruttare al meglio sia le opportunità di crescita interna che esterna, in modo da rimanere competitive, agili e in grado di capitalizzare sulle nuove tendenze o opportunità che si presentano nel corso del tempo.

 

Comunicato Stampa N° 113 del 05/07/2023
Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che nel periodo gennaio-maggio 2023 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 192.073 milioni di euro (+6.178 milioni di euro), +3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

In particolare, nei primi cinque mesi dell’anno le imposte dirette hanno registrato un aumento di gettito di 4.012 milioni di euro (+4,2%), mentre le imposte indirette hanno avuto un incremento di 2.166 milioni di euro (+2,4%).

Riguardo al solo mese di maggio 2023 le entrate tributarie sono state pari a 41.166 milioni di euro (+1.355 milioni di euro, +3,4% rispetto allo stesso mese del 2022). Nello stesso periodo dell’anno le imposte dirette hanno evidenziato un aumento del gettito pari a 1.537 milioni di euro (+8,8%) mentre le imposte indirette una variazione negativa pari a 182 milioni di euro (-0,8%).

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-maggio 2023, corredato dalle appendici statistiche e la relativa nota tecnica che illustra, in sintesi, i principali contenuti del documento.

 

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Nuovo bonus fiscale per chi “aggiorna” i registratori di cassa telematici. Ecco le regole per accedere all’agevolazione
Via libera al credito d’imposta per gli esercenti che adattano alle nuove regole i registratori telematici utilizzati per memorizzare e trasmettere al Fisco i dati dei corrispettivi giornalieri. Un provvedimento, firmato oggi dal Direttore dell’Agenzia, detta le istruzioni per accedere al bonus pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni misuratore fiscale.

Il perimetro dell’agevolazione - Il credito di imposta spetta agli operatori che adeguano i registratori telematici alle nuove disposizioni relative alla trasmissione dei dati stabilite dal Dl n. 36/2022, che ha previsto una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini. L’importo dell’agevolazione è pari al 100% della spesa, fino a un massimo di 50 euro per ogni registratore telematico. Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia, a partire dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva alla registrazione della fattura relativa all’adeguamento del misuratore fiscale e al pagamento tracciabile del corrispettivo. Tra i mezzi di pagamento tracciabili rientrano le carte di debito, di credito e prepagate, i bonifici bancari o postali e tutti gli altri strumenti previsti dal provvedimento del 4 aprile 2018.

Le regole sui registratori telematici - A partire dal 1° gennaio 2021 le operazioni di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi devono essere effettuate tramite registratore telematico (RT) oppure tramite la procedura web denominata “documento commerciale online” presente nel portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate. Per maggiori informazioni sui registratori telematici e la trasmissione dei corrispettivi è possibile consultare l’area tematica “Fatture elettroniche e Corrispettivi telematici” sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Roma, 23 giugno 2023

 

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Rideterminazione del valore di partecipazioni e terreni. Affrancamento dei redditi di capitale e plusvalenze da Oicr e dei rendimenti da contratti di assicurazione. In una circolare i chiarimenti sulle novità
Con la circolare n. 16/E di oggi, l’Agenzia delle entrate fornisce indicazioni operative per rideterminare il costo o il valore di acquisto delle partecipazioni e dei terreni (edificabili e con destinazione agricola) posseduti al 1° gennaio 2023, versando un’imposta sostitutiva del 16%. Questa possibilità, confermata dalla legge n. 197/2022, viene estesa per il 2023 anche alle partecipazioni negoziate in mercati regolamentati e sistemi multilaterali di negoziazione. Altra novità riguarda la possibilità di considerare realizzati i redditi di natura finanziaria relativi a quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e a contratti di assicurazione sulla vita di cui ai Rami I e V, versando un’imposta sostitutiva nella misura del 14% (“affrancamento”).

La platea e le regole - La platea dei contribuenti interessati è costituita, in linea generale, dalle persone fisiche, dalle società semplici e dalle società ed associazioni, dagli enti non commerciali, per le attività detenute al di fuori dell’attività di impresa, e dai soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia. È possibile rideterminare il costo o valore di acquisto di partecipazioni e terreni posseduti al 1° gennaio 2023. Entro il 15 novembre di quest’anno il contribuente deve versare l’imposta sostitutiva del 16%.

È possibile considerare “affrancati” i redditi di capitale o le plusvalenze latenti al 31 dicembre 2022 relativi a quote di OICR pagando un’imposta sostitutiva del 14%. In presenza di uno stabile rapporto di custodia, amministrazione, gestione di portafogli o altro stabile rapporto, l'imposta sostitutiva deve essere versata dall’intermediario entro il 16 settembre 2023.

Con riguardo invece ai rendimenti maturati al 31 dicembre 2022 relativi a contratti di assicurazione sulla vita di cui ai rami I e V, è possibile considerarli “affrancati” i pagando un’imposta sostitutiva del 14%. Il versamento dell’imposta sostitutiva deve essere effettuato dall’impresa di assicurazione entro il 16 settembre 2023.

Novità per le partecipazioni “quotate” - Da quest’anno sarà possibile rideterminare anche il valore dei titoli, quote o diritti, negoziati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione. In questi casi, il valore normale sarà determinato in base alla media aritmetica dei prezzi rilevati nei mercati nel mese di dicembre 2022 e non sarà necessario, quindi, presentare una perizia giurata di stima.

Roma, 26 giugno 2023

 

Indipendenza e obiettività del revisore

Conseguenze mancanza adeguati assetti

I sindaci ineleggibili devono restituire i compensi

Adeguati assetti e i diversi ruoli degli organi sociali

Visto di congruità dell’informativa finanziaria aziendale

Adeguati assetti la relazione semestrale al collegio sindacale

Scatta l'obbligo dell'adeguata verifica degli assetti a che punto sei

 

"La Società del Rischio" di Ulrich Beck (15 maggio 1944 – 1º gennaio 2015) è un libro innovativo e influente che offre una prospettiva illuminante sui rischi che caratterizzano la società moderna. Pubblicato per la prima volta nel 1986, il libro ha guadagnato un vasto riconoscimento per la sua analisi critica del concetto di rischio e delle implicazioni che esso comporta per la nostra vita sociale.

Un nuovo panorama sociale:
Beck introduce il concetto di "modernità riflessiva" per descrivere l'attuale fase dello sviluppo sociale. Secondo l'autore, la modernità riflessiva si contrappone alla modernità classica, in cui la fiducia negli esperti e nelle istituzioni era predominante. Nella società del rischio, i cittadini diventano sempre più consapevoli dei rischi che li circondano e si impegnano in un processo di riflessione critica riguardo a tali rischi.

La natura dei rischi contemporanei:
Beck evidenzia che i rischi contemporanei non si limitano alle minacce naturali o alle catastrofi, ma sono il risultato delle attività umane. L'industria, la tecnologia, l'ambiente e la globalizzazione hanno portato a rischi sempre più complessi e interconnessi. Ciò comporta una maggiore incertezza e la difficoltà di attribuire responsabilità chiare per i rischi che emergono.

Implicazioni politiche ed economiche:
Il concetto di società del rischio solleva importanti questioni politiche ed economiche. Beck sottolinea che i rischi globali richiedono un nuovo modo di governare che superi i confini nazionali e promuova una responsabilità condivisa tra i paesi e gli attori sociali. Questa nuova forma di governance richiede una maggiore partecipazione pubblica e una rielaborazione delle politiche tradizionali basate sulla fiducia negli esperti.

La democratizzazione del rischio:
Un'altra proposta significativa di Beck è quella di una "democrazia del rischio", in cui la gestione dei rischi coinvolga una partecipazione più ampia dei cittadini. Questo implica che le decisioni sulla gestione dei rischi non siano monopolizzate dagli esperti, ma coinvolgano un dibattito pubblico e una partecipazione democratica. Beck sostiene che la democratizzazione del rischio può portare a una maggiore responsabilizzazione e a decisioni più consapevoli e accettabili per la società nel suo insieme.


"La Società del Rischio" è un testo fondamentale che ci invita a riflettere sulla complessità dei rischi che affrontiamo nella società moderna. Il libro solleva importanti interrogativi sul modo in cui gestiamo i rischi, attribuiamo responsabilità e prendiamo decisioni collettive. La sua analisi critica e innovativa ci spinge a esaminare attentamente le implicazioni sociali, politiche ed economiche dei rischi contemporanei. "La Società del Rischio" continua ad essere una lettura imprescindibile per chiunque sia interessato a comprendere e affrontare le sfide della nostra società in evoluzione.

 

L'incredibile Zoo dell'Economia

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La politica industriale di un paese è l'insieme di strategie, politiche e misure messe in atto dal governo al fine di promuovere lo sviluppo e la competitività del settore industriale nazionale. Il suo obiettivo principale è favorire la crescita economica, la creazione di posti di lavoro, l'innovazione e la sostenibilità nel settore industriale.

Nel corso degli anni, il governo italiano ha implementato diverse strategie e strumenti per promuovere la trasformazione, l'innovazione e la competitività delle imprese nazionali.
In questo articolo, esploreremo tre recenti esempi di successo di strumenti di politica industriale in Italia: "Industria 4.0", il "Piano Nazionale Impresa 4.0" e il "Fondo di Sviluppo e Coesione". Vedremo come questi strumenti abbiano contribuito a stimolare la crescita economica, favorire l'innovazione e creare opportunità di sviluppo per le imprese italiane.

Industria 4.0: La Trasformazione Digitale dell'Industria Italiana
L'iniziativa "Industria 4.0" è stata lanciata nel 2016 con l'obiettivo di promuovere la trasformazione digitale dell'industria italiana. Attraverso l'adozione di tecnologie avanzate, come l'internet delle cose, l'intelligenza artificiale e la robotica, le imprese sono state incoraggiate a migliorare l'efficienza produttiva, l'innovazione e la competitività. Grazie a questa iniziativa, molte aziende italiane hanno abbracciato la digitalizzazione dei processi, l'automazione e l'implementazione di soluzioni tecnologiche all'avanguardia, generando un impatto significativo sull'economia italiana.

Piano Nazionale Impresa 4.0: Innovazione e Competitività per le PMI
Il Piano Nazionale Impresa 4.0, lanciato nel 2017, si concentra sull'innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese italiane. Attraverso una serie di incentivi fiscali, agevolazioni finanziarie e sostegno alla formazione, il piano mira a favorire l'adozione di tecnologie avanzate e la trasformazione digitale delle imprese. Questo strumento ha permesso alle PMI italiane di investire in nuovi macchinari, automazione dei processi e sviluppo delle competenze digitali, creando opportunità di crescita, migliorando la competitività e sostenendo la creazione di posti di lavoro.

Fondo di Sviluppo e Coesione: Promuovere lo Sviluppo Territoriale e l'Occupazione
Il Fondo di Sviluppo e Coesione, istituito nel 2014, rappresenta un importante strumento per promuovere lo sviluppo e la coesione territoriale in Italia. Attraverso investimenti mirati in infrastrutture, ricerca e sviluppo, formazione professionale e sostegno all'innovazione, il fondo ha contribuito a rafforzare l'industria italiana in diverse regioni del paese. Progetti strategici, come lo sviluppo di poli tecnologici e la promozione di cluster industriali, hanno favorito la crescita economica e l'occupazione, migliorando la qualità della vita delle comunità locali.


Grazie all'implementazione di questi strumenti di politica industriale, l'Italia ha fatto importanti progressi nella trasformazione, nell'innovazione e nella competitività del suo settore industriale. L'iniziativa "Industria 4.0" ha stimolato la trasformazione digitale, mentre il Piano Nazionale Impresa 4.0 ha sostenuto le PMI nell'adozione di tecnologie avanzate. Il Fondo di Sviluppo e Coesione ha promosso lo sviluppo territoriale e l'occupazione in diverse aree del paese. Questi esempi di successo dimostrano l'importanza di una politica industriale ben strutturata e incentrata sull'innovazione per favorire la crescita economica e creare opportunità per le imprese italiane. Continuare a investire in politiche industriali innovative e sostenibili sarà fondamentale per il futuro dell'industria italiana.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 30 luglio 2021

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

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Nel mondo degli affari altamente competitivo dei giorni nostri, le aziende sono costantemente alla ricerca di nuovi modi per distinguersi dalla concorrenza e ottenere una crescita sostenibile. Uno strumento prezioso che offre una prospettiva unica su come raggiungere questi obiettivi è il libro "La Strategia Oceano Blu" di W. Chan Kim e Renée Mauborgne. Pubblicato nel 2005, questo libro è diventato un classico nel campo della strategia aziendale, fornendo un approccio innovativo per creare spazi di mercato inesplorati e superare la competizione stagnante.

Esplorando gli oceani blu:
La metafora degli "oceani blu" e "oceani rossi" è ciò che distingue la strategia proposta nel libro. Gli oceani rossi rappresentano i mercati saturi, dove le imprese combattono per una quota di mercato limitata, spesso competendo principalmente sul prezzo. Gli oceani blu, d'altra parte, rappresentano nuovi spazi di mercato inesplorati, dove le aziende possono creare e catturare valore senza competizione diretta.

I principi fondamentali:
La Strategia Oceano Blu fornisce un quadro sistematico per aiutare le aziende a identificare e creare oceani blu. Gli autori presentano una serie di principi chiave per raggiungere il successo attraverso l'innovazione e la differenziazione. Questi principi includono la creazione di nuovi spazi di mercato, il superamento delle aspettative dei clienti, la riduzione dei costi e la creazione di una proposta di valore unica.

Strumenti e framework:
Il libro offre anche strumenti e framework pratici che le aziende possono utilizzare per implementare la strategia dell'oceano blu. Uno di questi strumenti è il "quadro delle quattro azioni", che invita le aziende a valutare in che modo possono eliminare, ridurre, aumentare o creare nuovi fattori che influenzano il loro settore. Un altro strumento è la "griglia delle sei domande", che aiuta a identificare opportunità di innovazione focalizzandosi su fattori chiave come l'offerta, il prezzo, la distribuzione, l'esperienza del cliente e altro ancora.

Casi di studio e successo:
Il libro è ricco di casi di studio che dimostrano l'efficacia della strategia dell'oceano blu in una varietà di settori e industrie. Ecco alcuni esempi significativi:
Cirque du Soleil: Il Cirque du Soleil ha rivoluzionato l'industria del circo combinando elementi del teatro e dell'arte circense. Invece di competere con altri circhi tradizionali in un oceano rosso, il Cirque du Soleil ha creato un nuovo spazio di mercato, offrendo uno spettacolo unico che si rivolgeva a un pubblico adulto con un'esperienza artistica ed emozionale superiore. La compagnia ha eliminato alcuni elementi tradizionali dei circhi, come gli animali, riducendo i costi, ma ha aumentato la qualità e l'estetica dello spettacolo, creando così un nuovo valore per i suoi clienti.

Southwest Airlines: Southwest Airlines ha applicato la strategia dell'oceano blu nel settore dell'aviazione commerciale. In un mercato dominato da grandi compagnie aeree, Southwest Airlines ha creato un'offerta unica basata su voli a basso costo, servizio efficiente e puntualità. La compagnia ha eliminato alcune caratteristiche tradizionali, come l'assegnazione dei posti, per ridurre i costi operativi e migliorare l'efficienza. Allo stesso tempo, ha aumentato la soddisfazione del cliente offrendo un servizio cordiale e divertente. Questo approccio ha permesso a Southwest Airlines di creare un nuovo mercato di clienti che cercavano tariffe accessibili e un'esperienza di volo piacevole.

Nintendo Wii: Nintendo Wii ha introdotto una nuova esperienza di gioco nel settore dei videogiochi. Mentre i suoi concorrenti si concentravano sulla competizione tecnologica e sulla grafica di alta qualità, Nintendo Wii ha adottato una strategia diversa, puntando sull'innovazione nell'interazione fisica e sulla facilità d'uso. Con il suo controller sensibile al movimento, Nintendo Wii ha attratto un pubblico più ampio, inclusi giocatori occasionali e famiglie, creando così un nuovo mercato di consumatori che non erano stati precedentemente coinvolti nei videogiochi.

Questi sono solo alcuni esempi di casi di successo presentati nel libro. Altri esempi includono Yellow Tail nel settore del vino, Curves nel settore del fitness e Casella Wines nel settore dei vini australiani. Questi casi dimostrano come l'applicazione dei principi della strategia dell'oceano blu possa consentire alle aziende di differenziarsi dalla concorrenza e creare valore unico per i clienti, aprendo nuove opportunità di mercato e ottenendo una crescita sostenibile.

"La Strategia Oceano Blu" dedica una sezione significativa all'allineamento strategico come elemento chiave per il successo dell'implementazione della strategia dell'oceano blu. Gli autori sottolineano che l'allineamento è fondamentale perché coinvolge tutti gli aspetti dell'azienda, assicurando che le azioni e le decisioni prese siano coerenti con la strategia complessiva.
L'allineamento rappresenta un elemento critico per il successo dell'implementazione della strategia dell'oceano blu. Coinvolge leadership, risorse, competenze, organizzazione interna, dipendenti e partner esterni, assicurando che tutte le componenti dell'azienda siano armonizzate e lavorino insieme per perseguire gli obiettivi della strategia. Un solido allineamento contribuisce a creare un ambiente favorevole all'innovazione, alla differenziazione e al raggiungimento di vantaggi competitivi unici.

"La Strategia Oceano Blu" offre un approccio fresco e innovativo per le aziende che desiderano distinguersi dalla concorrenza e raggiungere il successo a lungo termine. Attraverso l'innovazione e la differenziazione, le imprese possono creare nuovi spazi di mercato e catturare valore senza essere limitate dalla competizione diretta. Questo libro rimane una risorsa preziosa per tutti coloro che cercano di superare i confini convenzionali del loro settore e creare un futuro di crescita sostenibile e prosperità aziendale.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista & business partner

 

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La storia della crescita del bambù ci insegna che il successo richiede pazienza, perseveranza e fiducia nel processo. Spesso ci troviamo di fronte a sfide che sembrano insormontabili o a obiettivi che sembrano lontani e irraggiungibili. Tuttavia, se riusciamo a mantenere la determinazione e l'impegno nel perseguire i nostri sogni, alla fine potremmo ottenere risultati sorprendenti.

La Storia:
Molto tempo fa, due agricoltori stavano passeggiando per il mercato quando, ad un certo punto, la loro attenzione venne catturata da una bancarella sulla quale erano esposti dei semi che non avevano mai visto prima, così decisero di fermarsi per chiedere informazioni dal venditore
“Mercante, che semi sono questi?”, chiese uno dei due uomini.
“Sono semi di bambù. Vengono da Oriente e sono semi molto speciali”, rispose il venditore.
“E perché sono tanto speciali?”, chiese uno dei due agricoltori.
“Se li prenderai e li pianterai, saprai il perché. Hanno solo bisogno di acqua e concime”, rispose il mercante.
Così i due agricoltori, mossi dalla curiosità, comprarono diversi semi di quella strana pianta chiamata bambù.
Una volta tornati nei loro rispettivi terreni, i due agricoltori piantarono quei semi e iniziarono fin da subito ad innaffiarli e a concimarli, proprio come aveva detto di fare il mercante.
Dopo qualche tempo, le piante di bambù non erano ancora germogliate, a differenza di tutte le altre che continuavano a crescere e che già davano i primi frutti.
Uno dei due agricoltori disse all’altro:
“Quel vecchio mercante ci ha ingannati con i semi.
Da questi semi non crescerà mai nulla”.
E decise di smettere di prendersene cura.
L’altro invece continuò a coltivare i propri semi, dando loro tutta l’acqua e il concime necessari.
Continuava a passare il tempo, ma i semi non germogliavano.
L’agricoltore era ormai sul punto di gettare la spugna, quando un bel giorno vide che il bambù stava finalmente crescendo.
Ma non solo, l’uomo era rimasto letteralmente sorpreso per il fatto che in sole sei settimane le sue piante avevano raggiunto un’altezza di 30 metri!
Come è possibile che il bambù abbia impiegato 7 anni per germogliare e che in sole sei settimane sia riuscito a raggiungere una tale altezza?
Molto semplice: durante i 7 anni di apparente inattività, il bambù stava generando un complesso sistema di radici che gli avrebbe permesso di crescere così tanto.

La leggenda del bambù ci offre preziose lezioni di vita. Innanzitutto, ci ricorda che i risultati richiedono tempo. Troppo spesso ci aspettiamo gratificazione immediata, ma il successo vero e duraturo richiede dedizione e perseveranza. Come il bambù che richiede anni per stabilire radici solide prima di emergere verso l'alto, dobbiamo investire tempo ed energia nei nostri obiettivi, anche quando sembra che i risultati si facciano attendere.

Inoltre, la storia del bambù sottolinea l'importanza di fidarsi del processo. L'agricoltore che ha perseverato non aveva prove tangibili del suo successo imminente. Tuttavia, ha mantenuto la fiducia nel lavoro svolto e ha continuato a coltivare la terra. Spesso nella vita, dobbiamo fidarci del nostro impegno e della nostra visione, anche quando non vediamo immediati progressi o risultati tangibili.


La leggenda del bambù ci invita a non arrenderci di fronte alle sfide e alle difficoltà. Ci rammenta che i periodi di apparenza stagnazione possono nascondere un potenziale di crescita incredibile. Quando ci impegniamo costantemente manteniamo la fiducia nel nostro cammino, stiamo costruendo le radici invisibili che ci porteranno a risultati sorprendenti e duraturi.

"Radici solide, successo straordinario: la forza della perseveranza"

 

Alle mie figlie Sara e Gaia.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli, commercialista in Sutri

 

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"Un'azienda vincente abbraccia la direzione giusta, coltiva la partecipazione e condivide il successo !" - Francesco Cacchiarelli

Il successo aziendale è un obiettivo che tutte le imprese ambiscono a raggiungere. La frase "il successo è la somma di piccoli sforzi ripetuti giorno dopo giorno" è indubbiamente vera, ma al di là di questi sforzi, vi sono elementi critici che possono determinare il vero successo di un'azienda e non solo. Vediamo insieme come una direzione giusta, partecipata e condivisa, sia fondamentale per trasformare gli sforzi quotidiani in risultati duraturi.

Piccoli sforzi ripetuti:
Non si può negare che il successo richieda costanza e dedizione. I piccoli sforzi ripetuti giorno dopo giorno sono la base su cui costruire il cammino verso il successo. Ogni membro dell'azienda, dai vertici ai livelli più bassi, contribuisce con il proprio impegno per raggiungere gli obiettivi comuni. Tuttavia, da soli, questi sforzi potrebbero non essere sufficienti a garantire il vero successo dell'organizzazione.

Una direzione giusta:
La definizione di una "direzione giusta" è cruciale per l'azienda. Questa direzione non può essere imposta dall'alto, ma dovrebbe emergere da un'analisi accurata delle esigenze del mercato, delle tendenze del settore e delle aspirazioni interne dell'azienda. Troppo spesso, le imprese si trovano a intraprendere progetti che non contribuiscono effettivamente al raggiungimento degli obiettivi strategici. Perciò, un processo decisionale razionale, basato su dati e informazioni accurate, diventa essenziale per delineare una direzione chiara ed efficace.

Condivisione e partecipazione:
Il successo sostenibile di un'azienda richiede un senso di condivisione e partecipazione tra i suoi membri. Quando la direzione giusta è definita con un processo emergente partecipativo, ogni dipendente ha l'opportunità di contribuire con le proprie idee e prospettive. Questo coinvolgimento crea un senso di appartenenza e responsabilità, permettendo a tutti di percepire la direzione aziendale come propria. Quando i dipendenti si sentono coinvolti e riconoscono il valore del loro contributo, sono più motivati a mettere in pratica i piccoli sforzi quotidiani per il raggiungimento degli obiettivi comuni.

Il Ruolo del Management:
Il ruolo del management in tutto questo è quello di facilitatore e sintetizzatore. Essi devono essere pronti ad ascoltare le idee provenienti da ogni livello dell'organizzazione e ad integrarle nella definizione della direzione giusta. La collaborazione tra il management e i dipendenti crea un ambiente in cui il valore delle persone è riconosciuto e incoraggiato. Questa mentalità aperta al dialogo e alla condivisione delle informazioni permette all'azienda di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e di anticipare le sfide future.


Il successo aziendale è la somma di piccoli sforzi, ma deve essere guidato da una direzione giusta e condivisa da tutti. Un processo decisionale partecipativo e il coinvolgimento dei dipendenti sono i pilastri su cui costruire un'organizzazione di successo. Il management svolge un ruolo chiave nel facilitare la comunicazione e nella sintesi delle idee, creando così un ambiente di condivisione e partecipazione. Solo attraverso questa combinazione di fattori, un'azienda può sperare di prosperare e raggiungere un successo duraturo nel mondo degli affari.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli, commercialista d'impresa

 

"Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l'eccellenza non è un'azione, ma un'abitudine" - Aristotele

 

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