I KPI (Key Performance Indicators) per la verifica della continuità aziendale sono un insieme di indicatori che aiutano le imprese a valutare la loro salute finanziaria e a prevedere la loro capacità di continuare a operare nel lungo termine.

Per valutare la continuità dell'azienda, potremmo applicare alcuni KPI chiave:

Liquidità: questo KPI valuta la capacità dell'impresa di generare abbastanza cassa da coprire le spese operative e di investimento. Viene valutata la liquidità corrente dell'impresa, cioè la sua capacità di coprire le passività a breve termine con le risorse liquide. Un'impresa con un'alta liquidità corrente è in grado di far fronte alle spese correnti e di investire in nuove opportunità, il che la rende più resiliente alle crisi.

Indebitamento: questo KPI valuta la quantità di debito che l'impresa ha rispetto al proprio patrimonio netto. Un'impresa con un alto livello di indebitamento può essere più vulnerabile alle fluttuazioni del mercato, poiché deve pagare interessi sui suoi debiti e deve fare in modo di avere abbastanza liquidità per soddisfare le scadenze dei pagamenti. Un'impresa con un basso livello di indebitamento è in genere più stabile e resiliente.

Margine di profitto: questo KPI valuta il rapporto tra il profitto e il fatturato dell'impresa. Un margine di profitto alto indica che l'impresa sta generando abbastanza entrate per coprire le spese e per generare un profitto. Tuttavia, un margine di profitto troppo alto potrebbe indicare che l'impresa sta applicando prezzi troppo alti ai propri clienti.

Rotazione dell'inventario: questo KPI valuta la velocità con cui l'impresa vende e rimpiazza il proprio inventario. Un'alta rotazione dell'inventario indica che l'impresa sta vendendo i propri prodotti in modo efficiente e che ha una domanda sufficiente da parte dei clienti. Tuttavia, una bassa rotazione dell'inventario può indicare che l'impresa sta accumulando troppo inventario e potrebbe avere difficoltà a vendere i propri prodotti.

Days Sales Outstanding (DSO): questo KPI valuta il tempo medio necessario per l'impresa per incassare i propri crediti dai clienti. Un DSO alto indica che l'impresa sta avendo difficoltà a incassare i propri crediti e può avere problemi di liquidità. Un basso DSO indica invece che l'impresa sta incassando i propri crediti in modo efficiente, il che migliora la sua liquidità e la sua capacità di far fronte alle proprie spese correnti.

Immaginiamo di avere un'impresa manifatturiera che produce attrezzature elettriche per il settore industriale. La società sta attraversando un periodo di difficoltà finanziarie a causa della forte concorrenza e dei problemi di cassa.

Per valutare la continuità dell'azienda, potremmo applicare alcuni KPI chiave:

Liquidità: il rapporto tra attività correnti e passività correnti dell'impresa potrebbe essere di 1,2, il che indica che l'impresa ha risorse sufficienti per coprire le sue passività a breve termine.

Indebitamento: il rapporto tra il debito totale dell'impresa e il patrimonio netto dell'impresa è del 55%, il che indica che l'impresa ha un alto livello di indebitamento.

Margine di profitto: il margine di profitto dell'impresa è del 7%, il che indica che l'impresa sta avendo difficoltà a coprire le sue spese operative e generare un profitto adeguato.

Rotazione dell'inventario: la rotazione dell'inventario dell'impresa è di 6 volte, il che indica che l'impresa sta gestendo in modo efficace il proprio inventario.

Days Sales Outstanding (DSO): il DSO dell'impresa è di 70 giorni, il che indica che l'impresa sta impiegando troppo tempo per incassare i propri crediti dai clienti.

Dalle analisi dei KPI sopra, emerge che l'impresa sta affrontando problemi finanziari e di liquidità, a causa dell'alto livello di indebitamento e del basso margine di profitto. L'impresa potrebbe adottare delle misure, come una ristrutturazione finanziaria o una ristrutturazione dell'organizzazione aziendale, per migliorare i suoi KPI e garantire la continuità delle sue attività. Potrebbe, ad esempio, lavorare per aumentare il margine di profitto, ridurre l'indebitamento e ridurre il DSO.

L'implementazione dei KPI per la verifica della continuità aziendale richiede comunque di investire del tempo e delle risorse per configurare e personalizzare i sistemi informatici dell'impresa per la raccolta, l'analisi e la reportistica dei dati necessari per il calcolo dei KPI. Inoltre, l'impresa potrebbe anche dover investire in formazione e sviluppo del personale per garantire che gli indicatori siano correttamente interpretati e utilizzati per prendere decisioni informate.

In sintesi, l'adozione dei KPI per la verifica della continuità aziendale consente alle imprese di valutare la propria capacità di resistere alle difficoltà finanziarie, di identificare eventuali problemi e di adottare le misure necessarie per garantire la loro sopravvivenza e il loro successo nel lungo termine.

 

"Eleva il tuo business a un livello superiore con la verifica costante dei KPI per la continuità aziendale !"

"Trasforma i dati in risultati: le KPI sono il motore della tua performance aziendale!"

"Guidare le prestazioni con precisione: le KPI portano l'azienda verso il successo!"

"Misurare per crescere: le KPI sono la chiave del successo aziendale!"

 

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa & business partner

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

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