Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare - Seneca 

Il controllo di gestione è un processo di raccolta, analisi, monitoraggio e diffusione di informazioni utili per guidare l'impresa verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali prescelti.
Il controllo di gestione non è un salvagente ma un metodo di navigazione e un processo continuo.

Nel controllo di gestione individuiamo le seguenti quattro fasi:
- Pianificazione: è il primo passo per eseguire il CdG e consiste nell'elaborazione delle strategie aziendali di medio-lungo periodo e di piani a breve termine (spesso sotto forma di budget);
- Attuazione o esecuzione: consiste nella mobilitazione delle risorse aziendali per il raggiungimento degli obiettivi prefissati;
- Controllo o reporting: Consiste nel verificare che i piani siano stati realizzati e che gli obiettivi siano stati raggiunti (Report);
- Correzione o valutazione: è l'ultima fase e consiste nella revisione dell'impiego delle risorse e dei piani per l'individuazione di  nuove strategie più efficaci e nuovi obiettivi di miglioramento.

Il controllo di gestione si attua mendiate:
Analisi e riclassificazione del bilancio;
Analisi comparata;
Budget o bilancio previsionale;
Analisi degli scostamenti;

L’analisi degli scostamenti è un’attività da svolgere almeno trimestralmente e consente di valutare periodicamente gli effettivi risultati ottenuti paragonandoli con quelli prefissati all’interno del bilancio previsionale. Questo tipo di analisi è utile per valutare l’efficacia dell’utilizzo delle risorse aziendali rispetto agli obiettivi prefissati.

Le funzioni aziendali coinvolte nel processo di controllo di gestione sono sicuramente l'imprenditore, i responsabili delle aree funzionali e il controller che è la figura specializzata nel controllo di gestione e supervisiona l'intero processo.

 

I vantaggi per l'azienda:
Migliorare la pianificazione;
Consentire di ottimizzare le risorse economiche aziendali;
Valutare l’andamento aziendale e pianificare obiettivi operativi;
Monitorare costantemente le performance e di confrontarle con gli obiettivi prefissati;
Migliorare le strategie di marketing e vendita;
Identificare i problemi e le opportunità di miglioramento all'interno dell'azienda;
Evidenziare le responsabilità nelle singole aree;
Razionalizzare le risorse dell'azienda e di aumentarne la loro efficienza;
Migliorare la comunicazione favorendo la collaborazione e la condivisione di informazioni;
Informare per poter fare scelte più consapevoli e redditizie.

 

I possibili svantaggi per l'azienda che non implementa un controllo di gestione sono:
Lavorare in perdita;
Sbagliare i prezzi di vendita;
Perdere di efficienza;
Viaggiare senza una meta;
Perdere di vista i crediti commerciali;
Non conoscere il linguaggio delle banche;
Confondere l’utile con il reddito lordo dei soci;
Sopravvalutare le possibilità dei software;
Fare il passo più lungo della gamba;
Ignorare il proprio rating;
Subire le situazioni;
Sbagliare le mosse.

"Non esistono pasti gratis" - Milton Friedman. Il controllo di gestione purtroppo ha un costo che potremmo stimare nella:
consulenza per la progettazione ed assistenza nella implementazione del sistema;
formazione del personale interno addetto al controllo di gestione;
acquisizione di un software specifico o realizzazione interna di strumenti ed applicazioni informatiche;
predisposizione di strumenti ed attività per la raccolta e registrazione dei dati.

E allora buon controllo di gestione a tutti !

 

“Se non sapete dove state andando, probabilmente finirete da qualche altra parte" - Laurence J. Peter

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 12-01-2017

 

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Francesco Cacchiarelli, economista di impresa, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989, iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Ovviamente "non esiste il controllo di gestione senza l’imprenditore". Il concetto vuole sottolineare che il controllo di gestione, che implica monitorare, pianificare e ottimizzare le operazioni aziendali, dipende in modo fondamentale dalla presenza e dall'input dell'imprenditore. Senza la guida e la visione strategica dell'imprenditore, il controllo di gestione non avrebbe un punto di partenza, poiché mancherebbe il contesto e la direzione per misurare e migliorare le performance aziendali. In breve, l'imprenditore è il motore che alimenta il controllo di gestione, rendendolo un elemento cruciale per il successo aziendale.