Testata Giornalistica On Line di Informazione Giuridico - Economica

 

Le imprese che intendono beneficiare del credito d'imposta per gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 nell'ambito del Piano Transizione 5.0 dovranno ottenere un bollino contabile rilasciato da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale.

Cosa significa?
La certificazione contabile è un documento che attesta l'effettivo sostenimento delle spese e la loro corrispondenza alla documentazione contabile.

Obbligo per tutti?
Sì, l'obbligo di certificazione contabile riguarda tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione e dal regime fiscale.

Cosa succede se non si ottiene la certificazione?
Non sarà possibile beneficiare del credito d'imposta.

A cosa serve la certificazione?
La certificazione serve a garantire la sola correttezza e la regolarità contabile delle spese ammesse al credito d'imposta.

Chi rilascia la certificazione?
La certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nel registro dei revisori legali.

Quanto costa la certificazione?
Il costo della certificazione varia a seconda della complessità dell'azienda e del numero di spese da certificare.

Le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti
Le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti possono ottenere un credito d'imposta per le spese sostenute per la certificazione contabile, fino a un massimo di 5.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate, circolare n. 8/E del 10 aprile 2019, al paragrafo 3.1, ha ha puntualizzato che il revisore deve accertarsi della regolarità formale dei documenti e dei contratti rilevanti ai fini della determinazione del credito di imposta e che nello svolgimento di tale attività non può affidarsi alle tecniche di campionamento, bensì deve procedere al controllo totale della documentazione.

La certificazione contabile rappresenta un passaggio fondamentale per accedere al credito d'imposta nell'ambito del Piano Transizione 5.0. La sua introduzione mira a garantire maggiore trasparenza e controllo sui finanziamenti destinati agli investimenti aziendali, contribuendo così a promuovere una crescita economica sostenibile e orientata al futuro.

 

Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

No Business Plan, No Fido

Analisi della capacità di rimborso delle PMI

Soldi in arrivo ? Cambia l'approccio con la tua Banca

Audit volontaria per l'Adeguatezza dei tuoi Assetti Aziendali

Cara impresa bastano 5mila euro di IVA non pagata ed è crisi

L'adeguamento degli assetti aziendali da obbligo a opportunità

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Attento amministratore se non adeguati gli assetti, la polizza assicurativa non ti salva

 

Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19  Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) pubblicato sulla GU n.52 del 2-3-2024,

articolo 38 Transizione 5.0 comma 15. Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d'imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. A tal fine, le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all'acquisizione dei beni agevolati devono contenere l'espresso riferimento alle disposizioni di cui al presente articolo.
L'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall'impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell'assunzione di tale incarico il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i principi di indipendenza elaborati ai sensi dell'articolo 10 del citato decreto legislativo n. 39 del 2010 e, in attesa della loro adozione, quelli previsti dal codice etico dell'International Federation of Accountants (IFAC). Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all'obbligo di certificazione della documentazione contabile previsto dal presente comma sono riconosciute in aumento del credito d'imposta per un importo non superiore a 5.000 euro, fermo restando, comunque, il limite massimo di cui al comma 7.

 

 

 

 

 

 

 

Il Fondo Nuove Competenze 2024, gestito da ANPAL (che da marzo 2024 diventa Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.), è un'iniziativa strategica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che mette a disposizione un miliardo di euro per la formazione e l'aggiornamento dei dipendenti. Le aziende che erogano formazione ai propri dipendenti possono quindi beneficiare di una riduzione del costo del lavoro. Ecco alcuni importanti dettagli:

Obiettivi:
Sostenere la crescita e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori
Adeguare le competenze alle nuove tecnologie e alle sfide del mercato
Migliorare la produttività e la competitività delle aziende

Destinatari:
Aziende di tutte le dimensioni e settori
Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, in apprendistato, in somministrazione e a tempo determinato con contratto di almeno 6 mesi

Tipologie di interventi finanziabili:
Corsi di formazione
Percorsi di aggiornamento professionale
Affiancamento di tutor aziendali
Certificazioni di competenze

Risorse finanziarie:
Le aziende possono ottenere fino a 3.000 euro per ogni dipendente da formare di finanziamento a fondo perduto
Il contributo può arrivare a coprire fino al 100% dei costi di formazione

Come disciplinato il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:
la retribuzione oraria è finanziata dal FNC per un ammontare pari al 60% del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard. Per chiarimenti su come calcolare il costo del lavoro e quali sono i criteri di verifica applicati da ANPAL, come da Decreto n. 275 del 23 settembre 2022, vi consigliamo di leggere la pagina dedicata su www.anpal.gov.it/faq;
gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria;
la quota di retribuzione oraria è rimborsata per intero in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. Tali accordi devono prevedere una riduzione di almeno un’ora del normale orario di lavoro settimanale.

 

Presentazione delle domande:
Le domande di finanziamento devono essere presentate online 
Le domande saranno valutate in base all'ordine di arrivo

Per sfruttare al meglio questa opportunità, è importante seguire alcuni passaggi chiave:
1. Valutare l'eleggibilità della tua azienda:
L'azienda deve essere in regola con i contributi previdenziali e assistenziali
Non deve aver beneficiato di altri finanziamenti per la formazione negli ultimi 12 mesi
Deve avere almeno un dipendente a tempo indeterminato

2. Identificare i corsi di formazione più adatti alle esigenze della tua azienda:
I corsi devono essere in linea con le priorità strategiche aziendali
Devono essere erogati da enti formativi accreditati
Devono avere una durata minima 

3. Predisporre la domanda di finanziamento:
La domanda deve essere presentata online tramite il sito web del Fondo Nuove Competenze
Deve essere corredata da una serie di documenti, tra cui il bilancio aziendale e il piano formativo

4. Gestire le pratiche burocratiche:
La presentazione della domanda e la successiva rendicontazione dei costi di formazione possono essere complesse
E' consigliabile richiedere l'assistenza di un consulente esperto

5. Monitorare l'andamento del progetto formativo:
E' importante monitorare la frequenza dei corsi e l'apprendimento dei dipendenti
In caso di necessità, è possibile modificare il piano formativo

 

Il Fondo Nuove Competenze rappresenta un'occasione imperdibile per le aziende che offre i seguenti vantaggi:
-Miglioramento delle competenze dei dipendenti
-Aumento della produttività e della competitività aziendale
-Maggiore attrattività per i talenti
-Riduzione del costo del lavoro

Le agevolazioni previste dal Fondo nuove competenze (FNC) sono poi cumulabili con quelle previste dai Fondi Interprofessionali.

 

Si ricorda che le informazioni fornite hanno solo carattere informativo e non sostituiscono la consulenza di un professionista.


Non perdere l'occasione del Fondo Nuove Competenze 2024!
-Un miliardo di euro a disposizione!
-Fino a 3.000 euro per ogni dipendente a fondo perduto!

Contattaci subito per una valutazione gratuita della tua azienda!

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

No Business Plan, No Fido 

Controllo di gestione per i supermercati

Cosa fare per migliorare gli assetti aziendali

La triade vincente: vendite, acquisti e tesoreria

Soldi in arrivo ? Cambia l'approccio con la tua Banca

Aumento del fatturato: il ruolo vitale di margine e incasso

Trova alternative ai prestiti bancari ottimizzando il tuo magazzino

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Formazione finanziata per adeguare i tuoi assetti aziendali e ottenere maggior credito

 

Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 Art. 88 Fondo Nuove Competenze
In vigore dal 28/02/2023
Modificato da: Decreto-legge del 29/12/2022 n. 198 Articolo 22 quater
1. Al fine di consentire la graduale ripresa dell'attivita' dopo l'emergenza epidemiologica, per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023, i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda ai sensi della normativa e degli accordi interconfederali vigenti, possono realizzare specifiche intese di rimodulazione dell'orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell'impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, con le quali parte dell'orario di lavoro viene finalizzato a percorsi formativi. Gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali, sono a carico di un apposito Fondo denominato "Fondo Nuove Competenze", costituito presso l'Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale SPAO. Il predetto fondo e' incrementato di ulteriori 200 milioni di euro per l'anno 2020 e di ulteriori 300 milioni di euro per l'anno 2021.

2. Alla realizzazione degli interventi di cui al comma 1 possono partecipare, previa intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, i Programmi Operativi Nazionali e Regionali di Fondo Sociale Europeo, i Fondi Paritetici Interprofessionali costituiti ai sensi dell'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 nonche', per le specifiche finalita', il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 che, a tal fine, potranno destinare al Fondo costituito presso l'ANPAL una quota delle risorse disponibili nell'ambito dei rispettivi bilanci.

3. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del presente decreto, sono individuati criteri e modalita' di applicazione della misura e di utilizzo delle risorse e per il rispetto del relativo limite di spesa.

 

 

 

 

 

I brevetti industriali sono oggi diventati un elemento cruciale per la protezione e la valorizzazione delle invenzioni. Inoltre, con l'introduzione del nuovo Patent Box, le aziende hanno ora l'opportunità di ottenere significativi vantaggi fiscali collegati ai loro brevetti industriali. In questo articolo, esploreremo i vantaggi dei brevetti industriali e del nuovo Patent Box, che possono portare a un notevole impatto positivo sulle aziende e sul loro valore complessivo.

Cosa è un Brevetto per Invenzione Industriale: Si tratta di una "soluzione a un problema tecnico". Può riguardare un prodotto o un processo e deve soddisfare determinati requisiti per essere brevettabile.

Chi può brevettare: Sia le persone fisiche che le persone giuridiche (come le aziende) possono depositare una domanda di brevetto per invenzione industriale.

Requisiti richiesti:
Novità: L'invenzione non deve essere già conosciuta o compresa nello "stato della tecnica", ovvero tutto ciò che è stato reso pubblico prima della data del deposito della domanda di brevetto.
Attività Inventiva: Deve essere considerata un'attività inventiva, il che significa che non deve essere ovvia per una persona esperta del settore basandosi sullo stato della tecnica.
Industrialità: Deve essere suscettibile di applicazione industriale, il che significa che può essere fabbricata o utilizzata in un'industria, compresa l'agricoltura.
Liceità: Deve essere legale e non contrario all'ordine pubblico o al buon costume.

Durata: La durata massima di un brevetto industriale è di 20 anni dalla data di deposito della domanda, a condizione che vengano pagate le tasse di mantenimento annuale a partire dalla quinta annualità. Una volta scaduto, un brevetto non può essere rinnovato o prorogato.

I Vantaggi dei Brevetti industriali

I brevetti industriali rappresentano quindi il diritto esclusivo di produrre, utilizzare e vendere un'invenzione per un periodo di tempo determinato. Ecco alcuni dei principali vantaggi dei brevetti industriali per le aziende:

Protezione legale: I brevetti offrono una solida protezione legale per le invenzioni. Questo impedisce ad altri di sfruttare l'invenzione senza il permesso del titolare del brevetto, fornendo un vantaggio competitivo cruciale.

Incentivo all'innovazione: La promessa di ottenere un brevetto può essere un potente incentivo all'innovazione. Le aziende sono spinte a investire in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove soluzioni e prodotti.

Valorizzazione degli Asset immateriali: I brevetti rappresentano un asset immateriale che può aumentare il valore complessivo dell'azienda. Possono essere considerati attivi di bilancio di grande valore.

Differenziazione sul mercato: La detenzione di brevetti può differenziare un'azienda dai suoi concorrenti, indicando che è in grado di sviluppare soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate.

Attrattività per gli investitori: Gli investitori spesso attribuiscono un valore significativo alle aziende che detengono brevetti solidi, poiché rappresentano un'indicazione di innovazione e potenziale di crescita.

 

Il Nuovo Patent Box e i suoi benefici

Il nuovo Patent Box è una misura fiscale introdotta per incentivare le aziende a proteggere e sfruttare i loro beni immateriali, tra cui brevetti industriali e software registrati. Ecco alcuni dei benefici chiave del nuovo Patent Box:

Deduzioni fiscali aggiuntive: Il cuore del Patent Box è la deduzione fiscale aggiuntiva. Le aziende possono beneficiare di una deduzione fiscale del 110% sui costi legati ai beni immateriali. Ciò riduce l'onere fiscale complessivo e aumenta la liquidità aziendale.

Aumento della liquidità: La deduzione fiscale aggiuntiva porta a un aumento della liquidità disponibile per l'azienda, che può essere reinvestita in nuovi progetti o usata per coprire spese correnti.

Protezione legale incentivata: Il Patent Box incentiva le aziende a proteggere i loro beni immateriali mediante la registrazione di brevetti, software e altri asset. Questa protezione non solo aumenta il valore degli asset, ma protegge anche l'azienda da potenziali violazioni e contraffazioni.

Competitività potenziata: Investire in innovazione tecnologica e sviluppo di brevetti e software può migliorare la competitività dell'azienda sul mercato. Le soluzioni uniche e di alta qualità possono attirare nuovi clienti e generare un vantaggio competitivo duraturo.

Cumulo con altri benefici fiscali: Il nuovo Patent Box può essere cumulato con altri benefici fiscali, come il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo, consentendo alle aziende di massimizzare i loro risparmi fiscali.

In sintesi, l'uso dei brevetti industriali e del nuovo Patent Box può portare a una maggiore protezione legale, un aumento del valore patrimoniale, un vantaggio competitivo e notevoli risparmi fiscali per le aziende. Queste misure incentivano l'innovazione e la protezione dei beni immateriali, contribuendo a promuovere la crescita e la competitività delle imprese. Le aziende che sfruttano appieno queste opportunità possono godere di un vantaggio significativo sul mercato.

I brevetti industriali e il nuovo Patent Box offrono protezione legale, vantaggi fiscali e competenza competitiva alle aziende. Un'opportunità da non perdere! #Innovazione #Brevetti #PatentBox

Se desideri scoprire come i brevetti industriali e il nuovo Patent Box possono aiutarti a guadagnare più soldi e aumentare la tua liquidità aziendale, non esitare a contattarci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oggi stesso ! Siamo qui per rispondere alle tue domande e aiutarti a massimizzare il valore del tuo patrimonio immateriale.

 

Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 
 

Attento imprenditore.

Il ruolo del controller in azienda

Pagare meno imposte con il Patent Box

Come aumentare la bancabilità della tua azienda

Vuoi aumentare i tuoi Profitti e la Liquidità? Investi

Certificazione contabile per credito Ricerca e Sviluppo

Formazione finanziata per gli adeguati assetti per le PMI

Audit volontaria per l'Adeguatezza dei tuoi Assetti Aziendali

Recuperare liquidità migliorando la gestione del magazzino

Controllo di gestione per migliorare i risultati del tuo business

Trasforma la tua azienda con noi: Storie di successo costruite su misura

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Vantaggi dell'approccio Forward-Looking nel nuovo rapporto Banca-Impresa

Il riposizionamento strategico: Rinnovare le imprese per affrontare le sfide del futuro

Evita i pericoli di un Controllo di Gestione inadeguato: Ottimizza i tuoi guadagni aziendali

 

 

Nel contesto aziendale sempre più complesso e competitivo, garantire l'efficacia e la conformità degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili è diventato fondamentale per le imprese. L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali emerge come uno strumento strategico per valutare e migliorare l'efficienza operativa, identificare potenziali rischi e garantire la conformità alle normative vigenti. Esploriamo insieme l'importanza e i vantaggi dell'audit volontaria per le imprese che desiderano raggiungere alti standard di governance e prestazioni aziendali.

Cos'è l'Audit Volontaria per l'Adeguatezza degli Assetti Aziendali?

L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali è una revisione sistematica e indipendente delle strutture organizzative, dei processi amministrativi e dei sistemi contabili di un'impresa. Questo tipo di audit è "volontario" nel senso che viene richiesto e avviato dall'azienda stessa, senza essere una condizione imposta da normative o autorità esterne. Il suo obiettivo principale è valutare l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei processi aziendali, al fine di identificare punti di forza e di debolezza e proporre miglioramenti.

Vantaggi dell'Audit Volontaria per l'Adeguamento Aziendale

Miglioramento dell'efficienza operativa: L'audit volontaria consente di esaminare attentamente i flussi di lavoro, le procedure e i sistemi aziendali. Identificare aree di inefficienza permette di apportare correzioni e ottimizzazioni, riducendo gli sprechi di risorse e aumentando l'efficienza globale dell'azienda.

Riduzione dei rischi: Un audit approfondito consente di individuare e gestire i rischi aziendali in modo proattivo. Identificando potenziali vulnerabilità e situazioni di rischio, l'azienda può adottare misure preventive per evitare potenziali crisi o situazioni di squilibrio.

Conformità normativa: L'audit volontaria aiuta a garantire che l'azienda sia in linea con le normative e le regolamentazioni applicabili. Ciò riduce il rischio di sanzioni e multe derivanti da errori o inadempienze nelle pratiche aziendali.

Credibilità e Fiducia: Sottoporsi a un audit volontaria dimostra l'impegno dell'azienda verso la trasparenza e la responsabilità aziendale. Ciò aumenta la credibilità e la fiducia tra gli stakeholder, come investitori, clienti, fornitori e istituti finanziari.

Miglioramento delle prestazioni: Gli esiti dell'audit offrono una visione completa delle prestazioni aziendali. Queste informazioni possono essere utilizzate per stabilire obiettivi chiari e sviluppare strategie per il miglioramento continuo.

Valutazione della Governance Aziendale: L'audit volontaria comprende una valutazione della governance aziendale, analizzando la struttura decisionale e i meccanismi di controllo interni. Ciò consente di individuare eventuali aree di miglioramento nella gestione e nella responsabilità aziendale.

 

Il Ruolo degli Esperti nella Valutazione degli Assetti Aziendali

Per ottenere i massimi benefici dall'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali, è cruciale coinvolgere esperti qualificati ed esterni all'azienda. Professionisti con esperienza in audit aziendale e governance possono offrire una visione oggettiva e imparziale, garantendo che la valutazione sia accurata e completa.

La scelta di consulenti affidabili e competenti è fondamentale per ottenere risultati significativi dall'audit. Gli esperti non solo svolgeranno l'audit stesso, ma forniranno anche consigli preziosi per l'implementazione delle raccomandazioni emerse dall'analisi.

 

L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali è un'opportunità preziosa per le imprese che aspirano a raggiungere elevati standard di governance, conformità e prestazioni aziendali. Oltre a migliorare l'efficienza operativa e a ridurre i rischi, l'audit consente di dimostrare impegno verso la responsabilità aziendale e di guadagnare la fiducia degli stakeholder.

Investire nella revisione indipendente degli assetti aziendali è un passo importante verso una gestione aziendale più solida e orientata al successo a lungo termine. L'audit volontaria offre un'occasione unica per valutare la salute aziendale e intraprendere azioni correttive per il miglioramento continuo.

"Rafforza la tua azienda con l'audit volontaria per gli assetti aziendali: La chiave per una gestione efficace e conforme alle norme."

Con questa consapevolezza, le imprese possono guardare avanti con fiducia, sapendo di essere ben preparate per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il futuro riserva.

#adeguatiassetti   #temporaryadeguatiassetti   #metodoEba2086   #qaserpmi   #compliance2086   #specialistiadeguatiassetti   #miglioramentocontinuo   #auditaziendale   #conformitànormativa   #rischiaziendali  #temporaryCFO

 

Articolo redatto da 

Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

 

Per la progettazione, l'implementazione, il monitoraggio e l'audit di un sistema di adeguati assetti aziendali scrivici   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   

Collaboriamo anche con revisori, avvocati, banche, CFO, consulenti, fondi interprofessionali, organismi di vigilanza, temporary manager.

 

No Business Plan, No Fido

Il valore di un buon consiglio 

Check-list operativa adeguati assetti

Conseguenze mancanza adeguati assetti

Cosa fare per migliorare gli assetti aziendali

Tappare i fori prima di aggiungere altra acqua

Guida l'impresa come guideresti la tua automobile

Analisi Centrale dei Rischi opportunità per le aziende

Le persona giuste, al posto giusto, al momento giusto

Visto di congruità dell’informativa finanziaria aziendale

Aumento del fatturato: il ruolo vitale di margine ed incasso

Il controllo di gestione: un investimento strategico per le PMI

Trova alternative ai prestiti bancari ottimizzando il tuo magazzino

Come compensare una cartella di pagamento con altri crediti tributari

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Attento amministratore se non adeguati gli assetti, la polizza assicurativa non ti salverà

Perché una certificazione degli adeguati assetti aziendali? Tu imprenditore te lo sei mai chiesto?

L'assenza di adeguati assetti è più grave quando l'azienda non si trova in crisi Tribunale Catanzaro 2024

Benefici per il revisore nella certificazione di adeguati assetti e continuità aziendale da parte di un consulente esterno

 

 

Oggi identificare e affrontare per tempo le criticità aziendali è cruciale per il successo a lungo termine di un'impresa. La capacità di valutare in modo critico i punti deboli di un'azienda e di trovare soluzioni innovative è fondamentale per la sua sopravvivenza e crescita. Recentemente, ho avuto l'opportunità di visitare un'azienda operante nel settore manifatturiero per condurre un'analisi delle principali criticità aziendali che stavano influenzando le sue operazioni. Questa esperienza ha offerto un quadro dettagliato di come le sfide aziendali possano minare l'efficienza e la redditività.
L'attività richiestomi dall'imprenditore era quello di esaminare da vicino l'organizzazione, le pratiche e i processi operativi dell'azienda al fine di individuare le aree che richiedevano miglioramenti significativi. La mia missione era quella di analizzare attentamente la sua attività e formulare un resoconto dettagliato delle principali criticità aziendali che ostacolavano la sua crescita e il suo successo a lungo termine.
Ciò che ho scoperto durante questa visita è stato istruttivo e ha offerto una panoramica delle sfide comuni che molte aziende possono affrontare. Questo articolo esplorerà in dettaglio le criticità aziendali individuate durante la mia visita, fornendo un quadro completo delle aree che richiedevano un'attenzione immediata. Dalla mancanza di una strategia chiara a inefficienze operative, dalla confusione finanziaria alla resistenza al cambiamento, ogni aspetto critico verrà analizzato in profondità.
Sia che tu sia un imprenditore in cerca di ispirazione per migliorare la tua attività o un professionista interessato a comprendere meglio le sfide aziendali comuni, questa esperienza di analisi delle criticità aziendali ti fornirà spunti interessanti e una comprensione più approfondita delle sfide e delle opportunità nel mondo degli affari. Scoprirai come un'azienda può trarre vantaggio dall'identificazione delle criticità e dalla ricerca di soluzioni innovative per affrontarle.
Ora, addentriamoci nell'analisi delle principali criticità aziendali riscontrate durante la mia visita in azienda e comuni a molte PMI.

Navigazione a vista: Una visione mancante
Una delle prime criticità che ho riscontrato in questa azienda è stata la mancanza di una strategia chiara e di una visione a lungo termine. L'azienda aveva navigato per anni senza una direzione definita, prendendo decisioni giorno per giorno senza un quadro d'insieme. Questa mancanza di visione aveva iniziato a minare la crescita e la stabilità dell'azienda, rendendo difficile competere efficacemente sul mercato.

Margini di profitto incerti e strategie di prezzo basate sulla concorrenza
Un'altra criticità che ho scoperto durante la mia visita all'azienda riguarda la mancanza di una chiara comprensione dei margini di profitto. L'azienda operava senza una visione precisa dei costi e dei ricavi associati ai suoi prodotti o servizi e questo aveva un impatto diretto sulla determinazione dei prezzi.
I prezzi dei prodotti o servizi venivano principalmente fissati osservando ciò che facevano i concorrenti. Questo approccio, sebbene possa essere utile in certe situazioni "urgenti", aveva il potenziale per mettere a rischio i margini di profitto dell'azienda. Senza una conoscenza approfondita dei costi di produzione e dei margini di profitto desiderati, l'azienda rischiava di fissare prezzi che potevano non essere sostenibili a lungo termine.

Inefficienze nella gestione del magazzino e degli incassi
Un'altra sfida significativa era rappresentata dalle inefficienze nella gestione del magazzino e degli incassi. Le operazioni di stoccaggio non erano ottimizzate, causando ritardi nella consegna dei prodotti ai clienti. Inoltre, la gestione dei pagamenti dai clienti non era adeguatamente monitorata, portando a perdite finanziarie. Questa situazione aveva un impatto negativo sulla reputazione dell'azienda e sulla sua capacità di mantenere relazioni solide con i clienti.

Mancanza di Cash Flow: Una vista offuscata
L'azienda aveva difficoltà a mantenere un cash flow stabile a causa di una mancanza di visibilità sui flussi di cassa in entrata e in uscita. La mancanza di pianificazione finanziaria aveva portato a periodi in cui non c'erano risorse finanziarie adeguate per coprire le spese correnti. Questo aveva creato una situazione di costante ansia e incertezza.

Confusione tra finanze private e aziendali
Un altro problema critico era la confusione tra le finanze personali dell'imprenditore e quelle dell'azienda stessa. Questa mancanza di separazione tra le finanze private e aziendali aveva reso difficile il tracciamento accurato dei costi e delle entrate aziendali. La mia visita ha rivelato la necessità di una gestione finanziaria più rigorosa e di una chiara divisione tra le finanze personali e quelle aziendali.

Mancanza di liquidità e contabilità non aggiornata
Un'altra criticità affrontata riguardava la mancanza di liquidità e una contabilità non aggiornata. L'azienda stava lottando per coprire le spese correnti, e il fatto che la contabilità non fosse allineata alle transazioni correnti creava problemi anche di reporting finanziario. Questo scenario stava erodendo la fiducia delle banche e degli stakeholder.

Assenza di budget e business plan
La mia visita ha anche rivelato la mancanza di un budget e di un piano aziendale. Questo ha limitato la capacità dell'azienda di stabilire obiettivi chiari e strategie a lungo termine. Senza una guida strategica, l'azienda rischiava di rimanere intrappolata in una serie di decisioni tattiche a breve termine.

Uso eccessivo degli affidamenti bancari
Un'ulteriore criticità era rappresentata dall'uso eccessivo degli affidamenti bancari. L'azienda dipendeva fortemente dai finanziamenti bancari, aumentando il suo rischio finanziario. Questa dipendenza eccessiva da fonti di finanziamento esterne aveva il potenziale per creare instabilità finanziaria.

Mancanza di delega, assenza di organigramma e mansionario
L'imprenditore che dirigeva l'azienda si trovava in una situazione di carico di lavoro eccessivo a causa della mancanza di delega delle responsabilità. Inoltre, l'azienda non aveva un organigramma o un mansionario chiari, il che causava confusione e inefficienze operative. Questa mancanza di struttura organizzativa aveva il potenziale per ostacolare lo sviluppo dell'azienda.

Scarsa digitalizzazione dei processi e assenza di procedure scritte
Un'altra criticità identificata era la scarsa digitalizzazione dei processi aziendali. L'azienda non aveva adottato adeguatamente soluzioni digitali per migliorare l'efficienza operativa. Inoltre, mancavano procedure scritte documentate, il che poteva portare a errori, inefficienze e incoerenze nelle operazioni quotidiane.

Assenza di sistema di monitoraggio delle performance e resistenza al cambiamento
La mancanza di indicatori chiave di performance (KPI) e di sistemi di monitoraggio ostacolava il miglioramento continuo. Inoltre, l'azienda mostrava resistenza al cambiamento e all'adozione di nuove strategie o tecnologie, rendendo difficile l'adattamento alle sfide del mercato in evoluzione.

 

La mia visita a questa azienda ha evidenziato una serie di criticità aziendali che influenzavano significativamente il suo operato e il suo potenziale di crescita. Dalla mancanza di una strategia chiara all'uso eccessivo degli affidamenti bancari, ogni aspetto critico aveva un impatto diretto sulla salute finanziaria e operativa dell'azienda.

Queste sfide comuni richiedono attenzione immediata e soluzioni efficaci. È fondamentale che le aziende riconoscano l'importanza di affrontare tali criticità in modo proattivo per evitare il deterioramento della situazione e per garantire una crescita sostenibile.

L'obiettivo principale dell'analisi delle criticità aziendali è quello di identificare i punti deboli e le opportunità di miglioramento. Tuttavia, riconoscere questi problemi è solo il primo passo. La successiva fase consiste nell'implementare piani d'azione mirati e strategie innovative per affrontare queste criticità e ristabilire una base solida per il successo.

 

Se la tua azienda si trova di fronte a sfide simili o desideri migliorare le sue operazioni, la mia esperienza in questa visita dimostra quanto sia importante affrontare le criticità aziendali con determinazione. Identificare e risolvere le criticità aziendali può aprire la strada a nuove opportunità e migliorare significativamente la redditività e la crescita.

Se desideri ulteriori informazioni o assistenza nella gestione delle criticità aziendali, non esitare a contattarci. Saremo lieti di offrire consulenza e supporto personalizzati per affrontare le tue sfide specifiche e sviluppare soluzioni su misura per il successo della tua azienda.

Per ulteriori dettagli e per discutere delle tue esigenze aziendali, ti invitiamo a contattarci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Siamo qui per aiutarti a superare le sfide aziendali e a raggiungere nuovi traguardi di successo.

Ricorda che il mondo degli affari è in costante evoluzione, e affrontare le criticità aziendali in modo efficace è essenziale per rimanere competitivi e prosperare nel lungo termine. Non esitare a fare il primo passo verso un futuro aziendale più solido e redditizio contattandoci oggi stesso.

 

No Business Plan, No Fido !

Pagare meno imposte con il Patent Box

Come aumentare la bancabilità della tua azienda

Le persona giuste, al posto giusto, al momento giusto

Superare la logica "Prodotto-Centrica" nell'imprenditoria

Audit volontaria per l'Adeguatezza dei tuoi Assetti Aziendali

Trova alternative ai prestiti bancari ottimizzando il tuo magazzino

Evita Perdite Costose: Investi nel Controllo Aziendale Personalizzato

Trasforma la tua azienda con noi: Storie di successo costruite su misura

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

L'importanza della chiarezza nei ruoli aziendali e la gestione delle criticità

L'incredibile valore del risparmio di tempo: Lo sconto che dovresti chiedere

Il riposizionamento strategico: Rinnovare le imprese per affrontare le sfide del futuro

 

 

 

Francesco Cacchiarelli commercialista ed economista d'impresa 

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989 

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999 

Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 

 

 

Basilea 3 rappresenta una serie di norme e regolamenti sviluppati dal Comitato di Basilea per la supervisione bancaria (BCBS) con l'obiettivo principale di rafforzare la stabilità del settore bancario e promuovere una gestione del rischio più solida. L'accordo è stato introdotto in risposta alla crisi finanziaria del 2008, con l'intento di mitigare il rischio di crisi bancarie che potrebbero avere impatti globali.

Nuove norme e impatto sulle Banche:
Le nuove norme di Basilea III prevedono un aumento graduale del capitale delle banche, stimato tra il 3% e il 5%, a partire dal 2025. Questo aumento graduale permetterà alle banche di rafforzare la propria solidità finanziaria senza impatti eccessivamente negativi sulla capacità di prestito.

Aumento del Capitale e riduzione della redditività:
Le banche dovranno aumentare il proprio capitale per soddisfare i requisiti di Basilea III, il che comporterà un aumento del costo del capitale. Le banche con un basso livello di capitale saranno maggiormente colpite, dovendo accantonare una parte maggiore dei loro profitti per rafforzare il capitale. Questo potrebbe ridurre la redditività delle banche, specialmente per quelle con un modello di business ad alta leva.

Riduzione della capacità di prestito:
Per soddisfare i nuovi requisiti, le banche potrebbero essere costrette a ridurre la loro capacità di prestito. Ciò significa che potrebbero essere più selettive nella concessione di prestiti alle imprese, con particolare attenzione a quelle con un profilo di rischio più elevato. Le piccole e medie imprese potrebbero essere maggiormente colpite dalla riduzione dell'accesso al credito.

Maggiore concentrazione nel settore bancario:
Le banche più grandi e meglio capitalizzate saranno in una posizione migliore per soddisfare i requisiti di Basilea III, il che potrebbe portare a un maggiore grado di concentrazione nel settore bancario. Le banche più piccole e meno capitalizzate potrebbero avere difficoltà ad adeguarsi alle nuove regole, perdendo competitività rispetto alle banche più grandi.

 

Impatto sulle PMI:
Difficoltà di accesso al credito:
Le imprese potrebbero incontrare maggiori difficoltà nell'ottenere prestiti dalle banche, specialmente se hanno un profilo di rischio più elevato. Ciò potrebbe ostacolare la crescita e l'investimento delle imprese, in particolare le piccole e medie imprese.

Aumento del costo del denaro:
Le banche potrebbero aumentare i tassi di interesse sui prestiti per compensare l'aumento del costo del capitale. Questo potrebbe aumentare il costo del credito per le imprese, in particolare per quelle con un elevato livello di indebitamento.

Maggiori oneri di rendicontazione:
Le imprese potrebbero dover fornire alle banche più informazioni per ottenere un prestito, aumentando così l'onere di rendicontazione. Questo potrebbe richiedere alle imprese di investire risorse aggiuntive nella preparazione di documentazione dettagliata sulla propria situazione finanziaria.

Opportunità per le Aziende con un buon profilo di rischio:
Nonostante le sfide, le imprese con un buon profilo di rischio potrebbero essere in grado di ottenere prestiti a tassi di interesse più vantaggiosi. Questo potrebbe dare loro un vantaggio competitivo rispetto ad altre imprese con un rischio più elevato.

 

L'implementazione di Basilea 3 avrà un impatto significativo sulle banche e sulle imprese, influenzando il modo in cui le istituzioni finanziarie operano e le imprese accedono al credito. Le nuove norme introdotte mirano a rafforzare la solidità del sistema bancario globale e promuovere una gestione del rischio più solida, ma comportano anche sfide e cambiamenti significativi per entrambe le parti coinvolte.

Le principali sfide per le banche derivano dall'aumento dei requisiti patrimoniali e di liquidità, che potrebbero ridurre la redditività e la capacità di concedere prestiti. Questo potrebbe portare a una maggiore selettività nel concedere finanziamenti e a un aumento dei costi del credito per le imprese.

D'altra parte, le imprese dovranno affrontare difficoltà nell'ottenere prestiti e potrebbero sperimentare un aumento dei tassi di interesse sui finanziamenti. Tuttavia, comprendere il meccanismo del capitale di garanzia e migliorare la propria situazione finanziaria può aiutare le imprese a mitigare gli effetti negativi e adattarsi alle nuove esigenze del mercato.

Guardando al futuro, il capitale di garanzia continuerà a essere un elemento cruciale per la stabilità del sistema finanziario e per la concessione di credito alle imprese. Le banche dovranno continuare a trovare modi per adeguarsi alle nuove normative e migliorare la propria solidità finanziaria, mentre le imprese dovranno concentrarsi sulla gestione del rischio e sulla comunicazione efficace con le istituzioni finanziarie.

Basilea 3 rappresenta una sfida e un'opportunità per le banche e le imprese di rafforzare la resilienza del sistema finanziario e promuovere una crescita economica sostenibile, attraverso una gestione del rischio più solida e una maggiore trasparenza nel settore bancario.

 

No Business Plan, No Fido

Vedere le situazioni con chiarezza

Come aumentare la bancabilità delle PMI

Cosa fare per migliorare gli assetti aziendali

Il concetto di costo opportunità per una azienda

Analisi Centrale dei Rischi opportunità per le PMI

Soldi in arrivo ? Cambia l'approccio con la tua Banca

La sensazione illusoria e la verità dei numeri nelle PMI

Audit volontaria per l'Adeguatezza dei tuoi Assetti Aziendali

La rata del finanziamento del nuovo capannone è sostenibile ?

Servizi analisi e gestione del Cash Flow per audit Codice Crisi

Trova alternative ai prestiti bancari ottimizzando il tuo magazzino

Come migliorare la Posizione Finanziaria Netta (PFN)  delle PMI

Evita Perdite Costose:  Investi nel Controllo Aziendale Personalizzato

Adeguati assetti e nuove linee guida EBA la rivoluzione nei fidi bancari

Trasforma la tua azienda con noi: Storie di successo costruite su misura

Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali

Una visita alla ricerca di soluzioni: Analisi delle principali criticità aziendali

 

Concetti:

Basilea 3: Insieme di norme e regolamenti sviluppati dal Comitato di Basilea per la supervisione bancaria al fine di rafforzare la stabilità del settore bancario e promuovere una gestione del rischio più solida.

Requisiti patrimoniali minimi: Primo pilastro di Basilea III, focalizzato sul rafforzamento del capitale delle banche per renderle più resilienti alle perdite, introducendo nuovi requisiti patrimoniali per il rischio di credito, di mercato e operativo.

Controllo prudenziale: Secondo pilastro di Basilea III, riguarda il rafforzamento del processo di supervisione delle banche da parte delle autorità competenti, concentrandosi sulla governance aziendale, sulla gestione del rischio e sui sistemi di controllo interno delle banche.

Disciplina di Mercato: Terzo pilastro di Basilea III, mira a migliorare la trasparenza delle banche e a rafforzare la disciplina di mercato, promuovendo la pubblicazione di informazioni quantitative e qualitative sulle attività, sui rischi e sulla governance delle banche.

Capitale di Garanzia: Rappresenta una riserva di denaro che le banche devono detenere per coprire le perdite in caso di insolvenza dei mutuatari, importante per proteggere i depositanti, assicurare la stabilità del sistema finanziario e promuovere una sana concorrenza.

Bancabilità: Capacità di un'impresa di ottenere prestiti o altri servizi finanziari dalle banche, influenzata da fattori come il merito creditizio, la situazione finanziaria e la gestione del rischio dell'impresa.

 

 

Pagina 1 di 58

Devi aprire la partita IVA? Cerca qui la tua attività..