Il Fatturato è vanità. Il Profitto è salute. La Cassa è realtà.

Condizione indispensabile per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’azienda è la creazione costante di uno stato di “equilibrio generale”, da mantenere e possibilmente migliorare nel tempo. Questo concetto di equilibrio generale si scompone nei concetti di equilibrio economico, equilibrio patrimoniale ed equilibrio finanziario che andremo ora ad approfondire.

Il concetto di equilibrio finanziario è complesso e sfaccettato. Possiamo generalmente dire che per equilibrio finanziario si intende la capacità costante di disporre delle masse monetarie generate con la liquidità procurata dai realizzi o con nuovi finanziamenti e dai ricavi della gestione (entrate) per far fronte regolarmente agli obblighi di pagamento (uscite) senza compromettere l’equilibrio economico.

Un’azienda opera in condizioni di equilibrio finanziario quando riesce a conseguire:


Un appropriato rapporto tra investimenti e finanziamenti di breve durata;
Un appropriato rapporto tra investimenti e finanziamenti di lunga durata;
Un appropriato rapporto tra mezzi finanziari di origine esterna e di origine interna.


L'equilibrio finanziario è quindi una condizione di ordine:
Quantitativo: i volumi delle entrate devono essere pari o superiori ai volumi delle uscite che nascono dalla gestione;
Temporale: in ogni istante le entrate devono essere tali da coprire le uscite.

Esistono degli indicatori per misurare la capacità aziendale di far fronte al pagamento dei debiti e per misurare tale equilibrio finanziario.

Uno dei più importanti indici di equilibrio finanziario è rappresentato dal quoziente EBIT/oneri di finanziamento ovvero gli utili di bilancio al lordo di interessi e tasse sul reddito per far fronte agli oneri finanziari.

Un altro indice è rappresentato dall’indice di liquidità corrente (current ratio) che è il quoziente tra  (Disponibilità liquide e correnti + Disponibilità liquide differite + Rimanenze)/Passività correnti che se minore di 1 significa squilibrio finanziario.

Il margine di tesoreria permette invece, di capire quante attività liquide o prontamente liquidabili possono coprire le passività correnti.

Se rapporti i debiti verso le banche a breve, medio e lungo termine e il MOL hai una indicazione di quanto l’indebitamento bancario incida sulla redditività della gestione caratteristica. I debiti verso le banche non dovrebbero superare 3 volte il MOL, altrimenti è probabile che possano mancare le risorse per rimborsare i prestiti.

Il rapporto PFN / EBITDA dovrebbe esprimere in quanti anni l’azienda sarebbe in grado di ripagare i debiti finanziari e così via.

Da quanto fin qui letto avrai compreso che una delle principali cause di default dell’impresa è la mancanza di liquidità necessaria per proseguire la propria attività e onorare i propri debiti e che Cash is the King”.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 28-10-2016

 

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