L'EBIT è l'acronimo che deriva dall'espressione inglese Earning Before Interest and Tax - ossia il risultato aziendale ante interessi e oneri finanziari (C17) e imposte (D20) - ed è un "indice" che quindi rappresenta il reddito operativo e che in pratica enuncia la capacità di un'azienda di realizzare un reddito disponibile per ripagare i terzi che hanno apportato capitale di credito (come banche e terzi finanziatori) attraverso interessi o assimilati - di pagare le imposte e di remunerare il capitale proprio mediante l’utile realizzato.
Leggi tutto: Cos'è l'EBIT
Il mondo è in costante evoluzione, e le aziende devono adattarsi per sopravvivere e prosperare in questo ambiente mutevole. Nel passato, l'imprenditore si concentrava sull'analisi dei dati del problema e sull'identificazione delle fasi cicliche per guidare le decisioni e gli investimenti. Tuttavia, oggi la realtà è diversa. Le aziende devono abbracciare la velocità, la prontezza e l'azione per mettere in sicurezza la propria posizione nel mercato. Questo articolo esplorerà le riflessioni sulla necessità di revisionare, aggiornare e migliorare costantemente le strategie aziendali, concentrandosi sull'importanza di cogliere i segnali deboli, prendere decisioni rapide ed efficaci, e implementarle con celerità.
Aggiornamento delle strategie:
Il contesto esterno è in continua evoluzione, come le condizioni meteorologiche e le correnti in mare aperto. Di conseguenza, le aziende devono rivedere costantemente i propri obiettivi e rotte, non perché erano errati in origine, ma perché non sono più adatti al nuovo scenario. Questo non significa cancellare tutto ciò che è stato fatto, ma piuttosto adattarsi alle mutate condizioni e alle manovre dei concorrenti. Le aziende che si affidano a strategie obsolete rischiano di rimanere indietro e di perdere opportunità cruciali.
Velocità nell'agire:
Nel contesto attuale, le previsioni, il rischio e le alternative sono diventate le variabili principali su cui l'imprenditore deve concentrarsi. Cogliere i segnali deboli e comprendere tempestivamente i cambiamenti nel mercato sono elementi chiave per rimanere competitivi. L'attesa può essere una strategia rischiosa, poiché le opportunità possono svanire rapidamente e i concorrenti possono cogliere prima di noi le occasioni di successo. È fondamentale agire in modo rapido ed efficiente, prendendo decisioni informate che si adattino alle nuove sfide e opportunità.
Implementazione rapida:
Prendere decisioni rapide è solo il primo passo, ma l'implementazione tempestiva è altrettanto cruciale. Un'azienda che agisce con lentezza nel mettere in atto le decisioni prese rischia di perdere l'inerzia e di non capitalizzare appieno sulle opportunità identificate. L'implementazione rapida richiede una struttura organizzativa agile e una comunicazione efficiente tra i dipartimenti. Ciò consente all'azienda di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato, di innovare e di rimanere al passo con i concorrenti.
In un mondo in cui il cambiamento è la costante, le aziende devono abbracciare l'evoluzione del mercato e mettere in sicurezza il proprio futuro. La revisione, l'aggiornamento e il miglioramento costante delle strategie sono fondamentali per rimanere competitivi. La velocità nel cogliere i segnali deboli, nel prendere decisioni e nell'implementarle è l'elemento distintivo che separa le aziende di successo da quelle che restano indietro. In scenari incerti, l'attesa è una strategia rischiosa, mentre l'azione tempestiva offre un vantaggio competitivo. Le aziende che riescono a combinare un'analisi approfondita con una prontezza nell'agire saranno in grado di affrontare il futuro con serenità e prosperare in un ambiente in continua evoluzione.
Attento imprenditore
No Business Plan, No Fido
L'importanza del rapporto PFN/EBITDA
Cosa fare per migliorare gli assetti aziendali
Tappare i fori prima di aggiungere altra acqua
Sinergia tra Adeguati Assetti e Controllo di gestione
Analisi Centrale dei Rischi opportunità per le aziende
Aumento del fatturato: il ruolo vitale di margine e incasso
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L'adeguamento degli assetti aziendali da obbligo a opportunità
Evita Perdite Costose: Investi nel Controllo Aziendale Personalizzato
Come migliorare la Posizione Finanziaria Netta (PFN) della tua azienda
Perché a volte gli imprenditori sottovalutano i segnali delle crisi aziendali
KPI (Key Performance Indicators) per la verifica della continuità aziendale
L'importanza degli adeguati assetti aziendali per l'assunzione di decisioni consapevoli
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Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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Benefici gasolio autotrazione, rimborso accise gasolio anno 2023 leggi le novità clicca qui
Attenzione per il periodo che va dal 01 aprile 2022 al 30 novembre 2022 non potrà essere presentata la dichiarazione di rimborso dell’accisa sui litri di gasolio consumati.
Entro il 31 gennaio 2023 potrà essere presentata la dichiarazione di rimborso Carbon Tax IV trimestre 2022 per i soli consumi documentati da fatture per i rifornimenti effettuati dal 1° dicembre al 31 dicembre incluso, nulla spetta per i rifornimenti effettuati dal 1° ottobre al 30 novembre 2022.
La riduzione delle accise relativa al mese di dicembre 2022 è pari ad euro 64,18 per mille litri.
Importo rimborsabile I trimestre 2022
è pari a euro 214,18 per mille litri di prodotto, in relazione ai consumi effettuati nel Primo trimestre 2022.
Soggetti che possono usufruire dell’agevolazione
l’attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, esercitata da:
-persone fisiche o giuridiche iscritte nell’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi;
-persone fisiche o giuridiche munite della licenza di esercizio dell’autotrasporto di cose in conto proprio e iscritte nell’elenco appositamente istituito;
-imprese stabilite in altri Stati membri dell’Unione europea, in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina dell’Unione europea per l’esercizio della professione di trasportatore di merci su strada.
Codice tributo
Per il godimento dell’agevolazione con il modello F24 deve essere utilizzato il codice tributo 6740, per il cui utilizzo si rinvia a quanto comunicato con la nota 57015/RU del 14 maggio 2015. L’utilizzo in compensazione potrà avvenire entro il 31 dicembre dell’anno solare successivo a quello in cui è sorto. In presenza, inoltre, di eventuali eccedenze non compensate, le stesse possono essere richieste a rimborso entro il semestre solare successivo al periodo di utilizzo in compensazione.
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Il modello comunicazione credito d’imposta formazione 4.0 firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, va trasmesso in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Con riferimento alle attività di formazione svolte nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, il modello di comunicazione – Sezione A – va trasmesso entro la data del 31 dicembre 2021.
Con riferimento alle spese sostenute nei periodi d’imposta agevolabili successivi al predetto periodo d’imposta, il modello di comunicazione – Sezione B – va trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti.
Clicca qui per scaricare copia del modello di comunicazione editabile
La certificazione contabile obbligatoria per il Credito Formazione 4.0
Per maggiori informazioni invia una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Trasferimento del credito d'imposta non utilizzato dalla società ai soci
Il Controllo di gestione per migliorare i risultati del tuo business
Certificazione per credito imposta ricerca e sviluppo evoluzione
Audit volontaria fascicolo credito imposta Formazione 4.0
Il rating advisor per il nuovo rapporto banca impresa
Credito imposta formazione 4.0
Adeguati assetti organizzativi
Attento imprenditore
La comunicazione va fatta per:
-il credito d’imposta per investimenti in beni materiali ed immateriali 4.0 previsto dai commi 189 e 190 dell’articolo 1 della l. 160/2019 e dai commi da 1051 a 1063 dell’articolo 1 della L. 178/2020;
-il credito di imposta per ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, disciplinato dai commi da 198 a 207 dell’articolo 1 della l. 160/2019 e dal comma 1064, dell’articolo 1 della L.178/2020;
-il credito d’imposta formazione 4.0 regolato dai commi da 210 a 257 dell’articolo 1 della l. 160/2019 e dal comma 1064, della L. 178/2020.
Ricorda - Per gli investimenti in beni materiali ed immateriali ORDINARI non è prevista alcuna comunicazione.
L’invio del modello di comunicazione non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta e l’eventuale mancato invio del modello non determina comunque effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa.
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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Da giovedì 30 giugno i commercianti, gli artigiani e i professionisti sono obbligati ad accettare il pagamento mediante POS o carta di credito. I controlli e le sanzioni (30 euro più il 4% della transazione non eseguita) però potranno partire solo su segnalazione dei clienti. Se il cliente rinuncia «spontaneamente» al pagamento elettronico la sanzione non potrà essere mai applicata.
Ma vediamo quello che dicono le norme:
DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 Art. 15 Pagamenti elettronici
4-bis. A decorrere ((dal 30 giugno 2022)), nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del citato comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l'accettazione del pagamento. Per le sanzioni relative alle violazioni di cui al presente comma si applicano le procedure e i termini previsti dalla legge 24 novembre 1981, n. 689, a eccezione dell'articolo 16 in materia di pagamento in misura ridotta. L'autorita' competente a ricevere il rapporto di cui all'articolo 17 della medesima legge n. 689 del 1981 e' il prefetto della provincia nella quale e' stata commessa la violazione. All'accertamento si provvede ai sensi dell'articolo 13, commi primo e quarto, della citata legge n. 689 del 1981.
Articolo 18 DECRETO-LEGGE 30 aprile 2022, n. 36 "PNRR 2": Disposizioni riguardanti le sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici, la fatturazione elettronica e i pagamenti elettronici Articolo 1. All'articolo 15, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, in materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici, le parole «dal 1° gennaio 2023» sono sostituite dalle seguenti: «dal 30 giugno 2022».
Il comportamento sanzionato è quindi "la mancata accettazione" e non la mancata installazione di un pos.
Leggi tutto: POS dal 30 giugno 2022 partono le sanzioni
In senso generale compliance può essere tradotto come "conformità", essere compliant significa essere conformi e to comply with vuol dire "attenersi a certe regole ben definite, attenersi a certi principi".
In base alla definizione data nel 2007 dalla Banca d’Italia il rischio di compliance cioè rischio di non conformità alle norme, si definisce come: "il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina)".
Per compliance aziendale, potremmo invece più specificatamente intendere l’insieme delle procedure, delle best practice, dei processi e delle attività che l'azienda intraprende per l'analisi e la gestione dei rischi, per far sì che venga garantito il rispetto delle leggi, dei regolamenti, degli standard, delle pratiche etiche applicabili all’organizzazione quali elementi indispensabili per la conduzione di un'impresa sana, coerente con gli obiettivi e fondata essenzialmente sulla "fiducia" con il mercato e con i suoi stakeholder.
Sono tantissime le norme di settore che dettano disposizioni che si fanno normalmente rientrare nella compliance. Tra le più comuni citiamo:
Leggi tutto: La compliance aziendale per gestire meglio...