EBITDA è l’acronimo di Earning Before Interest Tax Depreciation Amortization, che tradotto diventa Utile Prima di Interessi, Tasse, Svalutazioni e Ammortamenti e rappresenta un indicatore economico che esprime l’efficienza operativa di un'azienda in quanto misura la redditività della sola gestione caratteristica dell'impresa ed un indice intermedio molto apprezzato perché è una grandezza meno manovrabile dall’azienda. L’EBITDA è infatti ottenuto sottraendo dal Valore Aggiunto il costo del lavoro e non tiene conto degli ammortamenti e degli accantonamenti che costituiscono costi la cui soggettiva quantificazione si presta a politiche di bilancio.

In italiano viene spesso indicato anche come MOL anche se tecnicamente i due indici sono leggermente diversi in quanto non misurano esattamente la stessa grandezza: gli accantonamenti nell'EBITDA vengono dedotti, cosa che non accade invece nel calcolo del MOL.

L'EBITDA rappresenta grossolanamente l'autofinanziamento "potenziale" in quanto identifica il flusso che potenzialmente l'impresa originerebbe dalla gestione corrente se tutti i ricavi fossero stati riscossi e tutti i costi correnti fossero stati pagati nell'anno.

TABELLA 

Valore della produzione  10.000
- costi esterni    7.500
= Valore aggiunto    2.500
- costo del personale    1.500
= EBITDA    1.000
- ammortamenti/svalutaz.       200
= EBIT       800
+/- gestione finanziaria -      40
- imposte       190
= Utile d'esercizio       570

 

Per calcolare l'E.B.I.T.D.A. possiamo  utilizzare la seguente formula:

Utile lordo +
Ammortamenti +
Accantonamenti +
Svalutazioni -
Plusvalenze +
Minusvalenze +
Oneri finanziari -
Proventi finanziari +
Costi non caratteristici -
Ricavi non caratteristici

Oppure, la seguente:
EBITDA = Valore della produzione - Costi delle materie prime - Costi dei servizi - Costi del personale - Costi di funzionamento

L'EBITDA è un indice molto importante per gli analisti finanziari e le Banche perché permette di vedere chiaramente se un'impresa è in grado di generare ricchezza tramite la gestione operativa caratteristica.

Esempi di possibile utilizzo:

E' utilizzato per avere una rapida idea - anche se approssimativa - della capacità di un'azienda di generare sufficienti flussi di cassa.

Rapportando i debiti verso le banche a breve, medio e lungo termine e l'EBITDA hai una indicazione di quanto l’indebitamento bancario incida sulla redditività della gestione caratteristica. Generalmente i debiti verso le banche non dovrebbero superare 3 volte l'EBITDA.

E' utile per confrontare i risultati di aziende diverse che hanno lo stesso core business.

L'EBITDA - che non dimentichiamo è comunque un parametro economico - può comunque rappresentare anche una rapida approssimazione del valore dei flussi di cassa prodotti da una azienda, ed è spesso utilizzato per approssimare il valore a spanne di un'azienda. Ad esempio la valutazione 8 x EBITDA significa semplicemente che l’azienda viene valutata “a spanne” 8 volte la cassa che produce in un anno.

Viene utilizzato per calcolare il leverage ratio (debito/Ebitda) che misura quanti anni servirebbero all'impresa per rimborsare il debito dato il livello attuale di Ebitda.

Viene utilizzato per calcolare l'interest cover ratio (Ebitda/interessi passivi) che misura quante volte l'Ebitda copre il pagamento degli interessi.

Il rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA è utilizzato per calcolare rapidamente in quanti anni l’azienda potrà ripagare un debito. Un rapporto pari a 6 vuol dire che grossolanamente saranno necessari almeno 6 anni per ripagare integralmente il proprio debito (oneri finanziari esclusi).

L'EBITDA è poi un indicatore prezioso per ottenere una visione completa della salute aziendale:

1. Al di là dei ricavi: Mentre i ricavi rappresentano il denaro che entra nell'azienda attraverso le vendite, l'EBITDA va oltre. Indica quanto margine l'azienda è in grado di produrre attraverso le sue attività operative. In poche parole, rappresenta quanto resta dei ricavi una volta sottratti i costi operativi.

2. Posizionamento di mercato numerico: L'EBITDA traduce in numeri il posizionamento di mercato di un'azienda. Questo indicatore riflette l'efficacia della gestione caratteristica dell'azienda e quanto essa riesce a mantenere dai ricavi generati.

3. Riflesso del posizionamento: Il margine che un'azienda ha sulle vendite riflette direttamente il suo posizionamento di mercato. Un'azienda che opera in un monopolio avrà generalmente margini più ampi e una maggiore stabilità di mercato, mentre chi opera in settori altamente competitivi potrebbe essere costretto a ridurre i margini per rimanere competitivo.

4. Relazioni Tra indicatori: L'EBITDA fornisce il massimo valore quando è letto in relazione ad altri indicatori finanziari. Ad esempio, può essere utilizzato insieme al rapporto tra il debito e il patrimonio netto per valutare la capacità di rimborso dell'azienda.

5. Analisi dell'EBITDA su tre anni consecutivi:
Confrontando l'EBITDA di un'azienda su tre anni consecutivi, possiamo trarre diverse conclusioni riguardo alla sua performance e alla sua competitività:
Tendenza di crescita: Se l'EBITDA mostra una crescita costante o in aumento nei tre anni, potrebbe indicare che l'azienda sta migliorando la sua performance operativa e sta mantenendo o guadagnando competitività nel suo settore.
Tendenza stabile: Se l'EBITDA rimane sostanzialmente stabile nel corso dei tre anni, potrebbe indicare che l'azienda sta mantenendo una posizione competitiva solida, ma potrebbe mancare di iniziative o strategie per la crescita.
Tendenza decrescente: Se l'EBITDA mostra una tendenza al ribasso nei tre anni, potrebbe essere un segnale di preoccupazione riguardo alla perdita di competitività dell'azienda. Questo potrebbe essere causato da una serie di fattori, come una diminuzione delle entrate, un aumento dei costi operativi o una diminuzione della domanda di mercato.

Strategie per aumentare l'EBITDA:
Ottimizzazione delle operazioni: Identificare e implementare miglioramenti nei processi operativi per ridurre i costi e aumentare l'efficienza. Ciò potrebbe includere l'automatizzazione dei processi, la razionalizzazione della catena di approvvigionamento e l'ottimizzazione della produzione.
Diversificazione del portafoglio di prodotti/servizi: Espandere il portafoglio di prodotti o servizi offerti per raggiungere nuovi segmenti di mercato o sfruttare opportunità di crescita. Questo può aiutare a aumentare le entrate e a diversificare il rischio.
Focus sulla gestione del capitale circolante: Migliorare la gestione del capitale circolante, includendo la gestione delle scorte, il recupero dei crediti e la gestione dei debiti. Un'efficace gestione del capitale circolante può liberare liquidità e migliorare il flusso di cassa, contribuendo a incrementare l'EBITDA.

EBITDA purchase / exit
Quando un'azienda si prepara per una vendita o un'uscita, l'EBITDA assume un ruolo cruciale nell'analisi della sua salute finanziaria e del suo valore intrinseco. L'EBITDA è un indicatore chiave perché fornisce una visione della performance operativa di un'azienda, escludendo gli effetti di fattori come gli interessi, le imposte, l'ammortamento e la deprezzamento, che possono variare considerevolmente tra diverse aziende a causa delle loro strutture finanziarie e decisioni contabili.

 

L'EBITDA è un indicatore finanziario fondamentale ampiamente utilizzato nell'analisi aziendale, poiché fornisce una chiara rappresentazione della capacità di un'azienda di generare valore tramite le sue operazioni principali. Questo indicatore rivela il margine di gestione e il posizionamento di mercato dell'azienda, consentendo agli investitori e ai decision maker di prendere decisioni informate. Tuttavia, è essenziale interpretare correttamente questi dati e considerarli in connessione con altri indicatori finanziari per ottenere una valutazione completa della salute aziendale e del suo potenziale di crescita. 

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli il 31-10-2016

 

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