Aprile 2017, si informa che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una preziosa guida dal titolo “La Casa, dall’acquisto alla vendita” dove sono illustrate tutte le fasi, le imposte, le detrazioni che portano all’acquisto o alla vendita di un immobile. Nel vademecum si trovano indicate - tra l’altro - le accortezze da seguire prima di effettuare l'acquisto, le regole da seguire per la stipula del contratto preliminare, le imposte da versare, l’eventuale agevolazione prima casa spettante all’acquirente e tutta una serie di adempimenti che servono per registrare e volturare il contratto di acquisto.
Pubblicato dall'AdE un utile vademecum sui contratti di locazione stipulati tra privati. Si va dalla registrazione dei contratti con e senza cedolare secca, alla loro proroga, risoluzione e cessione per passare ad esaminare come rimediare agli eventuali errori, non dimenticando le novità introdotte dal 2014.
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L'Istituto di Ricerca Dottori Commercialisti E. C., con il documento n. 31 del luglio 2014, ha fornito delucidazioni in merito alle innovazioni introdotte nell' obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali, previste dall'art. 44, comma 1, D.L. n. 90 del 24 giugno 2014.
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L'etica del lavoro si riferisce a un insieme di principi, valori e norme morali che guidano il comportamento dei lavoratori e delle organizzazioni nel contesto lavorativo.
L'etica del lavoro rappresenta un elemento cruciale nella formazione delle società moderne e nella determinazione dei modelli economici.
Due tradizioni religiose che hanno influenzato notevolmente l'approccio al lavoro e all'economia sono il protestantesimo e il cattolicesimo.
Protestantismo e l'etica del lavoro:
Il protestantesimo, in particolare il calvinismo, ha sviluppato un legame profondo tra fede religiosa e lavoro. L'etica protestante del lavoro enfatizza l'importanza del lavoro diligente, dell'onestà, della responsabilità individuale e dell'accumulo di ricchezza come segni di benedizione divina. Questa visione ha influenzato lo sviluppo del capitalismo e dell'imprenditorialità nelle società protestanti. L'approccio protestante al lavoro incoraggia l'individuo a cercare il successo economico e a perseguire la realizzazione personale attraverso il lavoro e l'impresa.
Cattolicesimo e l'etica del lavoro:
Il cattolicesimo pone maggiore enfasi sulla responsabilità sociale e sulla giustizia nel contesto del lavoro. L'etica del lavoro cattolica si basa sulla dottrina sociale della Chiesa, che sottolinea la dignità del lavoro, i diritti dei lavoratori e il ruolo dello Stato nella protezione sociale. Nel cattolicesimo, il profitto e il successo economico sono considerati importanti, ma devono essere accompagnati dalla solidarietà, dalla giustizia e dalla condivisione delle risorse. L'approccio cattolico al lavoro mette l'accento sulla responsabilità verso gli altri e sull'uso etico delle risorse per promuovere il bene comune.
Effetti sull'economia:
Le differenze nell'etica del lavoro tra protestantesimo e cattolicesimo possono avere effetti significativi sull'economia. L'etica protestante del lavoro, con il suo sostegno all'individualismo, all'accumulo di ricchezza e all'innovazione imprenditoriale, può promuovere lo sviluppo economico e la crescita dell'impresa privata. L'approccio cattolico, d'altra parte, può enfatizzare la responsabilità sociale delle imprese, la distribuzione equa delle risorse e la riduzione delle disuguaglianze economiche. Ciò può portare a politiche economiche che mirano a garantire un'economia più giusta e sostenibile, con un maggiore coinvolgimento dello Stato nel settore economico.
L'etica del lavoro protestante, con la sua enfasi sull'accumulo di ricchezza e sul successo economico come segni di benedizione divina, può spingere gli individui a perseguire l'ascesa economica e l'innovazione imprenditoriale. Ciò può favorire lo sviluppo dell'impresa privata, la creazione di posti di lavoro e la crescita economica complessiva. Inoltre, l'individualismo e la responsabilità personale promossi dal protestantesimo possono stimolare l'iniziativa imprenditoriale e l'assunzione di rischi necessari per l'innovazione e il progresso economico.
D'altra parte, l'etica del lavoro cattolica, che mette l'accento sulla responsabilità sociale, può influenzare le politiche economiche volte a ridurre le disuguaglianze, promuovere la protezione dei diritti dei lavoratori e garantire una distribuzione equa delle risorse. Questo può portare a un maggiore coinvolgimento dello Stato nell'economia, con politiche di protezione sociale, regolamentazione del mercato del lavoro e sostegno alla solidarietà economica. L'obiettivo è creare un'economia più inclusiva e giusta, dove le risorse sono condivise e le disuguaglianze sono ridotte.
Riepilogando, le differenze nell'etica del lavoro tra protestantesimo e cattolicesimo possono avere effetti sull'economia, con il protestantesimo che promuove l'ascesa economica individuale e l'innovazione imprenditoriale, mentre il cattolicesimo sottolinea la responsabilità sociale e la giustizia economica. Tuttavia, è importante considerare anche altri fattori, come la storia, la politica e il contesto socio-culturale, per comprendere appieno gli effetti di queste differenze sull'economia di un paese.
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Le fonti di finanziamento sono le risorse finanziarie che l'impresa ha a disposizione per acquisire fattori produttivi. Possono provenire dall’interno dell’azienda (capitale proprio) o dall’esterno (banche, istituti di credito).
Con riferimento alla provenienza, le fonti di finanziamento sono suddivise tra:
-capitale di rischio (patrimonio netto o mezzi propri equity);
-capitale di credito (passività o mezzi di terzi).
Esaminando la struttura delle fonti di finanziamento distinguiamo:
-Passività correnti
-Debiti verso fornitori a breve profilo Operativo
-Debiti diversi a breve Operativo
-Debiti finanziari a breve Finanziario
-Ratei e risconti passivi Operativo
Passività fisse:
-Debiti operativi a m/l termine Operativo
-Fondi rischi e oneri Operativo
-Debiti finanziari a m/l termine Finanziario
-Fondo trattamento di fine rapporto Operativo
Patrimonio netto:
-Capitale sociale Finanziario
-Riserve legale e statutarie Finanziario
-Riserva di consolidamento Finanziario
-Altre riserve Finanziario
-Utile (perdite) portati a nuovo Finanziario
-Utile (perdita) dell'esercizio Finanziario
-Capitale e riserve di terzi Finanziario
Fonti di finanziamento interne
Il capitale proprio è formato da:
-Conferimenti effettuati dal titolare o dai soci quando viene costituita l’azienda, a tempo indeterminato poiché vincolato all’attività aziendale per tutta la vita dell’impresa;
-Riserve, collegate all’autofinanziamento, costituito dagli utili conseguiti e non distribuiti. Queste risorse vengono reinvestite dall’azienda in progetti di sviluppo o risanamento. L’autofinanziamento è importante soprattutto per le imprese di piccole/medie dimensioni che hanno difficoltà a reperire risorse finanziarie presso banche o istituti di credito. L’autofinanziamento viene utilizzato in base all’andamento dei tassi d’interesse bancari: tassi elevati rendono costoso il ricorso al capitale di debito e favoriscono l’autofinanziamento.
L’autofinanziamento generato dai costi non monetari, ovvero dagli ammortamenti e accantonamenti ai fondi, che essendo costi non monetari non generano alcuna uscita di denaro.
Fonti di finanziamento esterne
Il capitale di debito - ovvero una fonte di finanziamento esterna - è ottenuto principalmente in prestito da banche o istituti di credito.
In base alla durata, i finanziamenti di capitale di debito possono essere:
Finanziamenti a breve termine (fino a 18 mesi): aperture di credito in c/c, portafoglio s. b. f. , anticipi su fatture, anticipazioni, sconto di effetti, crediti di firma.
Finanziamenti a medio termine (da 18 mesi a 5 anni): finanziamenti a 60 mesi; prestiti obbligazionari.
Finanziamenti a lungo termine (oltre 5 anni): mutui.
In base allo scopo, i finanziamenti di capitale di debito possono essere:
-Debiti di regolamento, vengono contratti con i fornitori, non danno origine a entrate monetarie e sono dilazioni di pagamento, hanno scadenze che variano da 30 a 90 giorni;
-Debiti di finanziamento, prestiti di varia durata, concessi per sviluppo o ristrutturazione, devono essere rimborsati a una data scadenza e a un dato tasso d’interesse, danno origine a un’entrata monetaria, i finanziatori sono gli istituti di credito o il pubblico.
Minimo comune denominatore di tutte le fonti esterne è il pagamento di un interesse.
Oltre al credito concesso dai fornitori in relazione alla vendita di beni e servizi e ai vari tipi di prestiti concessi dalle banche troviamo anche:
-Leasing: una forma alternativa di finanziamento esterno per l’acquisto dei beni strumentali è il leasing. Si tratta di un contratto in base al quale l’imprenditore utilizza un bene strumentale per un certo numero di anni a fronte di un canone periodici. Alla fine del contratto l’impresa ha la possibilità di acquistare il bene, pagando un prezzo di riscatto oppure di restituirlo per stipulare un contratto avente per oggetto un nuovo bene tecnologicamente più avanzato;
-Factoring: in questo caso l’impresa cede a una società di factoring i propri crediti commerciali secondo due formule. La prima è l'accredito a scadenza, che si ha quando l' impresa cede la gestione dei crediti al factor, che curerà l’incasso alla scadenza guadagnando una percentuale; la seconda è l'accredito anticipato: l’impresa ha la possibilità di ottenere un vero e proprio finanziamento e in questo caso il factor anticipa una quota dei crediti all’impresa, trattenendo interessi e commissioni.
Troppi debiti possono mettere nei guai un'azienda. Ecco dunque che una gestione aziendale oculata deve sempre mirare a un equilibrio tra autofinanziamento e ricorso a capitali terzi. Indipendentemente poi dalla dimensione dell’azienda, la previsione e la gestione del cash flow è la chiave per prendere decisioni strategiche efficaci.
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Perdite su crediti e accantonamento fondo svalutazione crediti
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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22-03-2013 16:58:07
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Il ruolo cruciale della finanza nelle PMI
Analisi della capacità di rimborso delle PMI
Cosa fare per migliorare gli assetti aziendali
Francesco Cacchiarelli economista di impresa e business partner
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
Quando si tratta di lavorare in proprio o offrire servizi professionali, determinare il giusto compenso può essere una sfida. Molti professionisti si trovano a dover affrontare il dilemma tra sottoprezzare i propri servizi per ottenere clienti o chiedere un compenso adeguato che rifletta il valore reale del proprio lavoro. In questo articolo, esploreremo l'importanza di valorizzare il proprio lavoro e forniremo alcuni consigli pratici per chiedere un giusto compenso.
Riconosci il valore dei tuoi servizi:
Prima di tutto, è fondamentale riconoscere il valore dei tuoi servizi e l'impatto positivo che puoi generare per i tuoi clienti. Valuta attentamente le competenze, le esperienze e le qualifiche che porti con te e come queste possono fare la differenza nella vita o nel business dei tuoi clienti.
Investi nella tua formazione e sviluppo:
Per poter chiedere un giusto compenso, è importante investire nella tua formazione e sviluppo professionale continuo. Mantenerti aggiornato sulle ultime tendenze del settore, acquisire nuove competenze e migliorare costantemente le tue abilità ti permetterà di offrire un valore superiore ai tuoi clienti, giustificando un compenso più alto.
Conduci una ricerca di mercato:
Per determinare un compenso adeguato, effettua una ricerca di mercato approfondita. Indaga sui prezzi praticati dai professionisti simili a te nel tuo settore e nella tua area geografica. Ciò ti darà un'idea dei range di prezzi comuni e ti aiuterà a stabilire un punto di partenza per la tua tariffa.
Considera i costi operativi:
Non dimenticare di considerare i tuoi costi operativi quando determini il tuo compenso. Calcola accuratamente tutte le spese necessarie per gestire la tua attività, come affitto, attrezzature, forniture, marketing e servizi professionali. Assicurati di coprire questi costi e includili nella tua valutazione del compenso.
Valuta il tempo e l'impegno richiesti:
Valuta attentamente il tempo e l'impegno necessari per fornire i tuoi servizi. Progetti che richiedono una maggiore dedizione, competenze specialistiche o che hanno scadenze stringenti meritano un compenso più elevato. Considera anche il valore del tuo tempo e delle tue competenze nel contesto del progetto.
Comunica il valore aggiunto:
Quando ti presenti ai clienti, sii chiaro nel comunicare il valore aggiunto che offri con i tuoi servizi. Metti in evidenza i risultati che hai ottenuto per i clienti precedenti, le testimonianze positive e gli aspetti unici della tua offerta. Questo aiuterà i clienti a comprendere il valore che possono ottenere scegliendo di lavorare con te.
Non temere di negoziare:
La negoziazione fa parte integrante della determinazione del compenso. Non aver paura di negoziare con i clienti, soprattutto se ritieni che il tuo compenso non rifletta il valore del tuo lavoro. Sii preparato a difendere la tua tariffa e a spiegare i motivi per cui meriti il compenso richiesto.
Offri pacchetti o opzioni flessibili:
Per agevolare la scelta dei clienti e consentire loro di adattare il tuo servizio alle loro esigenze, considera l'offerta di pacchetti o opzioni flessibili. Questo può includere livelli di servizio differenziati con prezzi corrispondenti, offerte promozionali o servizi aggiuntivi che possono essere aggiunti a un costo extra. Ciò ti consente di soddisfare un'ampia gamma di clienti e di adattarti alle loro possibilità economiche.
Sii consapevole del valore del tuo tempo:
Il tuo tempo è prezioso, quindi assicurati di valutarlo di conseguenza. Non accettare progetti che richiedono un impegno eccessivo senza un compenso adeguato. Imposta limiti chiari sulle tue disponibilità e sulle richieste di lavoro che puoi accettare per garantire un equilibrio tra vita professionale e personale.
Aumenta gradualmente il tuo compenso:
Infine, non temere di aumentare gradualmente il tuo compenso nel tempo. Man mano che acquisisci esperienza, guadagni reputazione e accumuli un portafoglio di successi, puoi giustificare un aumento del tuo compenso. Comunica in modo trasparente ai tuoi clienti che i tuoi prezzi possono essere soggetti a revisione periodica per riflettere il valore crescente che offri.
Conclusioni:
Determinare il giusto compenso per i tuoi servizi è essenziale per valorizzare il tuo lavoro e garantire una remunerazione adeguata. Ricorda di riconoscere il valore dei tuoi servizi, investire nella tua formazione, condurre una ricerca di mercato, considerare i costi operativi, valutare il tempo e l'impegno richiesti e comunicare il valore aggiunto che offri. Non aver paura di negoziare e offrire opzioni flessibili ai clienti. Infine, valuta il valore del tuo tempo e aumenta gradualmente il tuo compenso man mano che progredisci nella tua carriera. Valorizzare il proprio lavoro attraverso un giusto compenso è fondamentale per ottenere il successo professionale che meriti.
"Valorizza il tuo lavoro, chiedi il giusto compenso!"
Gestione delle obiezioni:
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"Il tuo prezzo è troppo alto": Risposta: Capisco che il prezzo possa sembrare elevato, ma è importante considerare il valore che riceverai in cambio. Il mio prezzo riflette l'esperienza, l'expertise e la qualità del servizio che offro. Posso garantirti risultati di alta qualità, risparmio di tempo e risorse, nonché un'attenzione personalizzata alle tue esigenze. In definitiva, il mio prezzo si traduce in un investimento che ti porterà vantaggi a lungo termine.
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"Posso trovare qualcuno che lo fa per meno": Risposta: È vero che potresti trovare professionisti che offrono tariffe più basse, ma è importante considerare la differenza di qualità e valore. Scegliendo un professionista con esperienza e comprovata competenza, avrai la garanzia di ottenere risultati superiori e un servizio più personalizzato. Investire in un professionista qualificato ti consentirà di evitare costi aggiuntivi derivanti da errori o risultati insoddisfacenti nel lungo periodo.
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"Non abbiamo abbastanza budget": Risposta: Capisco che possa esserci una limitazione di budget, ma ciò non dovrebbe impedirci di valutare il valore del mio servizio. Possiamo esplorare opzioni come un piano di pagamento flessibile o una riduzione dei servizi offerti per adattarsi al tuo budget. Inoltre, considera che un investimento adeguato nel servizio che offro potrebbe generare risparmi e benefici a lungo termine per la tua attività.
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"Non siamo sicuri dell'efficacia del tuo servizio": Risposta: Comprendo le tue preoccupazioni riguardo all'efficacia del mio servizio. Posso fornirti esempi concreti di successi passati, testimonianze da parte di clienti soddisfatti e metriche misurabili che dimostrano l'impatto positivo che ho avuto sulle attività dei miei clienti. Inoltre, sono disponibile per discutere delle tue specifiche esigenze e degli obiettivi che desideri raggiungere, in modo da creare una strategia personalizzata che garantisca risultati concreti.
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"Possiamo farlo internamente": Risposta: Capisco che possiate avere risorse interne, ma è importante considerare il valore di un professionista esterno. Offro una prospettiva imparziale, nuove idee e un'esperienza approfondita nel settore. Collaborare con un professionista esterno può portare nuove opportunità, fornire soluzioni innovative e migliorare l'efficienza delle vostre operazioni. Inoltre, libererà le risorse interne per concentrarsi su altre priorità aziendali.
Autore Francesco Cacchiarelli economista di impresa
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Importanza del monitoraggio e controllo continuo degli adeguati assetti aziendali
L'importanza degli adeguati assetti aziendali per l'assunzione di decisioni consapevoli
I nuovi obblighi sull'adozione degli Adeguati Assetti Organizzativi Amministrativi e Contabili
Ricorda: Conoscere i tuoi costi è il punto di partenza fondamentale per stabilire prezzi adeguati e redditizi per i tuoi servizi professionali.