A luglio 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dello 0,1% su base mensile e del 10,2% su base annua (era -5,5% a giugno).

Sul mercato interno i prezzi rimangono stabili rispetto a giugno e flettono del 13,8% su base annua (da -8,2% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi diminuiscono dello 0,6% in termini congiunturali e registrano una crescita tendenziale in ulteriore rallentamento (+1,3%, da +2,2% di giugno).

Sul mercato estero i prezzi si riducono dello 0,5% su base mensile (-0,6% area euro, -0,5% area non euro) e segnano un incremento su base annua modesto, pari a +0,2% (-0,4% area euro, +0,8% area non euro).

Nel trimestre maggio-luglio 2023, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 6,2%. La flessione congiunturale è molto ampia sul mercato interno (-8,3%), lieve su quello estero (-0,3%).

Nel mese di luglio 2023, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più marcati riguardano i settori industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+6,8%) e industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,0%), sul mercato interno, e mezzi di trasporto (+8,1% area non euro), sul mercato estero. Cali tendenziali su tutti e tre i mercati si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-14,3% mercato interno, -1,9% area euro, -12,9% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-6,2% interno,  -12,6% area euro, -10,7% area non euro), prodotti chimici (-6,4% mercato interno, -4,7% area euro, -9,2% area non euro) e industria del legno, della carta e stampa (-1,3% mercato interno, -7,5% area euro, -1,2% area non euro). Ancora più marcate le flessioni tendenziali dei prezzi sul mercato interno per attività estrattive (-60,5%) e fornitura di energia elettrica e gas (-39,4%).

A luglio 2023 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,8% su base mensile e dell’1,4% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” aumentano dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali.

Nel secondo trimestre 2023, i prezzi alla produzione di servizi aumentano dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e del 2,8% su base annua. Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano i servizi di noleggio di autoveicoli (+8,3%) e di magazzinaggio e custodia (+6,5%); le uniche flessioni su base annua si rilevano per i servizi di trasporto marittimo e costiero (-19,5%) e per quelli di telecomunicazione (-6,6%).


Il commento

Nel mese di luglio, i prezzi alla produzione dell’industria segnano un lieve calo congiunturale, dovuto quasi totalmente ai ribassi dei prezzi dei beni intermedi su tutti i mercati. Su base annua, la flessione si amplia notevolmente per l’accentuarsi delle dinamiche negative dei prezzi di energia, in primo luogo, e beni intermedi sul mercato interno. Su tale mercato, si conferma in rallentamento la crescita tendenziale dei prezzi dei beni di consumo (+6,4%, da +7,3% di giugno).

Per le costruzioni, i prezzi registrano aumenti congiunturali dovuti ai rialzi dei costi della manodopera e delle spese generali; su base annua, i prezzi accelerano la loro crescita, per edifici e, dopo le flessioni dei due mesi precedenti, segnano un modesto incremento, per strade.

Per i servizi, l’aumento congiunturale nel II trimestre 2023 è sintesi di  dinamiche differenziate: si segnalano, da un lato, i rialzi per altre attività dei servizi di informazione e telecomunicazioni fisse, dall’altro, i ribassi per i servizi di trasporto aereo merci e di trasporto marittimo.

Tipo di documento: Comunicato stampa

 

 

 

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