Per la compensazione del credito IRPEF, oltre la soglia di 5.000 euro, è previsto il blocco dell’utilizzo del credito maturato fino alla data di presentazione della relativa dichiarazione esattamente come già previsto per i crediti IVA.
L’articolo 3, commi da 1 a 3, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157, ha introdotto alcune novità in relazione alle modalità e alle procedure da seguire per la presentazione dei modelli F24 che contengono crediti d’imposta utilizzati in compensazione. In particolare il comma 1 estende ai crediti utilizzati in compensazione tramite modello F24 per importi superiori a 5.000 euro annui, relativi alle imposte sui redditi IRPEF e all’IRAP (comprese le addizionali e le imposte sostitutive), l’obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito.
Pertanto:
Fin dal primo gennaio di ogni anno i contribuenti possono liberamente utilizzare in compensazione crediti IRPEF di importo inferiore ai 5.000 euro, analogamente a quanto previsto per i crediti IVA.
Per poter compensare un importo oltre la soglia dei 5mila euro il contribuente anche non titolare di partita IVA dovrà:
- preventivamente presentare la dichiarazione dalla quale emerge il credito;
- aspettare che siano sono trascorsi almeno 10 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione;
- presentare telematicamente il modello F24 che contiene la compensazione tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate ("F24 web" o "F24 online") oppure di un intermediario abilitato., anche nel caso di soggetti non titolari di partita IVA.
Non rispettare le sopra descritte regole fa scattare una sanzione che prevede:
- una sanzione in misura pari al 5% dei crediti fino a 5.000 euro utilizzati in compensazione e ritenuti non spettanti;
- una sanzione in misura fissa di 250 euro se l’ammontare dei crediti non spettanti supera il limite di 5.000 euro.
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