L’articolo 2424 del Codice Civile prevede che le voci del patrimonio netto siano iscritte nel passivo dello Stato Patrimoniale alla voce A “Patrimonio netto” con la seguente classificazione:


I - Capitale
II - Riserva da soprapprezzo delle azioni
III - Riserve di rivalutazione
IV - Riserva legale.
V - Riserve statutarie.
VI - Altre riserve, distintamente indicate.
VII - Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi.
VIII - Utili (perdite) portati a nuovo.
IX - Utile (perdita) dell’esercizio X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

A seconda della loro origine le parti ideali di patrimonio netto possono essere distinte tra riserve di utili e di capitale.
Le riserve di utili traggono origine dal risparmio di utili dell’esercizio a seguito di una delibera di assemblea.
Le riserve di capitale, di regola, si iscrivono al momento del verificarsi della sottostante operazione che ne richiede l’iscrizione o direttamente in sede di formazione del bilancio, senza che occorra alcuna deliberazione di assemblea.

Sulla base della loro possibilità di utilizzazione possiamo distinguere le riserve tra distribuibili e disponibili. Queste ultime possono essere utilizzate per l’aumento gratuito del capitale sociale, la copertura di perdite, la distribuzione ai soci, il rimborso della partecipazione del socio e la destinazione a scopi specifici.

Le voci di patrimonio netto devono essere analiticamente indicate, con specificazione in appositi prospetti della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilita', nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, nella nota integrativa.

Possono essere utilizzate per la distribuzione ai soci:
•la riserva da sovrapprezzo azioni, purché la riserva legale abbia raggiungo il limite di 1/5 del capitale sociale;
•la riserva da conversione obbligazioni, purché la riserva legale abbia raggiungo il limite di 1/5 del capitale sociale;
•gli utili portati “a nuovo”.

Possono essere utilizzate per l’aumento del capitale sociale:
•la riserva da sovrapprezzo azioni;
•la riserva da conversione obbligazioni;
•la riserva da utili netti su cambi;
•la riserva da deroghe ex articolo 242, comma 4, del Codice Civile;
•gli utili portati “a nuovo”.

Possono essere utilizzate per la copertura delle perdite di esercizio:
•la riserva legale;
•la riserva da sovrapprezzo azioni;
•la riserva da conversione obbligazioni;
•la riserva da utili netti su cambi;
•la riserva da deroghe ex articolo 242, comma 4, del Codice Civile;
•gli utili portati “a nuovo”.

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 29-06-2017

Schema bilancio CEE

Possibili utilizzi della riserva sovrapprezzo quote