I marchi sono iscritti tra le immobilizzazioni immateriali al costo. Non sono iscrivibili i marchi acquisiti a titolo gratuito, che, quindi, non possono costituire oggetto di ammortamento.
A seguito delle variazioni apportate dal D.L. n. 223/2006, convertito dalla Legge 4 agosto 2006 n. 248, sono mutati, dal 2006, i criteri di ammortamento fiscale dei marchi, nonché dei brevetti e degli altri diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno. La quota massima fiscalmente detraibile nell'esercizio degli ammortamenti dei marchi è stata ridotta all' 1/18 del costo (aliquota massima del 5,56%), rispetto alla precedente misura dell' 1/10 del costo stesso (si veda l'articolo 103 del TUIR 917/86).
Si rammenta che dal punto di vista civilistico, l'ammortamento dei marchi deve invece avvenire "sistematicamente" in relazione alla residua possibilità di utilizzazione.
 
Scritture contabili:
Costo del marchio capitalizzato B.I.4 euro 7.200
 
Ammortamento al 31 dicembre (quota di ammortamento massima dell’esercizio (7.200 x 1/18) = 400):
 
In conto:
Amm.to marchi (B.10.a CE) euro 400     a) Marchi (B.I.4 SP) euro 400
 
Fuori conto (da preferire con utilizzo del fondo):
Amm.to marchi (B.10.a CE) euro 400     a) F.do amm.to Marchi (B.I.4 SP) euro 400
 
Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli 31-05-2015
 
 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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