2) e se, entro detto termine, egli fornisce al trattario (ovvero la banca alla quale è stato rivolto l'ordine di pagamento) oppure, in caso di protesto, al pubblico ufficiale che lo ha elevato, la prova dell'avvenuto pagamento mediante quietanza del portatore del titolo (beneficiario assegno) con firma autenticata ovvero, in caso di pagamento a mezzo di deposito vincolato, mediante relativa attestazione della banca comprovante il versamento dell'importo dovuto. Il pagamento nei termini e nei modi sopra evidenziati consente di evitare sia l'avvio del procedimento amministrativo sanzionatorio di competenza del Prefetto sia la c.d. revoca di sistema, vale a dire l'iscrizione, da parte dell'Istituto trattario, del nominativo del trasgressore alla Centrale Allarme Interbancaria, C.A.I., con relativa revoca per 6 mesi dell'autorizzazione a emettere assegni bancari o postali.
Al fine dell'emissione dell'ordinanza di archiviazione del procedimento sanzionatorio amministrativo, la quietanza (o l'attestazione di deposito) deve indicare distintamente:
Una volta regolarizzato il debito, il traente deve recarsi presso la sua banca con l’assegno pagato tardivo in originale, e con una dichiarazione liberatoria emessa dal beneficiario (autenticata da un pubblico ufficiale), che attesti l’avvenuto pagamento anche della penale.
Per il beneficiario dell'assegno, le somme incassate a titolo di penale (10% dell’importo nominale dell’assegno) e degli interessi per ritardato pagamento rappresentano operazioni escluse da IVA ex art. 15, comma 1, n. 1), DPR n. 633/72, per le quali non sussiste l’obbligo di emissione della fattura.
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Liberatoria assegni Quietanza liberatoria assegni (Art. 8 della legge del 15 dicembre 1990 n. 386, modificata dal Decreto Legislativo 30 dicembre 1999, n. 507 e dalla legge 12 luglio 2011, n. 106
Il sottoscritto ____________in qualità di legittimo portatore/beneficiario/giratario dell’assegno n.______________ emesso in data___________ per € ____________dal Sig. ____________ a valere sul conto corrente n.__________________________ e non pagato per difetto di provvista e quindi emesso in violazione dell’art. 2 della Legge 386/90;
DICHIARA
di aver ricevuto in data ________________ e quindi entro il termine previsto dall’art. 8, terzo comma, della richiamata legge n. 386/90 (sessanta giorni dalla data di scadenza del termine di presentazione del titolo) il pagamento dello stesso, della penale del 10%, delle spese di protesto e degli interessi legali e di non avere pertanto più nulla a pretendere, rilasciando ampia quietanza liberatoria a favore del medesimo.
SOTTOSCRIZIONE AUTENTICATA DA PUBBLICO UFFICIALE
Ai sensi dell’art. 21 del D.P.R. 445/2000 attesto io sottoscritto ……………………… attesto che la sopra riportata sottoscrizione e’ stata apposta in mia presenza, dal dichiarante della cui identità mi sono accertato previa esibizione di ………………………… nr. …………………………….
rilasciato in data …………………. Dal …………………