Salve, vorrei sapere se è possibile detrarre le spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi ?

Sì, è possibile. In particolare, si tratta di una tipologia di spesa per la quale spetta una detrazione fiscale del 19%.
L'importo non può essere superiore a 550.00 euro con una franchigia di 129,11 euro. La detrazione spetta nella misura del 19 per cento. Quindi, ad esempio, per spese veterinarie sostenute per un ammontare totale di euro 700,00, sarà calcolata la detrazione del 19 per cento su un importo di euro 420,89 - cioè: 550,00 (che è il massimo consentito) meno 129,11 (che è la franchigia). La massima detrazione fruibile in soldoni è quindi di 80 euro. Il limite è unico per tutte le spese veterinarie sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
 
Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate (circolare 55/E/2001) il soggetto che ha sostenuto le spese, anche se non è proprietario dell’animale, ha diritto alla detrazione delle spese eseguito con pagamento tracciabile.
 
Le spese ammesse alla detrazione sono (circolare n. 7/E/2021):
-le spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario;
-gli importi corrisposti per l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario e definiti dall’articolo 1 D.Lgs. 193/2006;
-le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie

La detrazione non spetta per le spese sostenute:
-per la cura di animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare;
- per la cura di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole;
-in relazione ad animali utilizzati per attività illecite.

Esclusi gli animali allevati per scopi commerciali - Il decreto ministeriale limita la detrazione ai soli animali detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva, escludendo da questo "benefit" gli animali allevati per scopi commerciali, agricoli o destinati alla riproduzione e al consumo alimentare. All'interno delle spese veterinarie vengono compresi anche i farmaci usati per curare l'animale. Per provare la spesa bisogna conservare il cosiddetto "scontrino parlante", la fattura, e la ricetta del veterinario. Invece per il rispetto della condizione di "legalmente detenuti" si intende che nel caso dei cani devono essere iscritti nell'anagrafe mentre per gli altri animali occorre essere in possesso del libretto veterinario.
 
Il Decreto del Ministero delle Finanze n. 289 del 6 giugno 2001 individua le tipologie di animali per le quali è ammessa la suddetta detrazione.
 
Le spese veterinarie sostenute nell'anno 2021, vanno indicate, con il codice “29”.
 
Attenzione: la detrazione per le spese veterinarie spetta a condizione che la spesa sia tracciata ossia pagata con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento appunto “tracciabili”. Fanno eccezione le spese sostenute per l’acquisto di farmaci veterinari o per le prestazioni del medico veterinario rese nell’ambito di strutture pubbliche o di strutture private accreditate al SSN.
 

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