Articolo redatto dall'Avv. Andrea Cruciani
 
I dati relativi a prestiti e finanziamenti sono riportati nei Sistemi d’Informazione Creditizia (SIC), i SIC attualmente attivi in Italia sono EXPERIAN, CTC, CRIF, e ASSILEA, inoltre, la Banca d’Italia dispone di un proprio sistema informativo: Centrale dei Rischi (CR).
L’inserimento dei dati nel SIC avviene su segnalazione degli enti finanziatori ai gestori dei SIC che registrano sia informazioni positive, cioè relative a finanziamenti rimborsati regolarmente, sia informazioni negative, relative a ritardi nei rimborsi o morosità mai sanate.
I SIC consentono di verificare la correttezza del comportamento e il livello d’impegno del debitore per capire la sua effettiva capacità/attitudine economica e possono essere utili ad evitare un indebitamento eccessivo, e a far si che il credito sia erogato in modo sostenibile.

In generale, mentre le informazioni di tipo positivo possono essere registrate soltanto dopo che il debitore abbia dato il proprio consenso, quelle negative possono essere raccolte e trattate anche senza il consenso del soggetto interessato. Il consenso non è tuttavia necessario per trattare i dati relativi a finanziamenti concessi alle imprese (società  o ditte individuali) e a liberi professionisti.
Essere segnalati come cattivi pagatori può comportare per il debitore l’impossibilità o comunque difficoltà ad ottenere nuovo credito, fino a vedere compromessa la disponibilità di una carta di credito o di un libretto di assegni.

In base alla normativa vigente, gli istituti di credito possono segnalare ai SIC solo i ritardi superiori alle due rate consecutive ma dipende anche dall’importo e dalla tipicità della situazione. Comunque, il debitore deve essere informato della segnalazione con almeno 15 giorni di preavviso, con l’invito a regolarizzare la sua posizione. Quindi, è l’ente finanziatore che in caso di morosità informa il debitore del fatto che il mancato pagamento verrà segnalato, qualora la posizione non venga rapidamente regolarizzata.
Occorre altresì rilevare che i tempi massimi di conservazione dei dati nei database dei SIC sono prestabiliti e la loro cancellazione è automatica, allo scadere del termine fissato per ogni tipologia di segnalazione, soprattutto, si evidenzia che non è possibile pagare per ottenere la cancellazione.

Una volta segnalati, la segnalazione rimarrà visibile finché non sarà decorso il tempo massimo prestabilito per la conservazione dei dati, anche dopo aver pagato il debito e, lo stesso, in ipotesi di finanziamenti mai rimborsati e morosità mai sanate. In sintesi pagando si può evitare la segnalazione ma una volta segnalati la cancellazione non sarà contestuale al pagamento ma seguirà la tempistica prestabilita.

In particolare, le richieste di credito accolte sono visibili per 6 mesi, in caso di rifiuto o rinuncia al finanziamento un mese; le morosità di due rate, o mesi, per un anno dalla data di regolarizzazione; le morosità superiori a due rate sono visibili per 2 anni dalla data di regolarizzazione; le morosità mai sanate restano visibili per 3 anni dalla scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornamento. Le informazioni che indicano il pieno rispetto del piano di rimborso del finanziamento rimangono visibili per 3 anni dalla cessazione del rapporto o dalla scadenza del contratto o dal primo aggiornamento del mese successivo a tali date.

Chiunque ha diritto di accedere gratuitamente ai propri dati personali contenuti nei SIC secondo le modalità indicate da ciascun “gestore” (EXPERIAN, CTC, CRIF, e ASSILEA) e può segnalare all’ente che ha erogato il finanziamento o direttamente al gestore del SIC eventuali incongruenze ed errori per la correzione dei dati; si può richiedere gratuitamente la cancellazione o la modifica dal SIC di dati errati o non trattati in conformità alla normativa.
 
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