Martedì 27 dicembre 2023 scade il termine entro cui pagare l’acconto Iva per l'anno 2023.
Sono tenuti al pagamento tutti i soggetti Iva tranne coloro che non sono obbligati ad effettuare le liquidazioni periodiche mensili o trimestrali, (come ad esempio gli agricoltori esonerati) e gli enti pubblici territoriali che esercitano attività rilevanti ai fini Iva (per esempio, i comuni che gestiscono l’erogazione di acqua, gas, energia elettrica e vapore).
L'importo dell'acconto non è dovuto se di importo inferiore a 103,29 euro.
6013 codice tributo per versare acconto IVA mensili
6035 codice tributo per versare acconto IVA trimestrali
Si si applica il metodo storico, l’acconto Iva è pari all’88% del versamento effettuato, o che dovrebbe essere stato effettuato, per il mese, ovvero per il trimestre, dell’anno precedente ossia:
-per i contribuenti mensili, dalla liquidazione periodica relativa al mese di dicembre 2022;
-per i soggetti IVA trimestrali, dalla dichiarazione annuale Iva 2022, relativa al periodo di imposta 2022, e dalla comunicazione della liquidazione periodica Iva relativa all’ultimo trimestre 2022, quale la differenza tra il totale dell’Iva dovuta (VL38 da dichiarazione annuale Iva) e gli interessi dovuti in sede di dichiarazione annuale (VL36 da dichiarazione annuale Iva), una volta aumentato dell’acconto dovuto (VP13 da comunicazione della liquidazione periodica ovvero VH17 da dichiarazione annuale Iva);
-per i contribuenti trimestrali “speciali”, quali autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, etc., bisogno rifarsi alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell’anno 2022.
Risultano principalmente esonerati dal pagamento dell'acconto IVA:
-I produttori agricoli con volume d’affari inferiore a 7.000 euro, di cui all’articolo 34, comma 6, D.P.R. 633/1972;
-I soggetti che hanno effettuato soltanto operazioni imponibili, esenti o non soggette ad imposta;
-I contribuenti che esercitano attività di spettacoli e giochi in regime speciale (articolo 74 D.P.R. 633/1972);
-Gli imprenditori individuali, che hanno dato in affitto l’unica azienda, entro il 30 settembre, se trimestrali, ovvero entro il 30 novembre, se mensili, a condizione che non esercitino altre attività soggette ad Iva;
-I soggetti che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre (se si tratta di contribuenti che liquidavano l’Iva mensilmente) o entro il 30 settembre (se si tratta di contribuenti che liquidavano l’Iva trimestralmente);
-Le partita IVA che hanno iniziato l’attività nel 2022, quindi non possiedono un dato storico per il calcolo dell’acconto;
-Coloro che hanno chiuso il periodo di imposta precedente con un credito Iva e, pertanto, non hanno un dato storico positivo ai fini del calcolo dell’acconto.
Ravvedimento operoso omesso o insufficiente versamento IVA
Vai alla sezione modulistica del sito Tusciafisco per scaricare gratuitamente 365 modelli di lettere, dichiarazioni, liberatorie, fatti su misura per te !
Versamenti IVA:
6001 Gennaio 16 febbraio
6002 Febbraio 16 marzo
6003 Marzo 16 aprile
6031 I trimestre 16 maggio
6004 Aprile 16 maggio
6005 Maggio 16 giugno
6006 Giugno 16 luglio
6032 II Trimestre 20 agosto
6007 Luglio 20 agosto
6008 Agosto 16 settembre
6009 Settembre 16 ottobre
6033 III trimestre 16 novembre
6010 Ottobre 16 novembre
6011 Novembre 16 dicembre
6035 Acconto IVA 27 dicembre
6012 Dicembre 16 gennaio
6099 IV trimestre 16 marzo