A gennaio 2017 è stato distribuito gratuitamente da Cassa depositi e prestiti Spa l’approfondimento “Investire nel trasporto pubblico”, con dati aggiornati al 31 dicembre 2016.
Obiettivo del documento è fornire al lettore una panoramica su un settore - quello del trasporto pubblico - con un giro d’affari complessivo che supera i 12 miliardi di euro l’anno, con più di mille imprese attive ed oltre 126mila addetti. Dal punto di vista dell’output, inoltre, il servizio di trasporto è annualmente erogato a 5,2 milioni di passeggeri.
Nonostante i numeri importanti, il comparto è ancora lontano dagli standard europei e la carenza di investimenti non fa che aumentarne il divario; basti pensare - a titolo di esempio - che in Italia ci sono 3,8 km di rete metropolitana per milione di abitanti rispetto ai 9,8 della media dei Paesi europei.
L’esigenza del reparto Ricerca e studi di Cdp di dedicare un focus al trasporto pubblico deriva quindi dalle numerose criticità che si possono osservare nel settore. Settore che si rivela centrale nei paesi che ottengono buone performance a livello di crescita economica, coesione sociale, innovazione, occupazione e sviluppo sostenibile.
In altre parole, il trasporto pubblico è uno dei pilastri del processo di sviluppo collettivo nazionale e l’Italia continua a perdere terreno rispetto ai partner europei.
La prolungata crisi economica, infatti, da dettato in patria politiche di austerità della finanza pubblica che hanno inevitabilmente colpito con maggior impatto i settori ad essa più connessi, come nel caso del Trasporto Pubblico Locale (TPL).
Lo studio degli analisti di Cdp è tripartito sul parco autobus, sul parco treni e rete ferroviaria e sul sistema metropolitano e tranviario, ponendo l’accento - per ogni categoria - sui dati chiave, sui fabbisogni di investimento e sugli strumenti europei di finanziamento.
Di particolare interesse il focus sugli obiettivi del piano strategico nazionale che prevede un investimento di 3,7 miliardi di euro in 17 anni per finanziare il rinnovo del parco autobus TPL; per migliorare la qualità dell’aria mediante l’uso di tecnologie innovative e per aumentare la competitività delle aziende produttrici di beni e servizi nella filiera dei mezzi di trasporto pubblico.
Alle altisonanti parole degli obiettivi strategici naturalmente dovranno seguire risultati concreti, perseguiti con politiche di gestione del denaro pubblico efficienti, come raramente è accaduto in passato. Soltanto il monitoraggio di tali strategie potrà svelarne le reale efficacia.
 
Articolo redatto dal Dott. Riccardo Cerulli - 19/07/2017