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L'amministrazione e la gestione finanziaria di un'azienda possono essere un compito complesso e impegnativo. Uno degli aspetti chiave per il successo è la conoscenza dei costi giornalieri dell'azienda. Sapere con precisione quanto costa far funzionare il proprio business ogni giorno può essere un fattore determinante per la sua sostenibilità e crescita a lungo termine. In un panorama aziendale competitivo, un imprenditore avveduto sa che potrebbe essere necessario chiamare un consulente esterno esperto per ottenere una visione chiara dei costi e delle opportunità di miglioramento.

Corollario: Un consulente esterno esperto può fornire una prospettiva obiettiva e professionale sulla gestione finanziaria della tua azienda. Essi sono in grado di condurre un'analisi dettagliata dei costi, identificare le aree di spreco e suggerire strategie per ottimizzare le spese. Il consulente può esaminare i diversi aspetti dell'azienda, come la struttura dei costi, gli stipendi dei dipendenti, i fornitori e i contratti, le spese operative e molte altre voci di spesa. Questa valutazione accurata può portare a una maggiore efficienza e ad un miglioramento della redditività complessiva.

Inoltre, un consulente esterno può offrire anche un'esperienza approfondita nel settore specifico dell'azienda, condividendo best practice e suggerendo strategie collaudate per ridurre i costi e massimizzare i profitti. La loro esperienza e competenza possono aiutare a prendere decisioni informate e a implementare misure di risparmio che potrebbero non essere evidenti per chi è coinvolto quotidianamente nelle operazioni aziendali.

Conoscere i costi giornalieri della propria azienda è di vitale importanza per la gestione finanziaria e il successo a lungo termine. Chiamare un consulente esterno esperto può fornire una visione oggettiva e professionale su come ottimizzare i costi e migliorare la redditività aziendale. Investire nella consulenza esterna può rivelarsi un'azione strategica che porta a risultati tangibili e contribuisce al successo complessivo del tuo business.


Per rispondere alla domanda "Quanto costa al giorno la mia azienda?", puoi seguire un processo metodologico che ti aiuterà a ottenere una stima accurata dei costi giornalieri. Ecco genericamente i passaggi da seguire:

Raccogli dati finanziari: Richiedi documenti finanziari come bilanci, registri contabili, fatture e altri record che possano fornire informazioni sulle spese aziendali. Assicurati di avere una panoramica completa dei costi, inclusi stipendi, fornitori, servizi, affitto, utenze, spese di marketing, manutenzione e altre voci di spesa.

Classifica le spese: Categorizza le spese in base alle loro tipologie e importi. Ad esempio, potresti avere categorie come spese operative, costi del personale, costi di produzione o materie prime, marketing e pubblicità, costi fissi, e così via. Questa classificazione ti aiuterà a identificare le principali aree di spesa e a valutare la loro incidenza giornaliera.

Calcola i costi giornalieri: Considera il periodo di riferimento che intendi utilizzare per calcolare i costi giornalieri, ad esempio l'anno fiscale o l'ultimo trimestre. Dividi il totale delle spese per il numero di giorni del periodo selezionato per ottenere una stima dei costi giornalieri. 

Marginalità dei prodotti: La marginalità dei prodotti indica la differenza tra il prezzo di vendita di un prodotto e i costi associati alla sua produzione o distribuzione. Identificare i prodotti con una maggiore marginalità consente all'azienda di concentrare le risorse su quegli articoli che generano maggiori profitti. Allo stesso tempo, è importante individuare i prodotti con marginalità più basse o negative, poiché potrebbero richiedere un'attenta valutazione dei costi e delle strategie per migliorare la redditività o considerare l'eliminazione di tali prodotti dal portafoglio.

Produttività per dipendente: La produttività per dipendente misura l'efficienza e l'output generato da ciascun dipendente nell'azienda. Monitorare la produttività per dipendente può rivelare aree in cui potrebbero esserci inefficienze o squilibri nella distribuzione del lavoro. Ad esempio, se ci sono dipendenti che generano un alto volume di output rispetto al costo associato al loro impiego, potrebbe essere possibile ridistribuire le risorse o identificare opportunità per ottimizzare i processi. D'altra parte, se ci sono dipendenti che generano un basso output rispetto al costo, potrebbe essere necessario valutare le cause e implementare misure per migliorare la produttività, come la formazione, la revisione delle responsabilità o l'ottimizzazione delle procedure di lavoro.

Considera le variazioni stagionali: Valuta se la tua azienda ha fluttuazioni di spesa stagionali o periodiche. In alcune attività, i costi possono essere più elevati durante certi periodi dell'anno, come le festività o le stagioni di picco. Assicurati di tenere conto di queste variazioni per ottenere una stima più accurata dei costi giornalieri.

Verifica le obiezioni: Considera le possibili obiezioni che potrebbero sorgere e prepara spiegazioni adeguate. 

Mantieni la flessibilità: Ricorda che i costi aziendali possono variare nel tempo. I fattori esterni, come l'inflazione, i cambiamenti normativi o fluttuazioni nel mercato, possono influenzare i costi giornalieri. Mantieni una visione dinamica e aggiorna regolarmente la valutazione dei costi per riflettere le situazioni in continua evoluzione.

Consiglia azioni correttive: Se identifichi opportunità di risparmio o aree di miglioramento, suggerisci azioni correttive all'imprenditore. Ad esempio, potresti proporre l'ottimizzazione delle forniture, la negoziazione di contratti più vantaggiosi con i fornitori, l'implementazione di soluzioni tecnologiche per ridurre i costi operativi o strategie di marketing più mirate.

Ricorda che ogni azienda è unica, quindi adatta il processo alle specificità del tuo caso. 

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista aziendalista da Sutri

 

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Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese precedente.

La decelerazione del tasso di inflazione si deve ancora, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli Alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli Altri beni (da +5,0% a +4,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro, un sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva dai rialzi dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%).

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente (da +6,0% a +5,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,2%, registrato a maggio, a +5,8%).

Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,3% a +7,6%) e, in misura minore, quella dei servizi (da +4,6% a +4,3%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -3,3 punti percentuali, da -4,7 di maggio.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,1% a +5,8%).

La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (entrambi a +1,0%), degli Alimentari lavorati (+0,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,3%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-4,5%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l’indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo.

In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e del 6,7% su base annua (in netta decelerazione da +8,0% di maggio).

Scatti Istat ultimi 12 mesi

Il commento
A giugno, secondo le stime preliminari, l’inflazione mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi al consumo sul piano congiunturale (l’ultima variazione congiunturale nulla è stata a maggio 2021).
Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei Beni energetici, in particolare della componente non regolamentata, in apprezzabile calo rispetto al mese precedente. Nel settore alimentare, la crescita su base annua dei prezzi dei prodotti lavorati evidenzia un’ulteriore frenata, che contribuisce alla decelerazione dell’inflazione di fondo (scesa a +5,6%). Prosegue, infine, la fase di rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa”, che a giugno è pari a +10,7%.

Comunicato stampa ISTAT

 

Il Ministero dell’economia e delle finanze comunica che d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sono state definite, sulla base delle risorse disponibili, le agevolazioni fiscali per il 2023 in favore degli autotrasportatori relative alle deduzioni forfetarie per spese non documentate, come previsto dall’articolo 66, comma 5, primo periodo, del TUIR.

Per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto di terzi) è prevista una deduzione forfetaria di spese non documentate per il periodo d’imposta 2022 nella misura di 48,00 euro. La deduzione spetta una sola volta per ogni giorno di effettuazione di trasporti, indipendentemente dal numero dei viaggi.

L'agevolazione fiscale si ottiene anche per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35 per cento di quello riconosciuto per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale.

 

 

Nell'era attuale, in cui la sostenibilità è diventata una priorità per molte aziende e per la società nel suo complesso, la redazione del Bilancio di Sostenibilità è diventata una pratica sempre più diffusa. Questo documento fornisce un'opportunità unica per le aziende di dimostrare il loro impegno verso la responsabilità sociale e ambientale, nonché per comunicare in modo trasparente con gli stakeholder. Ma quali sono i vantaggi per un'impresa che decide di redigere un Bilancio di Sostenibilità? Vediamoli insieme.

Miglior reputazione e brand image:
La redazione del Bilancio di Sostenibilità mostra che un'impresa è consapevole dei suoi impatti sociali, ambientali ed economici. Dimostrare un impegno concreto verso la sostenibilità migliora la reputazione dell'azienda agli occhi dei consumatori, dei dipendenti, dei fornitori e degli investitori. Un'azienda che si preoccupa dell'ambiente e della comunità in cui opera è più attraente per i clienti e può differenziarsi dalla concorrenza, creando un'immagine positiva del proprio brand.

Maggiori opportunità di business:
Il Bilancio di Sostenibilità offre alle aziende l'opportunità di identificare nuove aree di sviluppo e di business. Esaminando i propri impatti e performance non finanziarie, l'impresa può individuare settori in cui può migliorare la sostenibilità e trovare nuove soluzioni innovative. Ad esempio, l'adozione di pratiche di produzione sostenibile o di prodotti ecologici può aprire nuovi mercati e attrarre clienti che preferiscono marchi responsabili.

Riduzione dei rischi e gestione efficiente:
Il Bilancio di Sostenibilità permette alle aziende di identificare e gestire i rischi associati alle sfide sociali, ambientali ed economiche. L'analisi dei dati e delle informazioni non finanziarie consente di individuare potenziali impatti negativi e di adottare misure preventive per mitigarli. Ad esempio, l'identificazione di una dipendenza eccessiva dalle risorse energetiche non rinnovabili può spingere l'azienda a investire in energie rinnovabili e a ridurre i costi a lungo termine.

Accesso a finanziamenti e investimenti:
Sempre più investitori e istituzioni finanziarie considerano la sostenibilità come un fattore determinante nelle loro decisioni di investimento. La redazione del Bilancio di Sostenibilità può aumentare le opportunità di accesso a finanziamenti e investimenti sostenibili. Gli investitori sono sempre più interessati a supportare aziende che adottano pratiche di business responsabili e che dimostrano un'impronta ambientale e sociale positiva.

Maggiore coinvolgimento dei dipendenti e attrazione dei talenti:
La redazione del Bilancio di Sostenibilità può svolgere un ruolo chiave nell'incoraggiare il coinvolgimento dei dipendenti e nel creare un ambiente di lavoro positivo. Comunicare gli obiettivi e i progressi legati alla sostenibilità ai dipendenti crea un senso di appartenenza e di orgoglio per l'azienda. Inoltre, un'azienda che dimostra un impegno per la sostenibilità può attrarre talenti motivati, che condividono i valori dell'impresa e desiderano lavorare per un'organizzazione socialmente responsabile.

Rispondere alle aspettative degli stakeholder:
I Bilanci di Sostenibilità forniscono alle aziende un mezzo per comunicare in modo trasparente con i propri stakeholder, come clienti, fornitori, comunità locali e organizzazioni non governative. Questo aiuta a soddisfare le aspettative di queste parti interessate e a creare relazioni di fiducia. La condivisione di informazioni sulle politiche, le performance e le iniziative sostenibili dell'azienda dimostra un impegno verso la responsabilità e la trasparenza, stabilendo un dialogo costruttivo con gli stakeholder e affrontando le preoccupazioni e le richieste che possono emergere.


Concludendo il Bilancio di Sostenibilità offre numerosi vantaggi per le aziende che decidono di adottarlo come strumento di rendicontazione. Oltre a migliorare la reputazione e l'immagine del brand, le aziende possono identificare nuove opportunità di business, gestire i rischi in modo più efficace e accedere a finanziamenti e investimenti sostenibili. Inoltre, coinvolgendo i dipendenti e rispondendo alle aspettative degli stakeholder, l'azienda può creare un ambiente di lavoro positivo e costruire relazioni solide con tutte le parti interessate. Il Bilancio di Sostenibilità è un'impostazione strategica che promuove un'azienda responsabile, resiliente e in linea con le sfide del futuro.

 

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Francesco Cacchiarelli economista di impresa e business partner

 

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La Banca centrale europea alza i tassi di interesse di un quarto di punto per combattere l'inflazione dopo che la Fed americana ha sospeso gli aumenti.

La Banca centrale europea (Bce) ha deciso di alzare i tassi d'interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4%, quello sui depositi al 3,50% e quello sui prestiti marginali al 4,25%.

Si tratta dell'ottavo aumento consecutivo dal luglio dello scorso anno: l'obiettivo è quello di arginare l'inflazione .

"Le nostre decisioni future garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della Bce siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell'inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario" ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde.

L'inflazione è scesa da un picco del 10 a poco più del 6 per cento. Ma la corsa dei prezzi di generi alimentari e bollette è solamente rallentata.

La Banca Centrale cerca dunque di riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2% attraverso una campagna senza precedenti per stringere il flusso di credito: una misura adottata un giorno dopo che la Federal Reserve statunitense ha interrotto la sua serie di aumenti.

La decisione era ampiamente attesa e molti analisti ritengono che un ulteriore aumento di un quarto di punto sia previsto per la prossima riunione della banca, il 27 luglio.

Di Euronews: 15/06/2023

 

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L'aumento dei tassi di interesse della BCE, un colpo per famiglie e imprese: le mie riflessioni.
Oggi leggo con "orrore" la non condivisibile decisione della Banca centrale europea di alzare di nuovo i tassi di interesse di un quarto di punto. Questo è l'ottavo aumento consecutivo dal luglio dello scorso anno, e le conseguenze potrebbero essere dannose per le economia di molti Paesi Europei già in recessione.
Tra i principali effetti negativi dell'aumento dei tassi di interesse, vi è l'impatto diretto sui privati, in particolare sulle persone che hanno mutui o prestiti e sulle imprese. L'aumento dei tassi comporterà un incremento dei costi di finanziamento, con conseguente aumento delle rate dei mutui e dei prestiti.
Questo metterà a rischio la stabilità finanziaria delle famiglie, già alle prese con spese quotidiane, e potrebbe ridurre la capacità di investimento delle imprese già colpite duramente da questa politica, poiché deve fare i conti con costi energetici appena rientrati e ora anche con i crescenti costi di finanziamento. Ciò mette in serio pericolo la competitività delle aziende europee, che potrebbero presto trovarsi fuori mercato.
La stretta monetaria della BCE rischia di aggravare la situazione invece di favorire una ripresa.

Una possibile diversa risposta la potremmo avere studiando - e facendo studiare alla BCE - il caso della Spagna
La Spagna sta affrontando con successo la sfida dell'inflazione e delle distorsioni nel mercato. Grazie alle scelte di politica economica adottate negli ultimi due anni, il paese è riuscito a contenere l'inflazione core al di sotto del target del 2%.
Uno dei fattori chiave di questa risposta è stata l'implementazione di misure anti-cicliche. Queste misure hanno mirato a proteggere la domanda, garantire la tutela dei redditi inferiori, sostenere l'occupazione e contenere gli effetti dell'aumento dei prezzi dell'energia.

"Debito. I primi 5000 anni" di David Graeber è un libro estremamente influente che offre un'analisi radicale del concetto di debito e della sua storia nel corso dei millenni.
Una delle principali tesi di Graeber è che il debito è stato centrale per la formazione delle società umane, contraddicendo l'idea tradizionale secondo cui il denaro è emerso come mezzo di scambio neutrale. Egli sostiene che il debito ha preceduto il denaro e che le relazioni di debito reciproco sono state fondamentali per la costruzione delle comunità umane.
Il libro affronta anche la questione del debito pubblico, analizzando come le società si siano impegnate a ripagare debiti di vario genere, spesso generando ingiustizie sociali e disuguaglianze. Graeber critica le politiche economiche che impongono l'austerità come mezzo per ripagare il debito, sostenendo che ciò ha effetti dannosi sulle persone comuni e favorisce le élite finanziarie.
Secondo Graeber, il debito può poi influenzare le dinamiche di potere tra nazioni e svolgere un ruolo nel consolidamento dell'egemonia economica e politica di alcuni paesi sugli altri. Ad esempio, il debito estero può creare dipendenza finanziaria e costringere una nazione a seguire politiche che favoriscono gli interessi dei creditori, potenzialmente limitando la sua sovranità economica e politica.

 

"Ci sono due modi di conquistare e dominare una nazione. Uno è con la spada. L’altro è con il debito" - John Adams secondo presidente degli Stati Uniti 

 

 

Le aziende svolgono un ruolo fondamentale nell'economia, indipendentemente dalla loro dimensione. Il loro funzionamento è influenzato da una serie di fattori che contribuiscono al loro successo. Vediamo in dettaglio come funziona un'azienda, analizzando i processi aziendali, la struttura organizzativa, gli obiettivi e l'importanza della gestione del rischio.

Processi aziendali:
I processi aziendali sono attività interconnesse che permettono all'azienda di raggiungere i suoi obiettivi. Essi includono processi operativi, di produzione, di vendita e amministrativi. I processi operativi sono le attività quotidiane che l'azienda svolge per fornire beni o servizi ai clienti. I processi di produzione riguardano la trasformazione delle risorse in prodotti finiti. I processi di vendita sono responsabili delle attività di marketing e vendita, mentre i processi amministrativi coinvolgono la gestione delle risorse umane, delle finanze e dell'amministrazione generale.

Struttura organizzativa:
La struttura organizzativa definisce come l'azienda è organizzata internamente. Essa comprende la catena di comando, la divisione dei compiti e le relazioni gerarchiche. La struttura può essere gerarchica, con leve di autorità ben definite, o più piatta e decentralizzata, con una maggiore autonomia ai dipendenti. La struttura organizzativa può essere basata su funzioni aziendali, come vendite, marketing, finanze, o basata su progetti, in cui i team si formano per raggiungere obiettivi specifici.

Obiettivi aziendali:
Gli obiettivi aziendali rappresentano ciò che un'azienda cerca di raggiungere nel lungo e nel breve termine. Essi possono essere finanziari, come l'aumento dei profitti o la riduzione dei costi, o strategici, come l'espansione in nuovi mercati o l'introduzione di nuovi prodotti. Gli obiettivi forniscono una direzione e una finalità all'azienda, guidando le decisioni e le azioni dei suoi membri. È essenziale che gli obiettivi siano chiari, realistici e misurabili, in modo che l'azienda possa valutare il proprio progresso e apportare eventuali correzioni di rotta.

Gestione del rischio:
La gestione del rischio è un aspetto critico per il funzionamento dell'azienda. Essa coinvolge l'identificazione, l'analisi e la mitigazione dei potenziali rischi che potrebbero influire negativamente sull'azienda stessa. Ciò include rischi finanziari, operativi, normativi e altri rischi specifici del settore. La gestione del rischio richiede un approccio strutturato che comprende l'identificazione dei rischi, l'analisi della loro probabilità e impatto, l'implementazione di piani di gestione del rischio e la preparazione a situazioni di emergenza.


Il funzionamento di un'azienda è un equilibrio complesso tra processi aziendali, struttura organizzativa, obiettivi e gestione del rischio. Comprendere e gestire questi elementi è fondamentale per il successo e la resilienza dell'azienda. L'efficienza operativa, la collaborazione tra i dipendenti, l'adattabilità al cambiamento e la protezione da rischi imprevisti sono tutti elementi chiave per una gestione efficace dell'azienda. Attraverso una combinazione di processi ben definiti, una struttura organizzativa adeguata, obiettivi chiari e una gestione del rischio attenta, un'azienda può prosperare e affrontare le sfide del mercato in modo sicuro e sostenibile.

 

 

Articolo redatto da Francesco Cacchiarelli commercialista ed economista d'impresa in Sutri.

Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989

Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999

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Nell'ambito dell'economia e della gestione dei rischi, due concetti emergenti sono diventati oggetto di discussione: il Rinoceronte Grigio e il Cigno Nero. Sebbene entrambi rappresentino eventi potenzialmente dannosi, ci sono differenze fondamentali tra i due concetti. 

I Rinoceronti Grigi: Rischi evidenti ma spesso ignorati
I Rinoceronti Grigi sono rischi imminenti che sono chiaramente visibili ma spesso vengono trascurati o sottovalutati. Si tratta di situazioni che potrebbero avere conseguenze significative se non affrontate tempestivamente. La chiave per identificare un Rinoceronte Grigio è la sua prevedibilità e la disponibilità di dati e informazioni che ne segnalano la possibile occorrenza. Tuttavia, a causa di fattori come la negligenza, la mancanza di consapevolezza o la resistenza al cambiamento, questi rischi vengono spesso ignorati fino a quando non diventano critici.

I Cigni Neri: Rischi imprevedibili e impattanti
I Cigni Neri, d'altra parte, sono eventi imprevedibili e altamente impattanti che sfuggono alle aspettative e alle previsioni tradizionali. Questi eventi sono caratterizzati da una bassa probabilità di occorrenza, ma se si verificano, possono avere conseguenze devastanti su un'economia, un'industria o la società nel suo complesso. Un Cigno Nero è retrospettivamente chiaro, ma difficilmente prevedibile in anticipo, il che lo rende particolarmente difficile da gestire.

Differenze chiave tra Rinoceronti Grigi e Cigni Neri:

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