Testata Giornalistica On Line di Informazione Giuridico - Economica

 

Lo staff di tusciafisco.it segnala la pubblicazione della Circolare INPS n. 136 (download .pdf) del 30/10/2014, avente ad oggetto Nuove modalità di presentazione della richiesta di Assegni per il Nucleo familiare per i Lavoratori di ditte cessate o fallite.
 
Abstract:
Nuove modalità di presentazione
È stata attivata la modalità di presentazione telematica delle domande di Assegno per il Nucleo Familiare da parte dei lavoratori di ditte cessate o fallite. La presentazione telematica delle domande in oggetto potrà avvenire attraverso uno dei seguenti canali:
  • WEB – servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino munito di PIN attraverso il portale dell’Istituto - servizio di “Invio OnLine di Domande di prestazioni a Sostegno del reddito” - funzione ANF Ditte Cessate/Fallite;
  • Patronati– attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
  • Contact - Center– attraverso il numero verde 803.164.
A far data dal 1 gennaio 2015, ledomande di Assegno al Nucleo Familiare per le ditte cessate o fallite potranno essere presentate esclusivamente in via telematica. Fino a tale data, al fine di rendere graduale il passaggio alla telematizzazione in via esclusiva, è previsto un regime transitorio durante il quale le istanze in discorso potranno essere trasmesse sia in via telematica che cartacea.

Comunicato stampa Confcommercio del 14 novembre 2014
 
Se, oltre ai tredici trimestri di variazioni nulle o negative, si considera che dal primo trimestre del 2008 il Pil si è ridotto del 9,4%, tornando ai livelli del 2000, la strada della ripresa appare non solo lontana, ma sempre più difficile da raggiungere. Un percorso che rischia di essere ancora più tortuoso a causa del venir meno dell'apporto positivo della domanda estera per le difficoltà in cui si trovano molti paesi europei: questo il commento dell'ufficio Studi Confcommercio alle stime del Pil diffuse oggi dall'Istat.
E', dunque, evidente che l'unica via di uscita è quella di avviare politiche di stimolo ai consumi e agli investimenti più incisive di quelle attuate sino ad ora. Altrimenti dovremo arrenderci al fatto che la recessione, o la stagnazione, possano diventare una costante per la nostra economia.

La tenuta del libro inventari è obbligatoria, secondo le disposizioni dell'art. 2214 del Codice Civile, per gli imprenditori che esercitano un'attività commerciale, fatta eccezione per i piccoli imprenditori. La normativa fiscale prescrive la tenuta del libro inventari per i soggetti titolari di reddito d'impresa in regime di contabilità ordinaria, sia per obbligo di legge, sia per opzione.
L’art. 2217 c.c., stabilisce che “l’inventario deve redigersi all’inizio dell’esercizio dell’impresa e successivamente ogni anno, e deve contenere l’indicazione e la valutazione delle attività e delle passività relative all’impresa, nonché delle attività e delle passività dell’imprenditore estranee alla medesima”
La scadenza per la sua redazione è fissata entro 3 mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi: tenuto conto che i contribuenti che esercitano attività d’impresa sono in tenuti alla trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi generalmente entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di riferimento, se soggetti passivi Irpef, ovvero entro la fine del nono mese dalla chiusura dell’esercizio, se soggetti passivi Ires, ne deriva che, per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, il prossimo 31 dicembre 2016 deve essere redatto e stampato l’inventario relativo all’anno 2015.

Comunicato stampa Ministero dello Sviluppo Economico del 13 novembre 2014
 
Incentivi estesi a tutta Italia
 
Al via il nuovo Smart&Start rivolto alle start-up innovative in tutta Italia. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 che fissa le nuove regole per accedere agli incentivi. Molte le novità previste: dai soggetti beneficiari alla tipologia di finanziamento, dai requisiti richiesti all’estensione geografica.
Le agevolazioni, per le quali sono disponibili circa 200 milioni di euro, sono estese a tutte le regioni italiane (in precedenza riguardavano solo sei regioni del Mezzogiorno e le aree del cratere Aquilano) e destinate alle start-up innovative – iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese – costituite da non più di 4 anni o alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.
L’importo massimo finanziabile passa da 500 mila euro a 1,5 milioni di euro. Cambia anche la tipologia di agevolazione: sarà un finanziamento a tasso zero, da restituire in 10 anni, che potrà arrivare fino al 70% dell’investimento totale.
La percentuale massima di finanziamento potrà salire all’80% se la start-up è costituita esclusivamente da donne o da giovani, oppure se al suo interno c’è almeno un dottore di ricerca italiano che sta lavorando all’estero e sceglie di rientrare in Italia.
Inoltre, solo per le start-up con sede nel Mezzogiorno e nel Cratere sismico dell’Aquila, è previsto un contributo a fondo perduto del 20%. Le start-up costituite da non più di 12 mesi potranno beneficiare anche di un tutoring tecnico-gestionale, con servizi altamente specialistici.
Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, non è più possibile richiedere le agevolazioni del “vecchio” Smart&Start. Le domande già pervenute proseguiranno il normale iter di valutazione da parte di Invitalia, l’agenzia governativa che gestisce l’intervento.
Le domande a valere sul nuovo intervento potranno essere presentate, esclusivamente on line, a partire dalla data che sarà indicata nella circolare ministeriale di prossima adozione.
La prima esperienza di Smart&Start è stata importante non solo per i risultati raggiunti, ma anche perché ha dato un contributo decisivo nell’impostazione della nuova versione dell’incentivo, confermando il rilievo che le nuove imprese innovative e in particolare le start-up innovative, come definite dalla normativa varata nel 2012, hanno nella politica industriale. In poco più di un anno sono state inviate 1.171 richieste di finanziamento, con 2.767 neoimprenditori coinvolti. Le domande sono state presentate per il 27% da donne e per il 51% da giovani. L’80% delle richieste ha riguardato imprese non ancora costituite. Le iniziative finanziate sono state 368, per un totale di investimenti attivati pari a 68 milioni di euro, di cui 32 in Campania, 15 in Sicilia, 13 in Puglia e 7 in Calabria. Invitalia ha finora concesso agevolazioni per 63,5 milioni di euro, a fronte di richieste superiori a 206 milioni.

La Direzione Generale per l'Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito, in data 7 novembre 2014, delucidazioni in merito al seguente argomento: Dimissioni della lavoratrice madre/lavoratore padre – obbligo di preavviso.

Testo integrale Interpello n. 28/2014 (download .pdf) del Minstero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale per l’Attività Ispettiva:

The Cluetrain Manifesto
mercati online…
I mercati online cominciano a organizzarsi da soli molto più rapidamente delle aziende che tradizionalmente li rifornivano.
Grazie alla rete, i mercati diventano più informati, più intelligenti e più esigenti rispetto alle qualità che invece mancano nella maggior parte delle aziende.
… gente della Terra
Il cielo è aperto verso le stelle. Le nuvole ci passano sopra notte e giorno. Gli oceani si alzano e ricadono. Qualsiasi cosa possiate aver sentito, questo è il nostro mondo, il posto in cui dobbiamo stare. Qualsiasi cosa vi abbiano detto, le nostre bandiere sventolano libere. Il nostro cuore va avanti per sempre. Gente della Terra, ricordate.

Le 95 TESI
1) I mercati sono conversazioni (Markets are Conversations).
2) I mercati sono fatti di esseri umani, non di segmenti demografici.

La mucca viola. Farsi notare (e fare fortuna) in un mondo tutto marrone - Seth Godin

Frasi tratte dal libro:

“Per fare breccia nei confronti della maggioranza occorre puntare a raggiungere non il vasto mercato, bensì una nicchia”

“Differenziate la clientela. Individuate il gruppo di clienti più redditizio. Ignorate il resto.”

“Un servizio personalizzato ci fa sentire persone speciali”

“Se quello che facciamo ci appassiona, tutto è più facile”

Il termine la Mucca viola nel marketing è usato come metafora dall'esperto di marketing Seth Godin per definire un prodotto o servizio che per le sue caratteristiche e qualità risulti essere unico nel suo genere, originale e straordinario, che presenta caratteristiche non convenzionali, produrrà passaparola naturale tra la gente e di conseguenza si pubblicizzerà.

L'autore, viaggiando in autostrada, nota per esempio che le mucche, guardate dal finestrino, alla lunga diventano banali a vedersi; solo un'ipotetica "mucca viola" (cioè un elemento anomalo) potrebbe essere di qualche interesse per l'osservazione.

 

L'incredibile Zoo dell'Economia

L'imprenditore secondo Schumpeter

Cos’è il Rating ESG o Rating di sostenibilità ?

La fiducia come vantaggio competitivo sostenibile

La lezione di Antonio Genovesi per l'economia civile

Il ruolo vitale degli imprenditori nel progresso di una nazione

La lezione economica dell'Enciclica "Laudato si" di Papa Francesco

Cos’è il bilancio di sostenibilità e quando è obbligatorio per le aziende

Il Networking come motore del Business e le Relazioni il collante per renderlo continuativo

L'Etica del Lavoro nel Protestantismo e nel Cattolicesimo: differenze ed effetti sull'economia

Comunicato stampa Agenzia delle Entrate del 6 novembre 2014
 
Pronta la versione inglese della Circolare n. 16/E, con i chiarimenti sulle nuove regole fiscali finalizzate a incoraggiare lo sviluppo e il finanziamento di startup innovative e incubatori certificati. Il testo completo è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.it e sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico www.mise.gov.it
In particolare, obiettivo della normativa è supportare l’evoluzione di una nuova cultura imprenditoriale più orientata verso l’innovazione e promuovere l’attrazione di capitali esteri in Italia. Gli incentivi fiscali sono principalmente indirizzati a favorire entità legali e soggetti interessati alle startup innovative – come definite dal Decreto Legge n. 179/2012, convertito con Legge n. 221/2012 – e al loro finanziamento.
I benefit per le startup innovative variano dall’esenzione dell’imposta di bollo e delle spese di registro a carico dell’azienda all’esclusione dalla disciplina anti-elusione sulle società di comodo.
Riguardo gli investitori individuali, per il periodo 2013-2015, potranno detrarre dall’Irpef il 19% degli investimenti nel capitale delle startup innovative, con un limite massimo di 500mila euro per periodo d’imposta su cui calcolare la detrazione. Per le società che investono nel capitale delle startup innovative è prevista una deduzione del 20% degli investimenti, per una somma non superiore a 1.800.000 euro per ogni periodo d’imposta. La detrazione e la deduzione aumentano rispettivamente al 25% e al 27% per gli investimenti nel capitale delle startup innovative a vocazione sociale e di quelle che sviluppano e commercializzano prodotti e servizi ad alto valore tecnologico in campo energetico.
Le startup innovative possono inoltre valersi d’un credito d’imposta pari al 35% delle spese sostenute per l’assunzione di personale altamente qualificato.

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