Testata Giornalistica On Line di Informazione Giuridico - Economica

 

Comunicato stampa INAIL dell' 11 maggio 2016
 
Dopo l’uscita del nuovo portale Inail, anche i servizi telematici si rinnovano sulla base della customer experience che rende più semplice e immediato il loro utilizzo.
A partire da oggi è avviato un piano di rilascio progressivo dei servizi  reingegnerizzati con l’obiettivo di restituire agli utenti una nuova e più adeguata esperienza d’uso e garantire migliori standard di erogazione.
In coerenza con l’azione di promozione della brand identity, si completa un’ulteriore fase del programma strategico dell'Inail per l'IT che prevede il rinnovamento e l’evoluzione della rete multicanale di accesso ai servizi e alle informazioni dell’Istituto, secondo i principi di innovazione, centralità dell’utente ed economicità.
La revisione dei servizi è stata ispirata a criteri di semplicità, chiarezza ed efficacia, grazie a interventi mirati attraverso un’adeguata strutturazione e omogeneizzazione per renderne più intuitiva la fruizione.
In alcuni casi le novità riguarderanno l’adeguamento della struttura e dell’interfaccia grafica a quella del nuovo portale istituzionale. In altri casi, invece, è prevista la riprogettazione integrale dei servizi, sempre nella logica di una standardizzazione della user experience.

Comunicato stampa INPS del 14 giugno 2016
 
A decorrere dal 1° gennaio 2016 l’incentivo per l’assunzione di lavoratori con disabilità è gestito dall’INPS.
Al fine di realizzare una concreta promozione dell’inserimento e dell’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro, Il nuovo incentivo varia, rispetto a quanto precedentemente previsto, sia in entità che per le modalità di richiesta, in considerazione del grado e della tipologia di riduzione della capacità lavorativa del soggetto assunto.
La domanda di fruizione dell’incentivo deve essere trasmessa, mediante apposite procedure telematiche, all’INPS. Per i datori di lavoro che operano con il sistema UniEmens, il conguaglio corrente di riferimento decorre dal periodo di competenza di giugno 2016 con la possibilità di recuperare assunzioni incentivate già effettuate nei mesi precedenti.
Con la circolare 99 del 13 giugno 2016 si forniscono le precisazioni normative e le indicazioni operative per il godimento dell’incentivo.

Il  Mutuo Chirografario “Microcredito” (ex art. 111 T.U.B.) con garanzia del Medio Credito Centrale è un’offerta di mutui chirografari in Convenzione con  L’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM), il quale promuove specifici programmi di sostegno ad iniziative e ad attività di microcredito e microfinanza, assistiti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (PMI) gestito dal Medio Credito Centrale Spa (MCC).

Fonte sito fondidigaranzia.it/microcredito.html:

Chi sono i soggetti beneficiari
I soggetti beneficiari che possono ottenere la garanzia sono esclusivamente le imprese già costituite o i professionisti già titolari di partita IVA, in entrambi i casi da non più di 5 anni. Professionisti e imprese non possono avere più di 5 dipendenti, ovvero 10 nel caso di Società di persone, SRL semplificate, cooperative. Ulteriori limitazioni riguardano l'attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi lordi (fino a 200.000 euro) e livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro).

La proprietà industriale è un elemento essenziale del patrimonio di un'azienda.

Un asset, però, non sempre debitamente valorizzato e protetto, se non a livello macro. Le grandi aziende, infatti, dedicano risorse, a volte ingentissime, tanto alla visibilità del proprio marchio, quanto alla sua tutela.
Nel settore delle Mirco, Piccole e Media Imprese (MPMI), però, non si riscontra la stessa attenzione alla proprietà industriale, seppur con le dovute proporzioni.
Si può quindi parlare di un gap culturale legato alla compresione dell'importanza del bene immateriale "marchio" tra le grandi aziende e le PMI? Oppure è necessario fare riferimento a risorse sempre più scarse man mano che diminuisce la dimensione aziendale? O, infine, si tratta di una combinazione dei due aspetti?
Ciò che appare evidente è che in un'ipotetica scala dei valori aziendali delle MPMI, la valorizzazione del marchio non sempre occupa i primi gradini. Tra il 2010 e il 2014, ad esempio, si è passati dalla registrazione di più di 160mila marchi all'anno (2010) a 46.641 nel 2014 (Fonte: DATI STATISTICI TITOLI CONCESSI DI PROPRIETA' INDUSTRIALE 2014 dell'UIBM).
 
Probabilmente è sulla base di queste riflessioni che il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) - attraverso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) - sta aumentando gli sforzi per diffondere sempre più tra le imprese una cultura brevettuale atta alla valorizzazione dei titoli della proprietà industriale.
Nel concreto, il 31 luglio 2015 il MiSE ha siglato con l'Unioncamere una Convenzione della durata di 30 mesi contenente i punti programmatici per la preparazione di bandi di gara per la concessione di agevolazioni alle imprese aventi ad oggetto la proprietà industriale.
 
Il bando denominato MARCHI+2 rappresenta un esempio in tal senso; esso, infatti, è finalizzato ad agevolare le imprese di micro, piccole e medie dimensioni nella tutela dei marchi all'estero, sia a livello comunitario (Misura A), che a livello internazionale (Misura B). Più esattamente, il bando MARCHI+2 mette a disposizione per la concretizzazione della azioni in esso previste due milioni e ottocentomila euro, suddivisi in quote massime di ventimila euro per azienda richiedente. Come già accennato, l'articolazione delle misure è su due livelli: con la Misura A si prevede un finanziamento per la registrazione di marchi comunitari presso l'Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI), mentre con la Misura B l'agevolazione è concessa per la registrazione di marchi internazionali presso l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI).
 
Le spese agevolabili concernono la progettazione del nuovo marchio, l'assistenza per il deposito e l'eventuale assistenza legale per azioni di tutela del marchio, più le tasse di deposito. E' importante che tali importi siano stati corrisposti successivamente al 01/02/2015 e comunque non dopo la presentazione della domanda di agevolazione.
 
Quest'ultima deve essere inoltrata entro cinque giorni dalla data del protocollo attribuito mediante la compilazione di un form on line disponibile sul sito marchipiu2.it.
La domanda deve includere - tra gli altri documenti - la dichiarazione sostitutiva di atto notorio che l'impresa richiedente e le imprese fornitrici dei servizi oggetto della domanda di agevolazione non si trovino in rapporto di contollo/collegamento ai sensi dell'art. 2359 c.c. ovvero non si riscontri tra i medesimi soggetti, anche in via indiretta, una partecipazione, anche cumulativa, di almeno il 25%.
 
Le risorse, conferite attraverso una procedura valutativa a sportello (art. 5, comma 3, D.Lgs. 123/98) sono erogate da Unioncamere - partner del MiSE e soggetto gestore del presente bando - direttamente sul C/C bancario segnalato nella domanda di adesione entro 60 giorni dalla comunicazione della concessione dell'agevolazione stessa.
Infine, l'art. 10 del bando MARCHI+2 disciplina la revoca delle agevolazioni qualora, in primis, le agevolazioni siano state concesse sulla base di dati inesatti, oppure, in secondo luogo, sia stata aperta una procedura concorsuale nei confronti dell'impresa o, infine, l'impresa sia stata cancellata dal Registro delle Imprese in data anteriore alla liquidazione del contributo.
 
Articolo redatto dal Dott. Riccardo Cerulli - 31/01/2016

Ministero delle Attività Produttive DM del 18 aprile 2005:
Articolo 1.
1. Il presente decreto fornisce le necessarie indicazioni per la determinazione della dimensione aziendale ai fini della concessione di aiuti alle attività produttive e si applica alle imprese operanti  in tutti i settori produttivi.

 
Articolo 2.
1.    La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (complessivamente definita PMI) è costituita da imprese che:
a)    hanno meno di 250 occupati, e
b)    hanno un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.

 
2.    Nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa l’impresa che:
a)    ha meno di 50 occupati, e
b)    ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.

 
3.    Nell’ambito della categoria delle PMI, si definisce microimpresa l’impresa che:
a)    ha meno di 10 occupati, e
b)    ha un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

 
4.    I due requisiti di cui alle lettere a) e b) dei commi 1, 2 e 3 sono cumulativi, nel senso che tutti e due devono sussistere.

Le società di persone (Snc, Sas) e le ditte individuali hanno la possibilità di adottare la contabilità semplificata qualora i ricavi conseguiti nell'anno precedente non superino i sottostanti importi :
 
dal 01 gennaio 2023: 
 
500.000 per le attività di servizi;
 
800.000 per le altre attività.
 
Fino al 31 dicembre 2022 erano:
 
400.000 per le attività di servizi;
 
700.000 per le altre attività.
 
Si considerano prestazioni di servizi le seguenti attività (art. 1, D.M. 17 gennaio 1992):

Le domande per ottenere i contributi previsti per le reti imprese del settore turistico (Decreto Ministro Affari Regionali 8 gennaio 2013) dovranno essere presentate, esclusivamente per via telematica, dalle ore 10:00 del 14 dicembre 2015 alle ore 16:00 del 15 gennaio 2016 attraverso il portale predisposto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. Si rammenta che l’istruttoria avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione.
I contributi sono principalmente diretti ai “raggruppamenti” di micro e piccole imprese con forma giuridica di”contratto di rete” finalizzati a promuovere e sostenere i processi di integrazione tra le imprese turistiche per “progetti” aventi ad oggetto le “iniziative” previste dal bando e rivolte principalmente alla diminuzione dei costi relativi alla gestione e prenotazione dei servizi turistici, alla creazione di piattaforme per acquisti collettivi di beni e servizi, alle iniziative che migliorino la conoscenza del territorio a fini turistici, ecc. ecc., per un ammontare complessivo di spese ammissibili non minori a 400.000,00 euro.

Dal 12 Novembre 2014 decorre il divieto di utilizzo del denaro contante tra tutti i soggetti della filiera dei trasporti, indipendentemente dall’ammontare dell’importo dovuto.
Tale divieto è stato introdotto con la Legge 11 Novembre 2014 n. 164 di conversione del Dl n. 133/2014 denominato “SbloccaItalia” al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari.
I pagamenti, di qualunque importo, resi in adempimento di un contratto di trasporto merci su strada, devono qundi obbligatoriamente avvenire utilizzando strumenti "tracciati" di pagamento, quale il canale bancario attraverso assegni, bonifici bancari o postali e ogni strumento che garantisca la piena tracciabilità delle operazioni.
I cittadini privati sono esentati dall’applicazione di tale norma e potranno pagare in contanti, sino al limite di €. 999,99, le prestazioni rese in adempimento di un contratto di trasporto.

Per meglio comprendere il contenuto della norma, si ritiene utile precisare che:

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