Imprenditori, attenzione la check list per la crisi d'impresa è obbligatoria. Cosa dice la legge
L'articolo 3, comma 3, lettera c) del Codice della Crisi d'Impresa (D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14) è chiaro: gli imprenditori devono SEMPRE avere a disposizione le informazioni contenute nella check list di cui alla Sezione Seconda del D.M. 28/9/2021 del Ministero di Giustizia.
Cosa contiene la check list per la composizione negoziata D.L. n.118/2021
La check list, composta da 61 domande, è uno strumento fondamentale per la valutazione della situazione aziendale e per la rilevazione tempestiva di eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario. Tra le domande più importanti troviamo:
•1.3. L'impresa ha predisposto un monitoraggio continuativo dell'andamento aziendale?
•1.4. L'impresa è in grado di stimare l'andamento gestionale anche ricorrendo ad indicatori chiave gestionali (KPI)?
•1.5. L’impresa dispone di un piano di tesoreria a 6 mesi?
•3.3. L'organo di controllo ed il revisore, quando in carica, ritengono che il quadro fornito dall'imprenditore sia completo e adeguato?
•3.9. Il piano appare credibile? (Stiamo parlando dell'obbligatorio piano industriale che l'imprenditore deve avere e monitorare !)
Trasformare un adempimento in un vantaggio strategico; Vantaggi per gli imprenditori dell'avere le informazioni richieste a disposizione
Avere le informazioni della check list a disposizione comporta numerosi vantaggi per l'imprenditore, tra cui:
1. Miglioramento delle performance e aumento della redditività:
Ottimizzazione delle risorse: La check list ti aiuta a identificare aree di inefficienza e spreco, permettendoti di ottimizzare l'utilizzo delle risorse e aumentare la redditività.
Miglioramento della comunicazione interna: Una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità all'interno dell'azienda, come previsto dalla check list, favorisce una comunicazione più efficace e un lavoro di squadra più efficiente.
Aumento della competitività: Un'azienda ben organizzata e gestita, come emerge dalla check list, è più competitiva sul mercato e ha maggiori possibilità di successo.
2. Migliore capacità di prendere decisioni:
Avendo a disposizione informazioni complete e aggiornate sulla situazione aziendale, sei in grado di prendere decisioni più informate e strategiche, riducendo il rischio di errori e massimizzando le opportunità di successo.
3. Maggiore credibilità e reputazione:
Trasparenza e affidabilità: Avere a disposizione le informazioni della check list dimostra la tua trasparenza e affidabilità come imprenditore, rafforzando la fiducia di clienti, fornitori e partner commerciali.
Miglioramento dell'immagine aziendale: Un'azienda che si preoccupa di una gestione solida e trasparente ispira fiducia e crea un'immagine positiva sul mercato.
Facilitare l'accesso a nuove opportunità: Una buona reputazione e una gestione solida aprono le porte a nuove opportunità di business e partnership.
4. Preparazione per il futuro:
Pianificazione strategica più efficace: La check list ti fornisce una base solida per una pianificazione strategica efficace, permettendoti di definire obiettivi realistici e raggiungibili per il futuro della tua azienda.
Maggiore flessibilità di fronte alle sfide: Un'azienda ben organizzata e gestita è più flessibile e in grado di adattarsi meglio alle sfide e ai cambiamenti del mercato.
Creazione di valore a lungo termine: Una gestione solida e trasparente contribuisce alla creazione di valore a lungo termine per l'azienda e per i suoi stakeholders.
5. Riduzione dei rischi e aumento della stabilità e dell'efficienza:
Identificazione precoce di squilibri: La check list ti aiuta a individuare tempestivamente eventuali segnali di allarme, permettendoti di intervenire in anticipo per scongiurare crisi potenziali.
Monitoraggio costante della situazione finanziaria: Avere una visione chiara e aggiornata della tua situazione finanziaria ti permette di prendere decisioni informate e strategiche, riducendo il rischio di errori costosi.
Miglioramento del merito creditizio: Un'azienda che dimostra una gestione solida e trasparente
Oltre all'obbligo legale, la check list rappresenta quindi un'opportunità per fare un salto di qualità nella gestione della tua azienda !
Come adempiere all'obbligo
La check list può essere redatta dall'imprenditore stesso o con l'ausilio di un professionista, come un commercialista, un consulente aziendale o una società come la Qaserpmi srl.
L'obbligo di avere a disposizione le informazioni della check list non è solo un adempimento burocratico, ma rappresenta anche un'importante opportunità per gli imprenditori di migliorare la gestione della propria azienda e prevenire situazioni di crisi.
Non sottovalutare l'importanza di questo strumento: la salute della tua azienda dipende anche da questo !
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Alert per gli imprenditori: conseguenze della mancata predisposizione o inadeguatezza degli assetti
Imprenditori, attenzione! La mancata predisposizione o l'inadeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili può avere gravi conseguenze per la vostra azienda e per voi stessi.
Responsabilità personale e solidale degli amministratori:
In caso di crisi d'impresa, gli amministratori possono essere ritenuti personalmente e solidalmente responsabili dei danni arrecati alla società, ai soci, ai creditori sociali e ai terzi.
Ciò significa che, se l'azienda fallisce o subisce gravi perdite a causa di una cattiva gestione, gli amministratori potrebbero essere chiamati a risarcire i danni con i propri beni personali.
Altre conseguenze:
Azione di responsabilità: Gli amministratori che non istituiscono un adeguato assetto organizzativo o non agiscono tempestivamente in caso di crisi d'impresa possono essere soggetti ad azione di responsabilità ai sensi dell'art. 2393 del Codice Civile.
Illecita attività d'impresa: Senza un adeguato assetto organizzativo, l'attività svolta dall'impresa può essere considerata "illecita" ai sensi dell'articolo 2086 del Codice Civile. Ciò può comportare sanzioni amministrative, difficoltà a reperire finanziamenti e perdita di reputazione.
Denuncia al Tribunale: La mancata adozione degli adeguati assetti può portare alla denuncia al Tribunale ai sensi dell'art. 2409 del Codice Civile.
Falso in bilancio: Se la mancata predisposizione o l'inadeguatezza degli assetti ha portato a false comunicazioni nel bilancio, gli amministratori possono essere puniti con la reclusione da uno a cinque anni ai sensi dell'articolo 2621 del Codice Civile.
Ricorso abusivo al credito: Gli amministratori che ricorrono al credito per nascondere il dissesto o lo stato d'insolvenza dell'azienda possono essere puniti con la reclusione da sei mesi a tre anni ai sensi dell'articolo 325 del D.Lgs. 14/2019.
Cosa fare?
Per evitare queste gravi conseguenze, è fondamentale che tutte le aziende adottino adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Questi assetti devono essere proporzionati alla natura e alle dimensioni dell'impresa e devono essere regolarmente aggiornati.
Gli amministratori devono inoltre:
Vigilare sull'andamento della gestione aziendale
Rilevare tempestivamente eventuali segnali di crisi
Adottare le opportune misure per scongiurare o gestire la crisi
Nel contesto aziendale sempre più complesso e competitivo, garantire l'efficacia e la conformità degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili è diventato fondamentale per le imprese. L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali emerge come uno strumento strategico per valutare e migliorare l'efficienza operativa, identificare potenziali rischi e garantire la conformità alle normative vigenti. Esploriamo insieme l'importanza e i vantaggi dell'audit volontaria per le imprese che desiderano raggiungere alti standard di governance e prestazioni aziendali.
Cos'è l'Audit Volontaria per l'Adeguatezza degli Assetti Aziendali?
L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali è una revisione sistematica e indipendente delle strutture organizzative, dei processi amministrativi e dei sistemi contabili di un'impresa. Questo tipo di audit è "volontario" nel senso che viene richiesto e avviato dall'azienda stessa, senza essere una condizione imposta da normative o autorità esterne. Il suo obiettivo principale è valutare l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei processi aziendali, al fine di identificare punti di forza e di debolezza e proporre miglioramenti.
Vantaggi dell'Audit Volontaria per l'Adeguamento Aziendale
Miglioramento dell'efficienza operativa: L'audit volontaria consente di esaminare attentamente i flussi di lavoro, le procedure e i sistemi aziendali. Identificare aree di inefficienza permette di apportare correzioni e ottimizzazioni, riducendo gli sprechi di risorse e aumentando l'efficienza globale dell'azienda.
Riduzione dei rischi: Un audit approfondito consente di individuare e gestire i rischi aziendali in modo proattivo. Identificando potenziali vulnerabilità e situazioni di rischio, l'azienda può adottare misure preventive per evitare potenziali crisi o situazioni di squilibrio.
Conformità normativa: L'audit volontaria aiuta a garantire che l'azienda sia in linea con le normative e le regolamentazioni applicabili. Ciò riduce il rischio di sanzioni e multe derivanti da errori o inadempienze nelle pratiche aziendali.
Credibilità e Fiducia: Sottoporsi a un audit volontaria dimostra l'impegno dell'azienda verso la trasparenza e la responsabilità aziendale. Ciò aumenta la credibilità e la fiducia tra gli stakeholder, come investitori, clienti, fornitori e istituti finanziari.
Miglioramento delle prestazioni: Gli esiti dell'audit offrono una visione completa delle prestazioni aziendali. Queste informazioni possono essere utilizzate per stabilire obiettivi chiari e sviluppare strategie per il miglioramento continuo.
Valutazione della Governance Aziendale: L'audit volontaria comprende una valutazione della governance aziendale, analizzando la struttura decisionale e i meccanismi di controllo interni. Ciò consente di individuare eventuali aree di miglioramento nella gestione e nella responsabilità aziendale.
Il Ruolo degli Esperti nella Valutazione degli Assetti Aziendali
Per ottenere i massimi benefici dall'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali, è cruciale coinvolgere esperti qualificati ed esterni all'azienda. Professionisti con esperienza in audit aziendale e governance possono offrire una visione oggettiva e imparziale, garantendo che la valutazione sia accurata e completa.
La scelta di consulenti affidabili e competenti è fondamentale per ottenere risultati significativi dall'audit. Gli esperti non solo svolgeranno l'audit stesso, ma forniranno anche consigli preziosi per l'implementazione delle raccomandazioni emerse dall'analisi.
L'audit volontaria per l'adeguatezza degli assetti aziendali è un'opportunità preziosa per le imprese che aspirano a raggiungere elevati standard di governance, conformità e prestazioni aziendali. Oltre a migliorare l'efficienza operativa e a ridurre i rischi, l'audit consente di dimostrare impegno verso la responsabilità aziendale e di guadagnare la fiducia degli stakeholder.
Investire nella revisione indipendente degli assetti aziendali è un passo importante verso una gestione aziendale più solida e orientata al successo a lungo termine. L'audit volontaria offre un'occasione unica per valutare la salute aziendale e intraprendere azioni correttive per il miglioramento continuo.
"Rafforza la tua azienda con l'audit volontaria per gli assetti aziendali: La chiave per una gestione efficace e conforme alle norme."
Con questa consapevolezza, le imprese possono guardare avanti con fiducia, sapendo di essere ben preparate per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che il futuro riserva.
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Articolo redatto da
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
Per la progettazione, l'implementazione, il monitoraggio e l'audit di un sistema di adeguati assetti aziendali scrivici Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Collaboriamo anche con revisori, avvocati, banche, CFO, consulenti, fondi interprofessionali, organismi di vigilanza, temporary manager.
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Approvazione del Bilancio di Esercizio anno 2023 entro il 29 aprile 2023 (anno bisestile)
Termini:
Il termine ordinario per l'approvazione del bilancio è di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.
Per il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023, la data ultima per l'assemblea in prima convocazione è il 29 aprile 2024 (considerando l'anno bisestile).
L'assemblea in seconda convocazione può tenersi entro 30 giorni dalla prima, con un termine ultimo per l'approvazione del bilancio al 29 maggio 2024.
Fasi del Procedimento:
Redazione ed approvazione del Progetto di Bilancio e Relazione sulla Gestione:
Entro il 30 marzo (30 giorni prima dell'assemblea) se c'è un organo di controllo (collegio sindacale/revisore).
Entro il 14 aprile se non c'è un organo di controllo.
Trasmissione del Progetto di Bilancio all'organo di controllo:
Al collegio sindacale o al revisore legale (se presenti) almeno 30 giorni prima dell'assemblea (30 marzo).
Deposito del Bilancio presso la sede sociale:
Presso la sede sociale entro il 14 aprile.
Convocazione dell'Assemblea:
L'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio deve tenersi in prima convocazione, entro il 29 aprile.
La data per la seconda convocazione può essere già fissata nell'avviso di convocazione.
Approvazione del Bilancio:
Il bilancio viene approvato dall'assemblea dei soci.
Deposito del Bilancio approvato in camera di commercio:
Entro 30 giorni dall'approvazione il bilancio va depositato telematicamente nella camera di commercio territorialmente competente. Se il termine cade di sabato o di giorno festivo, la presentazione del bilancio è considerata tempestiva se effettuata il primo giorno lavorativo successivo (art. 3 DPR 558/99).
29-02-2024 08:03:52
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Le imprese che intendono beneficiare del credito d'imposta per gli investimenti effettuati nel biennio 2024-2025 nell'ambito del Piano Transizione 5.0 dovranno ottenere un bollino contabile rilasciato da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale.
Cosa significa?
La certificazione contabile è un documento che attesta l'effettivo sostenimento delle spese e la loro corrispondenza alla documentazione contabile.
Obbligo per tutti?
Sì, l'obbligo di certificazione contabile riguarda tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione e dal regime fiscale.
Cosa succede se non si ottiene la certificazione?
Non sarà possibile beneficiare del credito d'imposta.
A cosa serve la certificazione?
La certificazione serve a garantire la sola correttezza e la regolarità contabile delle spese ammesse al credito d'imposta.
Chi rilascia la certificazione?
La certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nel registro dei revisori legali.
Quanto costa la certificazione?
Il costo della certificazione varia a seconda della complessità dell'azienda e del numero di spese da certificare.
Le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti
Le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti possono ottenere un credito d'imposta per le spese sostenute per la certificazione contabile, fino a un massimo di 5.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate, circolare n. 8/E del 10 aprile 2019, al paragrafo 3.1, ha ha puntualizzato che il revisore deve accertarsi della regolarità formale dei documenti e dei contratti rilevanti ai fini della determinazione del credito di imposta e che nello svolgimento di tale attività non può affidarsi alle tecniche di campionamento, bensì deve procedere al controllo totale della documentazione.
La certificazione contabile rappresenta un passaggio fondamentale per accedere al credito d'imposta nell'ambito del Piano Transizione 5.0. La sua introduzione mira a garantire maggiore trasparenza e controllo sui finanziamenti destinati agli investimenti aziendali, contribuendo così a promuovere una crescita economica sostenibile e orientata al futuro.
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19 Ulteriori disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) pubblicato sulla GU n.52 del 2-3-2024,
articolo 38 Transizione 5.0 comma 15. Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d'imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. A tal fine, le fatture, i documenti di trasporto e gli altri documenti relativi all'acquisizione dei beni agevolati devono contenere l'espresso riferimento alle disposizioni di cui al presente articolo.
L'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall'impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, la certificazione è rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti, iscritti nella sezione A del registro di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Nell'assunzione di tale incarico il revisore legale dei conti o la società di revisione legale dei conti osservano i principi di indipendenza elaborati ai sensi dell'articolo 10 del citato decreto legislativo n. 39 del 2010 e, in attesa della loro adozione, quelli previsti dal codice etico dell'International Federation of Accountants (IFAC). Per le sole imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all'obbligo di certificazione della documentazione contabile previsto dal presente comma sono riconosciute in aumento del credito d'imposta per un importo non superiore a 5.000 euro, fermo restando, comunque, il limite massimo di cui al comma 7.
I brevetti industriali sono oggi diventati un elemento cruciale per la protezione e la valorizzazione delle invenzioni. Inoltre, con l'introduzione del nuovo Patent Box, le aziende hanno ora l'opportunità di ottenere significativi vantaggi fiscali collegati ai loro brevetti industriali. In questo articolo, esploreremo i vantaggi dei brevetti industriali e del nuovo Patent Box, che possono portare a un notevole impatto positivo sulle aziende e sul loro valore complessivo.
Cosa è un Brevetto per Invenzione Industriale: Si tratta di una "soluzione a un problema tecnico". Può riguardare un prodotto o un processo e deve soddisfare determinati requisiti per essere brevettabile.
Chi può brevettare: Sia le persone fisiche che le persone giuridiche (come le aziende) possono depositare una domanda di brevetto per invenzione industriale.
Requisiti richiesti:
Novità: L'invenzione non deve essere già conosciuta o compresa nello "stato della tecnica", ovvero tutto ciò che è stato reso pubblico prima della data del deposito della domanda di brevetto.
Attività Inventiva: Deve essere considerata un'attività inventiva, il che significa che non deve essere ovvia per una persona esperta del settore basandosi sullo stato della tecnica.
Industrialità: Deve essere suscettibile di applicazione industriale, il che significa che può essere fabbricata o utilizzata in un'industria, compresa l'agricoltura.
Liceità: Deve essere legale e non contrario all'ordine pubblico o al buon costume.
Durata: La durata massima di un brevetto industriale è di 20 anni dalla data di deposito della domanda, a condizione che vengano pagate le tasse di mantenimento annuale a partire dalla quinta annualità. Una volta scaduto, un brevetto non può essere rinnovato o prorogato.
I Vantaggi dei Brevetti industriali
I brevetti industriali rappresentano quindi il diritto esclusivo di produrre, utilizzare e vendere un'invenzione per un periodo di tempo determinato. Ecco alcuni dei principali vantaggi dei brevetti industriali per le aziende:
Protezione legale: I brevetti offrono una solida protezione legale per le invenzioni. Questo impedisce ad altri di sfruttare l'invenzione senza il permesso del titolare del brevetto, fornendo un vantaggio competitivo cruciale.
Incentivo all'innovazione: La promessa di ottenere un brevetto può essere un potente incentivo all'innovazione. Le aziende sono spinte a investire in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove soluzioni e prodotti.
Valorizzazione degli Asset immateriali: I brevetti rappresentano un asset immateriale che può aumentare il valore complessivo dell'azienda. Possono essere considerati attivi di bilancio di grande valore.
Differenziazione sul mercato: La detenzione di brevetti può differenziare un'azienda dai suoi concorrenti, indicando che è in grado di sviluppare soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate.
Attrattività per gli investitori: Gli investitori spesso attribuiscono un valore significativo alle aziende che detengono brevetti solidi, poiché rappresentano un'indicazione di innovazione e potenziale di crescita.
Il Nuovo Patent Box e i suoi benefici
Il nuovo Patent Box è una misura fiscale introdotta per incentivare le aziende a proteggere e sfruttare i loro beni immateriali, tra cui brevetti industriali e software registrati. Ecco alcuni dei benefici chiave del nuovo Patent Box:
Deduzioni fiscali aggiuntive: Il cuore del Patent Box è la deduzione fiscale aggiuntiva. Le aziende possono beneficiare di una deduzione fiscale del 110% sui costi legati ai beni immateriali. Ciò riduce l'onere fiscale complessivo e aumenta la liquidità aziendale.
Aumento della liquidità: La deduzione fiscale aggiuntiva porta a un aumento della liquidità disponibile per l'azienda, che può essere reinvestita in nuovi progetti o usata per coprire spese correnti.
Protezione legale incentivata: Il Patent Box incentiva le aziende a proteggere i loro beni immateriali mediante la registrazione di brevetti, software e altri asset. Questa protezione non solo aumenta il valore degli asset, ma protegge anche l'azienda da potenziali violazioni e contraffazioni.
Competitività potenziata: Investire in innovazione tecnologica e sviluppo di brevetti e software può migliorare la competitività dell'azienda sul mercato. Le soluzioni uniche e di alta qualità possono attirare nuovi clienti e generare un vantaggio competitivo duraturo.
Cumulo con altri benefici fiscali: Il nuovo Patent Box può essere cumulato con altri benefici fiscali, come il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo, consentendo alle aziende di massimizzare i loro risparmi fiscali.
In sintesi, l'uso dei brevetti industriali e del nuovo Patent Box può portare a una maggiore protezione legale, un aumento del valore patrimoniale, un vantaggio competitivo e notevoli risparmi fiscali per le aziende. Queste misure incentivano l'innovazione e la protezione dei beni immateriali, contribuendo a promuovere la crescita e la competitività delle imprese. Le aziende che sfruttano appieno queste opportunità possono godere di un vantaggio significativo sul mercato.
I brevetti industriali e il nuovo Patent Box offrono protezione legale, vantaggi fiscali e competenza competitiva alle aziende. Un'opportunità da non perdere! #Innovazione #Brevetti #PatentBox
Se desideri scoprire come i brevetti industriali e il nuovo Patent Box possono aiutarti a guadagnare più soldi e aumentare la tua liquidità aziendale, non esitare a contattarci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oggi stesso ! Siamo qui per rispondere alle tue domande e aiutarti a massimizzare il valore del tuo patrimonio immateriale.
Francesco Cacchiarelli economista di impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
Il Fondo Nuove Competenze 2024, gestito da ANPAL (che da marzo 2024 diventa Sviluppo Lavoro Italia S.p.A.), è un'iniziativa strategica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che mette a disposizione un miliardo di euro per la formazione e l'aggiornamento dei dipendenti. Le aziende che erogano formazione ai propri dipendenti possono quindi beneficiare di una riduzione del costo del lavoro. Ecco alcuni importanti dettagli:
Obiettivi:
Sostenere la crescita e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori
Adeguare le competenze alle nuove tecnologie e alle sfide del mercato
Migliorare la produttività e la competitività delle aziende
Destinatari:
Aziende di tutte le dimensioni e settori
Lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, in apprendistato, in somministrazione e a tempo determinato con contratto di almeno 6 mesi
Tipologie di interventi finanziabili:
Corsi di formazione
Percorsi di aggiornamento professionale
Affiancamento di tutor aziendali
Certificazioni di competenze
Risorse finanziarie:
Le aziende possono ottenere fino a 3.000 euro per ogni dipendente da formare di finanziamento a fondo perduto
Il contributo può arrivare a coprire fino al 100% dei costi di formazione
Come disciplinato il Fondo Nuove Competenze rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori, secondo le seguenti modalità:
la retribuzione oraria è finanziata dal FNC per un ammontare pari al 60% del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard. Per chiarimenti su come calcolare il costo del lavoro e quali sono i criteri di verifica applicati da ANPAL, come da Decreto n. 275 del 23 settembre 2022, vi consigliamo di leggere la pagina dedicata su www.anpal.gov.it/faq;
gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria;
la quota di retribuzione oraria è rimborsata per intero in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione del normale orario di lavoro, parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda. Tali accordi devono prevedere una riduzione di almeno un’ora del normale orario di lavoro settimanale.
Presentazione delle domande:
Le domande di finanziamento devono essere presentate online
Le domande saranno valutate in base all'ordine di arrivo
Per sfruttare al meglio questa opportunità, è importante seguire alcuni passaggi chiave:
1. Valutare l'eleggibilità della tua azienda:
L'azienda deve essere in regola con i contributi previdenziali e assistenziali
Non deve aver beneficiato di altri finanziamenti per la formazione negli ultimi 12 mesi
Deve avere almeno un dipendente a tempo indeterminato
2. Identificare i corsi di formazione più adatti alle esigenze della tua azienda:
I corsi devono essere in linea con le priorità strategiche aziendali
Devono essere erogati da enti formativi accreditati
Devono avere una durata minima
3. Predisporre la domanda di finanziamento:
La domanda deve essere presentata online tramite il sito web del Fondo Nuove Competenze
Deve essere corredata da una serie di documenti, tra cui il bilancio aziendale e il piano formativo
4. Gestire le pratiche burocratiche:
La presentazione della domanda e la successiva rendicontazione dei costi di formazione possono essere complesse
E' consigliabile richiedere l'assistenza di un consulente esperto
5. Monitorare l'andamento del progetto formativo:
E' importante monitorare la frequenza dei corsi e l'apprendimento dei dipendenti
In caso di necessità, è possibile modificare il piano formativo
Il Fondo Nuove Competenze rappresenta un'occasione imperdibile per le aziende che offre i seguenti vantaggi:
-Miglioramento delle competenze dei dipendenti
-Aumento della produttività e della competitività aziendale
-Maggiore attrattività per i talenti
-Riduzione del costo del lavoro
Le agevolazioni previste dal Fondo nuove competenze (FNC) sono poi cumulabili con quelle previste dai Fondi Interprofessionali.
Si ricorda che le informazioni fornite hanno solo carattere informativo e non sostituiscono la consulenza di un professionista.
Non perdere l'occasione del Fondo Nuove Competenze 2024!
-Un miliardo di euro a disposizione!
-Fino a 3.000 euro per ogni dipendente a fondo perduto!
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Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 Art. 88 Fondo Nuove Competenze
In vigore dal 28/02/2023
Modificato da: Decreto-legge del 29/12/2022 n. 198 Articolo 22 quater
1. Al fine di consentire la graduale ripresa dell'attivita' dopo l'emergenza epidemiologica, per gli anni 2020, 2021, 2022 e 2023, i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda ai sensi della normativa e degli accordi interconfederali vigenti, possono realizzare specifiche intese di rimodulazione dell'orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell'impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, con le quali parte dell'orario di lavoro viene finalizzato a percorsi formativi. Gli oneri relativi alle ore di formazione, comprensivi dei relativi contributi previdenziali e assistenziali, sono a carico di un apposito Fondo denominato "Fondo Nuove Competenze", costituito presso l'Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), nel limite di 230 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale SPAO. Il predetto fondo e' incrementato di ulteriori 200 milioni di euro per l'anno 2020 e di ulteriori 300 milioni di euro per l'anno 2021.
2. Alla realizzazione degli interventi di cui al comma 1 possono partecipare, previa intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, i Programmi Operativi Nazionali e Regionali di Fondo Sociale Europeo, i Fondi Paritetici Interprofessionali costituiti ai sensi dell'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 nonche', per le specifiche finalita', il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori di cui all'articolo 12 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 che, a tal fine, potranno destinare al Fondo costituito presso l'ANPAL una quota delle risorse disponibili nell'ambito dei rispettivi bilanci.
3. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del presente decreto, sono individuati criteri e modalita' di applicazione della misura e di utilizzo delle risorse e per il rispetto del relativo limite di spesa.
Oggi identificare e affrontare per tempo le criticità aziendali è cruciale per il successo a lungo termine di un'impresa. La capacità di valutare in modo critico i punti deboli di un'azienda e di trovare soluzioni innovative è fondamentale per la sua sopravvivenza e crescita. Recentemente, ho avuto l'opportunità di visitare un'azienda operante nel settore manifatturiero per condurre un'analisi delle principali criticità aziendali che stavano influenzando le sue operazioni. Questa esperienza ha offerto un quadro dettagliato di come le sfide aziendali possano minare l'efficienza e la redditività.
L'attività richiestomi dall'imprenditore era quello di esaminare da vicino l'organizzazione, le pratiche e i processi operativi dell'azienda al fine di individuare le aree che richiedevano miglioramenti significativi. La mia missione era quella di analizzare attentamente la sua attività e formulare un resoconto dettagliato delle principali criticità aziendali che ostacolavano la sua crescita e il suo successo a lungo termine.
Ciò che ho scoperto durante questa visita è stato istruttivo e ha offerto una panoramica delle sfide comuni che molte aziende possono affrontare. Questo articolo esplorerà in dettaglio le criticità aziendali individuate durante la mia visita, fornendo un quadro completo delle aree che richiedevano un'attenzione immediata. Dalla mancanza di una strategia chiara a inefficienze operative, dalla confusione finanziaria alla resistenza al cambiamento, ogni aspetto critico verrà analizzato in profondità.
Sia che tu sia un imprenditore in cerca di ispirazione per migliorare la tua attività o un professionista interessato a comprendere meglio le sfide aziendali comuni, questa esperienza di analisi delle criticità aziendali ti fornirà spunti interessanti e una comprensione più approfondita delle sfide e delle opportunità nel mondo degli affari. Scoprirai come un'azienda può trarre vantaggio dall'identificazione delle criticità e dalla ricerca di soluzioni innovative per affrontarle.
Ora, addentriamoci nell'analisi delle principali criticità aziendali riscontrate durante la mia visita in azienda e comuni a molte PMI.
Navigazione a vista: Una visione mancante
Una delle prime criticità che ho riscontrato in questa azienda è stata la mancanza di una strategia chiara e di una visione a lungo termine. L'azienda aveva navigato per anni senza una direzione definita, prendendo decisioni giorno per giorno senza un quadro d'insieme. Questa mancanza di visione aveva iniziato a minare la crescita e la stabilità dell'azienda, rendendo difficile competere efficacemente sul mercato.
Margini di profitto incerti e strategie di prezzo basate sulla concorrenza
Un'altra criticità che ho scoperto durante la mia visita all'azienda riguarda la mancanza di una chiara comprensione dei margini di profitto. L'azienda operava senza una visione precisa dei costi e dei ricavi associati ai suoi prodotti o servizi e questo aveva un impatto diretto sulla determinazione dei prezzi.
I prezzi dei prodotti o servizi venivano principalmente fissati osservando ciò che facevano i concorrenti. Questo approccio, sebbene possa essere utile in certe situazioni "urgenti", aveva il potenziale per mettere a rischio i margini di profitto dell'azienda. Senza una conoscenza approfondita dei costi di produzione e dei margini di profitto desiderati, l'azienda rischiava di fissare prezzi che potevano non essere sostenibili a lungo termine.
Inefficienze nella gestione del magazzino e degli incassi
Un'altra sfida significativa era rappresentata dalle inefficienze nella gestione del magazzino e degli incassi. Le operazioni di stoccaggio non erano ottimizzate, causando ritardi nella consegna dei prodotti ai clienti. Inoltre, la gestione dei pagamenti dai clienti non era adeguatamente monitorata, portando a perdite finanziarie. Questa situazione aveva un impatto negativo sulla reputazione dell'azienda e sulla sua capacità di mantenere relazioni solide con i clienti.
Mancanza di Cash Flow: Una vista offuscata
L'azienda aveva difficoltà a mantenere un cash flow stabile a causa di una mancanza di visibilità sui flussi di cassa in entrata e in uscita. La mancanza di pianificazione finanziaria aveva portato a periodi in cui non c'erano risorse finanziarie adeguate per coprire le spese correnti. Questo aveva creato una situazione di costante ansia e incertezza.
Confusione tra finanze private e aziendali
Un altro problema critico era la confusione tra le finanze personali dell'imprenditore e quelle dell'azienda stessa. Questa mancanza di separazione tra le finanze private e aziendali aveva reso difficile il tracciamento accurato dei costi e delle entrate aziendali. La mia visita ha rivelato la necessità di una gestione finanziaria più rigorosa e di una chiara divisione tra le finanze personali e quelle aziendali.
Mancanza di liquidità e contabilità non aggiornata
Un'altra criticità affrontata riguardava la mancanza di liquidità e una contabilità non aggiornata. L'azienda stava lottando per coprire le spese correnti, e il fatto che la contabilità non fosse allineata alle transazioni correnti creava problemi anche di reporting finanziario. Questo scenario stava erodendo la fiducia delle banche e degli stakeholder.
Assenza di budget e business plan
La mia visita ha anche rivelato la mancanza di un budget e di un piano aziendale. Questo ha limitato la capacità dell'azienda di stabilire obiettivi chiari e strategie a lungo termine. Senza una guida strategica, l'azienda rischiava di rimanere intrappolata in una serie di decisioni tattiche a breve termine.
Uso eccessivo degli affidamenti bancari
Un'ulteriore criticità era rappresentata dall'uso eccessivo degli affidamenti bancari. L'azienda dipendeva fortemente dai finanziamenti bancari, aumentando il suo rischio finanziario. Questa dipendenza eccessiva da fonti di finanziamento esterne aveva il potenziale per creare instabilità finanziaria.
Mancanza di delega, assenza di organigramma e mansionario
L'imprenditore che dirigeva l'azienda si trovava in una situazione di carico di lavoro eccessivo a causa della mancanza di delega delle responsabilità. Inoltre, l'azienda non aveva un organigramma o un mansionario chiari, il che causava confusione e inefficienze operative. Questa mancanza di struttura organizzativa aveva il potenziale per ostacolare lo sviluppo dell'azienda.
Scarsa digitalizzazione dei processi e assenza di procedure scritte
Un'altra criticità identificata era la scarsa digitalizzazione dei processi aziendali. L'azienda non aveva adottato adeguatamente soluzioni digitali per migliorare l'efficienza operativa. Inoltre, mancavano procedure scritte documentate, il che poteva portare a errori, inefficienze e incoerenze nelle operazioni quotidiane.
Assenza di sistema di monitoraggio delle performance e resistenza al cambiamento
La mancanza di indicatori chiave di performance (KPI) e di sistemi di monitoraggio ostacolava il miglioramento continuo. Inoltre, l'azienda mostrava resistenza al cambiamento e all'adozione di nuove strategie o tecnologie, rendendo difficile l'adattamento alle sfide del mercato in evoluzione.
La mia visita a questa azienda ha evidenziato una serie di criticità aziendali che influenzavano significativamente il suo operato e il suo potenziale di crescita. Dalla mancanza di una strategia chiara all'uso eccessivo degli affidamenti bancari, ogni aspetto critico aveva un impatto diretto sulla salute finanziaria e operativa dell'azienda.
Queste sfide comuni richiedono attenzione immediata e soluzioni efficaci. È fondamentale che le aziende riconoscano l'importanza di affrontare tali criticità in modo proattivo per evitare il deterioramento della situazione e per garantire una crescita sostenibile.
L'obiettivo principale dell'analisi delle criticità aziendali è quello di identificare i punti deboli e le opportunità di miglioramento. Tuttavia, riconoscere questi problemi è solo il primo passo. La successiva fase consiste nell'implementare piani d'azione mirati e strategie innovative per affrontare queste criticità e ristabilire una base solida per il successo.
Se la tua azienda si trova di fronte a sfide simili o desideri migliorare le sue operazioni, la mia esperienza in questa visita dimostra quanto sia importante affrontare le criticità aziendali con determinazione. Identificare e risolvere le criticità aziendali può aprire la strada a nuove opportunità e migliorare significativamente la redditività e la crescita.
Se desideri ulteriori informazioni o assistenza nella gestione delle criticità aziendali, non esitare a contattarci. Saremo lieti di offrire consulenza e supporto personalizzati per affrontare le tue sfide specifiche e sviluppare soluzioni su misura per il successo della tua azienda.
Per ulteriori dettagli e per discutere delle tue esigenze aziendali, ti invitiamo a contattarci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Siamo qui per aiutarti a superare le sfide aziendali e a raggiungere nuovi traguardi di successo.
Ricorda che il mondo degli affari è in costante evoluzione, e affrontare le criticità aziendali in modo efficace è essenziale per rimanere competitivi e prosperare nel lungo termine. Non esitare a fare il primo passo verso un futuro aziendale più solido e redditizio contattandoci oggi stesso.
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Francesco Cacchiarelli commercialista ed economista d'impresa
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La gestione efficace dei flussi di cassa è essenziale per la salute finanziaria di qualsiasi azienda. Per valutare e migliorare questo aspetto cruciale, abbiamo sviluppato un questionario mirato che ci aiuterà a identificare le aree di criticità e a implementare strategie per ottimizzare la liquidità aziendale.
Sezione 1: Informazioni generali
Nome azienda:
Settore:
Numero di dipendenti:
Fatturato annuale:
Sezione 2: Analisi del break-even point
Quali sono i costi fissi aziendali? (es. affitto, stipendi, utenze)
Quali sono i costi variabili aziendali? (es. materie prime, costi di produzione)
Qual è il prezzo di vendita medio dei vostri prodotti o servizi?
Qual è il margine di contribuzione?
Sezione 3: Ciclo di conversione del cash (CCC)
In media, quanti giorni impiegate per incassare i pagamenti dai clienti?
In media, quanti giorni impiegate per pagare i fornitori?
In media, quanti giorni impiegate per trasformare l'inventario in vendite?
Sezione 4: Gestione della liquidità
L'azienda ha un budget di cassa?
L'azienda monitora regolarmente i flussi di cassa?
L'azienda ha avuto difficoltà a pagare le sue obbligazioni negli ultimi 12 mesi?
L'azienda ha linee di credito o altri strumenti di finanziamento a breve termine?
Quali strumenti utilizza l'azienda per monitorare i flussi di cassa?
Sezione 5: Investimenti e crescita
L'azienda ha in programma di realizzare investimenti significativi nel prossimo futuro?
L'azienda ha piani di crescita per il futuro?
Come l'azienda intende finanziare la sua crescita?
Sezione 6: Analisi dei ratio di liquidità
Calcolate e analizzate il ratio di liquidità corrente, il quick ratio e il cash ratio ?
Sezione 7: Opinioni e suggerimenti
Quali sono le sue principali preoccupazioni relative ai flussi di cassa aziendali?
Quali suggerimenti ha per migliorare la gestione della liquidità aziendale?
Desidera ricevere informazioni sui servizi di consulenza aziendale in materia di gestione dei flussi di cassa?
Grazie per la collaborazione. I tuoi input sono fondamentali per migliorare la gestione finanziaria della nostra azienda e garantire il suo successo futuro. Se hai domande o ulteriori osservazioni, non esitare a contattarci Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
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Francesco Cacchiarelli economista di impresa & business partner
Iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Viterbo, al numero 084 sezione A, anzianità 1989
Iscritto nel Registro dei Revisori Legali MEF, al numero 103287 sezione A, anzianità 1999
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